Storico, letterato ed economista svizzero (Ginevra 1773 - ivi 1842). Lasciata Ginevra nel 1793 per ragioni politiche, si recò in Inghilterra, dove si avviò allo studio dei problemi economici; nel 1794 [...] attività politica. Come storico, S. si ispirò alle teorie di J.-J. Rousseau, ma non applicò all'indagine voll., 1821-44). Come storico della letteratura, è uno dei fondatori della critica romantica (De la littérature du midi de l'Europe, 4 voll., 1813 ...
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Economista francese (Lione 1903 - Stains, Parigi, 1987). Professore presso il Collège de France di analisi dei fatti economici e sociali, direttore (dal 1960 al 1969) dell'Institut d'études et de développement [...] dominante, in Économie appliquée, 1948; Les macrodécisions, ivi 1949) e quella sulla «crescita economica armonizzata», critica della teoria classica che vuole includere nel calcolo economico costi e rendimenti solitamente trascurati e in particolare ...
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Economista inglese (Londra 1842 - Cambridge 1924), prof. all'univ. di Cambridge (1885-1908), esponente rappresentativo della scuola neoclassica e creatore del sistema detto degli equilibrî parziali. Attraverso [...] crescente, anche nello stesso mondo anglosassone, della teoria continentale dell'equilibrio generale (L. Walras - economica, i Principles of economics (1890, ed. def. 1907; ed. critica a cura di W. Guillebaud, 2 voll., 1961; trad. it. sulla ...
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Economista svedese (Stoccolma 1851 - Stocksund, Stoccolma, 1926). Seguace di L. Walras e di E. Böhm-Bawerk, fu uno dei principali rappresentanti della scuola marginalistica. Il suo pensiero ha influito [...] delle sue indagini è la teoria dell'equilibrio monetario che fonde la teoria monetaria con la teoria del valore. La distinzione tra sono i suoi principali contributi. Importante anche la critica alla tesi di Ricardo sugli effetti dell'introduzione ...
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Economista (Roma 1918 - Cambridge, Massachusetts, 2003), emigrato negli USAnel 1938 e naturalizzato americano, prof. nel Carnegie institute of technology di Pittsburg (1952-60), nella Northwestern Univ. [...] Massachusetts institute of technology. Di indirizzo econometrico, contribuì allo sviluppo e alla revisione critica delle teorie keynesiane. Le sue ipotesi sulla teoria del "ciclo vitale", riguardante la relazione fra consumo e reddito, ebbero largo ...
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Economista britannica (n. Londra 1967). Tra le più brillanti e influenti economiste inglesi, H. ha lavorato in diverse organizzazioni internazionali (nei primi anni Novanta è stata responsabile del Fondo [...] Internazionale per la Russia), assumendo una posizione molto critica nei confronti del neoliberismo. Spesso soprannominata la “N elementi del capitalismo tradizionale con un approccio cooperativo. La teoria si fonda su dati economici, ma anche su ...
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Economista, matematico e filosofo (Gray 1801 - Parigi 1877). Uno dei fondatori dell'economia matematica: diede precisa formulazione alla legge della domanda e dell'offerta e al problema dell'equilibrio [...] , e confermato, con la teoria delle probabilità di B. Pascal e P. Fermat, il probabilismo filosofico di Carneade. In altre opere il C. applicò queste idee filosofiche allo studio della politica, della pedagogia e della critica storica. Interessanti i ...
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Studioso inglese di filosofia e di economia (Sheffield 1791 - Cheltenham 1870); seguace dell'empirismo nella teoria della conoscenza e dell'utilitarismo in etica, fu noto soprattutto per la sua critica [...] on the nature, measure and causes of value (1825, rist. 1931), che con acume e originalità mise in luce punti deboli della teoria ricardiana e, pur non sboccando in nuove sistemazioni, ebbe notevole influenza sullo sviluppo del pensiero economico. ...
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Ragionerista (Pescia 1822 - ivi 1871); conquistò notevole fama nel campo della scienza con la vigorosa critica alla teoria cinquecontista di E. Degranges e l'abile costruzione teorica che costituì la base [...] dell'opera di G. Cerboni. Fra i suoi scritti: I Cinquecontisti, ovvero la ingannevole teoria che viene insegnata intorno il sistema di scritture a partita doppia (1867); Le scuole italiana e francese nello insegnamento della contabilità (1868). ...
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Teoria del consumo. - Il c. di una collettività viene usualmente definito come la parte del reddito nazionale non risparmiata.
Lo studio delle motivazioni che portano a consumare costituisce uno dei capitoli [...] La funzione keynesiana del consumo. - Keynes nel cap. VIII della Teoria generale presenta la funzione del c. come la relazione fra il c behavior, New York 1951; G. Di Nardi, Analisi critica della funzione del consumo, in Autori vari, Studi Keynesiani ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...