Economista e uomo politico (Verona 1910 - Roma 1973); prof. di scienza delle finanze nelle univ. di Sassari (1935), Parma (1948), Pisa (1960) e Roma (1971); direttore di Critica economica. Comunista, fu [...] , costituente (1946-48), deputato (1948-53), senatore (dal 1953). Ispirandosi alle concezioni marxiste, si è occupato soprattutto di teoria e politica economica. Tra le opere: La politica monetaria e finanziaria dell'Inghilterra (1934); Studî sulle ...
Leggi Tutto
Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] delle funzioni di variabile reale, nella quale si fondono intimamente i due indirizzi critico e costruttivo. Tra le questioni sviluppate dalla teoria ricordiamo: l’estensione del concetto di integrale (B. Riemann, H. Lebesgue, T.J. Stieltjes) a ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] approssimativi criterî di contenuto, hanno dato molto da fare alla critica moderna sia per l'esclusione di quelli non autentici, sia nelle dottrine orali e se queste sono costruite sulla teoria dei "principî", allora il pensiero di P. appare ...
Leggi Tutto
Biologia e medicina
R. agli antibiotici
In batteriologia, è la capacità di alcune specie o ceppi di batteri di non risentire l’azione batteriostatica o battericida di determinati antibiotici. Questa r. [...] capacità C, un’induttanza L e una r. R in serie, la r. critica è data da:
R. diretta
Per un diodo, la r. misurata facendo scorrere di KN e quindi di R è dato dalla teoria della penetrazione (➔).
Tecnologia ferroviaria
Nel suo moto sul binario ...
Leggi Tutto
Filosofo (Königsberg 1724 - ivi 1804). Di genitori pietisti, K. ricevette, specie dalla madre, una severa educazione etico-religiosa: frequentò il Collegium Fridericianum, diretto dal pastore F. A. Schultz, [...] ; Neuer Lehrbegriff der Bewegung und Ruhe, 1758). Dopo il 1760, pur muovendosi ancora nell'ambito del wolffismo, gli spunti critici contro le teorie di G. W. Leibniz s'infittiscono e i dubbî e le perplessità aumentano: sia che si cerchi di salvare l ...
Leggi Tutto
Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] immutabile hanno per lungo tempo paralizzato anche la critica moderna, oscillante tra la tendenza di considerare verso cui tende lo sviluppo dell'uomo.
Anche in tema di teoria dell'anima, l'A. della maturità abbandona la contrapposizione platonica di ...
Leggi Tutto
Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] E. Cassirer, la cui Filosofia delle forme simboliche (1923-29) trasforma la kantiana ‘critica della ragione’ in una ‘critica della civiltà’ e propone una teoria delle funzioni simboliche (mito e linguaggio, arte e conoscenza scientifica), intese come ...
Leggi Tutto
Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] alla struttura corpuscolare del mondo fisico, alla natura della luce, alla teoria dei tourbillons (i "vortici" che trasportano i pianeti) e intellettuale di D., ponendo al suo centro la critica della tradizione e dell'autorità. I temi del ...
Leggi Tutto
Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] è anche alla base della dottrina della conoscenza, che si fonda, come L. spiega nei Nouveaux Essais commentando e criticando le teorie di Locke, su un retaggio innato di potenzialità, di disposizioni e attitudini al conoscere da cui, stimolate dalla ...
Leggi Tutto
Filosofo (Atene 470 o 469 - ivi 399 a. C.). Era figlio di uno scultore, Sofronisco, e di una levatrice, Fenarete. Scarse le notizie sulla sua vita familiare, eccezion fatta per la figura della moglie Santippe, [...] cultura, di cui egli è sì l'erede ma anche l'acerbo critico, è d'altronde il motivo determinante della sua condanna. S. è, : e non già per il fatto che egli, in sede di teoria della logica, determini la nozione di concetto e definisca l'induzione e ...
Leggi Tutto
critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...