Termine coniato da J.W. Goethe (ted. Morphologie) nel 1785 per indicare l’anatomia comparata; significa, in generale, studio, descrizione delle forme.
Biologia
Studio della forma e della struttura degli [...] ai particolari della specializzazione e della distribuzione dei tessuti e deitipi cellulari. Specialmente a livello cellulare e prima. Sulla Terra, per i sostenitori di questa teoria, vi sarebbero soprattutto delle morfostrutture, relegando al rango ...
Leggi Tutto
Diritto
Attività logica del giudice, consistente nell’applicare le norme di legge al fatto da lui accertato. In senso più ampio, tutta l’attività che si svolge dinanzi all’autorità giudiziaria per giungere [...] del formalismo aristotelico, la cui teorizzazione deitipi di conoscenza in deduzione e induzione tenne verità di quel contenuto. Una distinzione analoga è presente anche nella teoria degli oggetti di Meinong, che considera il g. come il ...
Leggi Tutto
Fisica
In metrologia, il c. di misura è un corpo o un dispositivo che fornisce il valore unitario per una certa grandezza fisica; si chiama invece c. di lavoro il corpo o dispositivo, di valore noto, utilizzato [...] una forza nota e una superficie nota ecc. Per tutti i tipi di grandezze si costruiscono poi strumenti c. che, tarati a probabilità con cui entra a far parte del campione. Nella teoriadei c. si ha quindi un tipico esempio d’induzione statistica ...
Leggi Tutto
tipologia Suddivisione, distribuzione e classificazione di una molteplicità di individui, oggetti, fatti, elementi e fattori, omogenei o similari, in gruppi caratterizzati dall’appartenenza a determinati [...] ’ della t. e sulla sua connessione con la teoria sociologica da cui prende le mosse la ricerca empirica. Il primo approccio, tendenzialmente positivistico, ha condotto a sviluppare l’idea dei ‘tipi naturali’; il secondo, orientato in senso piuttosto ...
Leggi Tutto
trasmesse di bocca in bocca, di generazione in generazione, considerate una delle fonti fondamentali per gli studî etnologici, distinguendosi dalla storia orale, che è l'insieme delle informazioni, assunte [...] guadagnando terreno l'analisi strutturale dei singoli componimenti, deitipi e dei generi.
Poesia
Non più è il problema dell'origine delle fiabe: diversamente hanno cercato di risolverlo la teoria mitica, sostenuta da J. e W. K. Grimm, da M. Müller ...
Leggi Tutto
sensibilità fisica Nella teoriadei sistemi dinamici, s. alle condizioni iniziali è la proprietà caratteristica dei sistemi caotici, per la quale una minima differenza nei dati iniziali genera traiettorie [...] in seno agli epiteli (espansioni libere intra-epiteliali) o al connettivo (espansioni libere del connettivo) e dai vari tipi di corpuscoli sensitivi: corpuscoli di Pacini, clave di Krause, corpuscoli di Meissner, corpuscoli di Ruffini. tecnica S. di ...
Leggi Tutto
Chimico francese (Alès 1800 - Cannes 1884). Fu una delle personalità più eminenti della chimica francese del 19° sec. per i suoi fondamentali studi in chimica inorganica e organica.
Vita e attività
Professore [...] degli atomi che dalla loro natura; tale teoria ebbe un'enorme influenza per la successiva affermazione della teoria della struttura. Successivamente estese le sue idee proponendo una teoria (1840) dei "tipi" chimici (poi ripresa e ampliata da C ...
Leggi Tutto
Algebrista e logico russo (Mišeronskij, Mosca, 1909 - Novosibirsk 1967). È stato tra i primi ad applicare la logica all'algebra. Nel 1936 enunciò il principio di finitezza (oggi noto, in formulazione un [...] questioni collegate ai gruppi di Lie e a certi tipi di gruppi topologici risolvibili; notevoli anche alcuni teoremi d teorem teorij grupp ("Un metodo generale per ottenere teoremi in teoriadei gruppi locali", 1941); The theory of the Lie groups in ...
Leggi Tutto
Matematico inglese (Huncoat, Accrington, 1907 - Cambridge 1969). Dal 1937 prof. a Manchester e successivamente a Bangor, all'University College di Londra e, dal 1958, a Cambridge. L'attività scientifica [...] varî risultati sul problema di determinare il valore minimo che certi tipi di polinomî omogenei assumono nei punti a coordinate intere. Alcuni dei risultati di D. in teoriadei numeri sono frutto della sua collaborazione con E. Bombieri. Tra le ...
Leggi Tutto
storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere [...] rinnovò nei Prolegomena ad Homerum (1795) la teoria vichiana dell’epoca primitiva e il suo discepolo prima elabora i tipi ideali, generalizzazioni indispensabili si sono rivolti in particolare all’esame dei regimi totalitari del 20° sec., a partire ...
Leggi Tutto
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...