Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] di risolvere i paradossi di fronte a cui pareva essersi arenato lo studio dei fondamenti della matematica. Particolarmente fortunata la sua teoriadeitipi, per cui ogni funzione proposizionale e ogni classe viene considerata di tipo logicamente ...
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Chimico (Scilla, Reggio di Calabria, 1813 - Torino 1865). Laureatosi in medicina, studiò chimica con Dumas a Parigi, dove realizzò importanti ricerche sulla salicina. Fu docente di chimica all'univ. di [...] chimica organica con l'impaccio di questa o quella teoriadeitipi, era meglio aíirontare lo studio delle sostanze complesse metodo per la preparazione delle aldeidi dagli acidi per riduzione dei loro sali di calcio con formiato di calcio e ottenne ...
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Filosofo e logico inglese (Cambridge 1903 - ivi 1930). Prof. all'università di Cambridge, conosciuto soprattutto per la sua analisi critica dei Principia mathematica di B. Russell e A. N. Whitehead, R. [...] mathematica di B. Russell e A. N. Whitehead che lo portò a proporre una semplificazione della teoriadeitipi, a introdurre la distinzione tra paradossi logici e paradossi semantici (dovuti questi ultimi semplicemente a «scorretta» formulazione ...
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Matematico e logico-matematico statunitense (Washington 1903 - Hudson, Ohio, 1995), prof. di matematica (1947-61), poi di matematica e filosofia (1961-67) a Princeton, dal 1967 di matematica e filosofia [...] . Ch. sviluppò anche altre linee di ricerca, quali le relazioni con la logica combinatoria di Curry, le questioni di teoriadeitipi e il λ-calcolo. Tra le opere: The calculi of lambda-conversion (1941) e Introduction to mathematical logic (1956 ...
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Psicologo e psicoterapeuta italiano (Ancona 1924 - Roma 2011). Interprete del pensiero junghiano, T. ha volto la sua indagine all'intento di rifondare la lezione junghiana, espungendone gli aspetti più [...] mai concluso di realizzazione personale, attraverso il confronto incessante tra valori individuali e istanze collettive; la teoriadeitipi, come approccio prospettivistico alla psicologia e alla psicopatologia; il sogno e l'attività simbolica, come ...
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Logico e filosofo statunitense (Akron, Ohio, 1908 - Boston, Massachusetts, 2000). Partito dalla critica della teoriadeitipi per mostrarne l'eliminabilità in un lavoro di perfezionamento e di semplificazione [...] il celebre Gedankenexperiment della traduzione radicale e la sua concezione olistica del significato e delle teorie scientifiche, molti dei rappresentanti della filosofia statunitense di orientamento analitico-pragmatista (D. Davidson, H. Putnam, D.C ...
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Indirizzi e metodologie che si richiamano al composito universo della psicologia analitica elaborata da C.G. Jung. Secondo A. Samuels il neojunghismo si divide in tre scuole (la scuola classica, la scuola [...] nella guida a un’azione terapeutica efficace (M. I. Marozza e A. Iapoce), la teoriadeitipi psicologici (E.V. Trapanese), la configurazione intenzionale dei complessi e la sua incidenza nello strutturarsi di ogni mente individuale (M. La Forgia). Da ...
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Chimico (Strasburgo 1816 - ivi 1856), allievo di J. von Liebig e di J.-B. Dumas, professore alle università di Montpellier (1844) e di Strasburgo (1855). Uno tra i più eminenti chimici francesi intorno [...] 'Ottocento. Fondamentali furono i suoi contributi in chimica organica: insieme a A.-L. Laurent introdusse la teoriadeitipi, secondo la quale le molecole organiche sarebbero formalmente derivate da pochi raggruppamenti atomici fondamentali. Anche se ...
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Chimico e medico (Wolfisheim, Strasburgo, 1817 - Parigi 1884). Figlio di un pastore luterano, crebbe in un ambiente modesto ma colto. Dopo la laurea in medicina (1843), lavorò con J. Liebig a [...] la quale gruppi alchilici possono sostituire gli atomi di idrogeno di una molecola senza alterarne la struttura fondamentale (teoriadeitipi), sintetizzò il glicole etilenico, la glicerina e l'ossido di etilene, ideò un metodo di preparazione degli ...
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Chimico (La Folie, Langres, 1807 - Parigi 1853); prof. all'univ. di Bordeaux (1838-48) e chimico della zecca di Parigi. Fu uno dei protagonisti della nascita della chimica organica moderna nella prima [...] che la reattività delle sostanze dipendesse dalla disposizione degli atomi nelle molecole. Le idee di L. furono alla base della successiva "teoriadeitipi" di F. Gerhardt, A. Dumas e dello stesso L. e aprirono la strada all'introduzione delle ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...