Kiŝ, Danilo
Barbara Lomagistro
Scrittore iugoslavo, nato a Subotica (Vojvodina) il 22 febbraio 1935, morto a Parigi il 15 ottobre 1989. Dopo la guerra terminò il ginnasio a Cetinje (Montenegro), laureandosi [...] . Lavorò successivamente presso il Centro per la teoria letteraria e artistica (Centar za teoriju knjževnosti Čas anatomije lo scrittore si difende 'dissezionando' metaforicamente i suoi critici. Anche se il processo intentato contro K. si risolse in ...
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Marías, Javier
Ines Ravasini
Scrittore spagnolo, nato a Madrid il 20 settembre 1951, figlio del filosofo Julián Marías. Durante l'infanzia ha trascorso lunghi periodi negli Stati Uniti, dove il padre [...] 1983 e il 1985 ha insegnato letteratura spagnola e teoria della traduzione sia presso la Oxford University in Gran siglo (1983) e poi due romanzi che hanno suscitato gli elogi della critica: El hombre sentimental (1986; trad. it. 1999), e Todas las ...
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ROYCE, Josiah
Guido Calogero
Pensatore americano, nato a Glass Valley in California nel novembre 1855, morto a Boston nel settembre 1916. Dopo avere studiato all'università di California e alla Johns [...] sviluppo che egli dà al suo sistema con la teoria dell'"interpretazione". Quest'ultima, nella sua distinzione dalla Galgano, Il pensiero filosofico e morale di J. R., in Giornale critico della filosofia italiana, VII (1926); N. Abbagnano, Il nuovo ...
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Storico e critico d'arte. Nacque in Lituania nel 1865, e poco dopo la sua famiglia emigrò in America, a Boston. Studiò all'università di Harvard. Nel 1887 venne in Europa, con la vaga aspirazione di diventare [...] (1916) e Three Essays in Method (1927).
L'opera del B. può essere considerata sotto due aspetti: della pura critica formale e della teoria estetica. Il metodo e le conclusioni del B., "conoscitore" d'arte italiana, si sono molto cambiati col tempo ...
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. L'atto dell'accomodare (lat. commodus) dell'adattare; anche accomodazione. È termine in uso nell'esegesi biblica. In maniera generale si riferisce all'uso di citare frasi e passi delle Scritture in un [...] , e apriva il varco a nuove specifiche applicazioni della teoria dell'accomodamento. Con mossa più decisiva e radicale, durante nuova scuola che applicava alle Scritture il metodo della critica filologica e storica, mise fine alle fantasticherie degli ...
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Nacque a Firenze verso il 1255 da nobile famiglia arricchitasi nei commerci. Suo padre, Cavalcante de' Cavalcanti, tenne di parte guelfa e fu esule a Lucca dopo la vittoria ghibellina di Montaperti (1260). [...] con sfoggio di formule scolastiche, diede fondamento filosofico alla teoria dell'amante fedele all'Amore. L'amore è per Dante.
Bibl.: V. Rossi, Il "dolce stil nuovo", in Scritti di critica letteraria, Firenze 1930, I, p. 21 segg.; E. G. Parodi, ...
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Storico tedesco nato a Königsberg il 19 gennaio 1858, morto a Friburgo in Brisgovia il 20 ottobre 1927. Figlio di un ufficiale proprietario di latifondi presso Gumbinnen, discendente d'antica nobiltà militare [...] , egli deve la fama non effimera all'esattezza della sua critica.
Fece gli studî universitarî a Königsberg, a Bonn e a delle corporazioni artigiane. Dette il colpo mortale alla teoria basata sul sistema curtense (hofrechtliche Theorie) sostenuta dal ...
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JELLINEK, Georg
Felice Battaglia
Giurista tedesco, nato a Lipsia il 16 giugno 1851, morto a Heidelberg il 12 gennaio 1911. Studente a Vienna, Heidelberg, Lipsia, fu per breve tempo nell'amministrazione [...] di vista strettamente giuridico, ma senza tentarne una fondazione critica; epperò non mancò chi, dopo di lui, ebbe testo pp. 828-29, note p. 407; S. Romano, La teoria dei diritti pubblici subbiettivi, in Trattato di diritto amministrativo a cura di V ...
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Dorfles, Gillo (propr. Angelo)
Critico d'arte e pittore, nato a Trieste il 12 aprile 1910. Dopo aver conseguito la laurea in medicina a Roma (1935), si specializzò in psichiatria. Dedicatosi da sempre [...] sui vari aspetti sociologici, antropologici, psicologici; ha esaminato i problemi del gusto, del mito, della teoria della Gestalt. Il suo pensiero teorico-critico è riassunto in testi come Il divenire delle arti (1959), cui si collegano le raccolte ...
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Filologo e letterato, nato a Campobasso il 5 dicembre 1849, morto a Napoli il 24 novembre 1925. Si laureò a Pisa nel 1870; dal 1870 al 1875 insegnò lettere latine e greche nei licei di Bologna e di Milano; [...] nome italiano (Pisa 1872), le cui conclusioni, diverse dalla teoria di F. Diez, furono accettate da G.I. Ascoli. Tasso (1926); XII e XIII, Rimpianti vecchi e nuovi (1929); XIV, Varietà critiche (1929).
Bibl.: M. Scherillo, P. Rajna e G. Vitelli, Fr. d ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...