La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] (come avvenne, per es., in francese, dove la teoria del bon usage si affermò «in senso rigorosamente sincronico»; . Liguori.
Gramsci, Antonio (1975), Quaderni del carcere, edizione critica dell’Istituto Gramsci, a cura di V. Gerratana, Torino, ...
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Per contrastare l’interpretazione riduttiva della questione della lingua, considerata come un dibattito sulle varie denominazioni fiorentino, toscano, lingua comune o italiano, cioè equiparata a un’oziosa [...] livello popolare, modestissimi per qualità d’arte, trasformando completamente la teoria di Bembo, la quale non era fondata sul pregio dell’ ben maggiore di quanto immaginassero molti dei suoi critici. Questo è stato forse il momento più notevole ...
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DEVOTO, Giacomo
Aldo L. Prosdocimi
Nacque il 19 luglio 1897 a Genova da Luigi, clinico e patologo prima a Genova poi trasferitosi a Pavia e quindi a Milano, e da Luigia Cortese. Conseguita la maturità [...] inutile; la sua eredità va divisa fra la teoria, puramente linguistica, dei dialetti indeuropei, e la preistoria 1-8; C. A. Mastrelli, G. D., in Letteratura italiana. I critici, IV, Milano 1969, pp. 3147-3168; P. Ramat, Die italien. ...
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Il vocabolario è uno dei pochi prodotti culturali che si siano sviluppati in autonomia in epoca moderna (cfr. Auroux 1992: 33). È vero che dizionari e glossari esistevano già in epoca classica, simili [...] del Cinquecento, nelle quali il peso delle teorie letterarie relative alla fisionomia ideale della lingua volgare di dire italiane additate a’ futuri vocabolaristi, ricchi di osservazioni critiche verso la Crusca e di riferimenti ad altri lessici. Il ...
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I verbi transitivi e quelli intransitivi (la cui definizione e la cui terminologia furono fissate già nella grammatica antica) rappresentano un’opposizione fondamentale tra i ➔ verbi di una lingua. Nella [...] vol. 2°.
Villani, Giovanni (2007), Nuova cronica, edizione critica a cura di G. Posto, Milano - Parma, Fondazione . 593-603.
Coseriu, Eugenio (1971), Solidarietà lessicali, in Teoria del linguaggio e linguistica generale. Sette studi, a cura di ...
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Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 dalla figlia di Cesare Beccaria, Giulia, moglie presto separata del ricco possidente Pietro Manzoni. Dopo un decennio trascorso in collegio dai padri somaschi [...] per la loro funzione ‘esemplare’ nei confronti della sua teoria fiorentinista (scola, novo, ecc.). Anche le varie stesure anche se originato da un fatto occasionale, cioè la critica che il grammatico piemontese Michele Ponza aveva mosso alla locuzione ...
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BERTONI, Giulio
Aurelio Roncaglia
Nacque a Modena da Giuseppe e da Adele Baroni il 26 ag. 1878. Nella città natale cominciò gli studi secondari, terminati poi al liceo Gioberti di Torino (1897). Ad [...] pp. 101-154. Per inquadramento nella storia culturale e discussioni metodologiche: B. Croce, La teoria del linguaggio e le sue condizioni presenti in Italia, in La Critica, XXXII (1945), pp. 568 ss. (poi rist. in Discorsi di varia filosofia, I, Bari ...
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Con la locuzione lingua cortigiana (o cortegiana o cortesiana) ci si riferisce a un’espressione usata nel dibattito di primo Cinquecento in relazione agli usi linguistici delle corti italiane (Milano, [...] anche in testi di carattere letterario ben oltre la soglia critica di metà Cinquecento (§ 5).
Nei primi decenni del 1°, pp. VII-XXXVIII.
Giovanardi, Claudio (1998), La teoria cortigiana e il dibattito linguistico nel primo Cinquecento, Roma, Bulzoni ...
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Per lingua delle cancellerie o cancelleresca può intendersi, in senso stretto, quella della corrispondenza ufficiale delle cancellerie tardomedioevali e rinascimentali e, in senso lato, quella di statuti, [...] operanti nelle corti padane, i propugnatori della teoria cortigiana (➔ cortigiana, lingua) guardarono come modello Il Costituto del Comune di Siena volgarizzato nel MCCCIX-MCCCX, edizione critica, Siena, Fondazione Monte dei Paschi di Siena, 3 voll.
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CECI, Luigi
Tullio De Mauro
Nacque ad Alatri (Frosinone) il 27 febbr. 1859 da Vincenzo e Maria Minocci.
Restò sempre molto legato alla sua terra: diventato accademico famoso, ad Alatri acquistò e restaurò [...] valse che Th. Mommsen, poco anzi la morte, ripensasse criticamente gli atteggiamenti di rifiuto radicale della tradizione.
Dopo l'accennata in seguito, "a parte le esagerazioni della pura teoria marxista, gli studi di antichità si svolgono in gran ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...