Filosofo greco, tra ì più significativi del periodo presocratico. Secondo la ricostruzione dell'antico cronografo Apollodoro, che si basa sui presunti rapporti di E. con Dario d'Istaspe e con gli Eleati, [...] , questo metodo fu in realtà assai utile alla critica eraclitea, perché richiamò l'attenzione sul problema della Parimenti, non sembra necessario escludere, col Reinhardt, anche la celebre teoria del "tutto scorre" (πάντα ῥεῖ), onde non è possibile ...
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Nome dei rappresentanti di un movimento filosofico iniziatosi nell'età di Socrate e perpetuatosi poi attraverso tutto lo sviluppo della cultura antica. Socrate, reagendo al relativismo sofistico, aveva [...] . E tanto meno si trova alla base del cinismo una specifica teoria del reale, che già era estranea allo stesso interesse di Socrate. nascente cristianesimo, di cui si è talora compiaciuta la critica: ché se nel tratto esteriore può dirsi che il primo ...
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GHANA
Giorgio Valussi
Pierluigi Valsecchi
(App. III, I, p. 744; IV, II, p. 56)
Popolazione. - Il censimento del 1984 ha rilevato una popolazione di 12.296.081 ab. con una densità di 51 ab./km2, con [...] Togo) e 1987. A più riprese studenti, chiese e sindacati criticarono il regime in materia di diritti umani e di politica economica. per eleggere assemblee distrettuali, primo passo, in teoria, verso un'assemblea nazionale che dovrebbe sostituire il ...
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TAGIKISTAN
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Emma Ansovini
(XXXIII, p. 179; App. III, II, p. 895; v. URSS, XXXIV, p. 816; App. I, p. 1098; II, II, p. 1065; III, II, p. 1043; IV, III, p. 754)
La Repubblica socialista sovietica del [...] fragilità e la situazione politica divenne sempre più critica, anche per il susseguirsi, seppur circoscritte alla quelle del presidente Iskandrov; il Soviet Supremo, almeno in teoria l'unica istituzione legittima rimasta, anche se espressione di ...
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POINCARÉ, Jules-Henri
Fabio CONFORTO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Nato a Nancy (Meurthe-et-Moselle) il 29 aprile 1854 e morto a Parigi il 17 luglio 1912, cugino di Raymond (v.), fu tra i più grandi [...] hypothèses cosmogoniques del 1910 (Parigi 1913), che contengono una serrata critica di tutti i sistemi cosmogonici. Pur sottoponendola a profonde trasformazioni, secondo il P., la teoria di Laplace è ancora la più coerente sotto l'aspetto astronomico ...
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(VI, p. 940)
Questo termine solo di recente è venuto assumendo un significato più preciso e ristretto sia per influenza di nuovi indirizzi storiografici che hanno riservato maggior attenzione e autonomia [...] quella di Peignot (la b. sta alla bibliografia come la teoria alla pratica), così come le sue Letture erano dedicate espressamente − rappresenta l'esito dello sviluppo e dell'affinamento critico di quella che nei due secoli precedenti era nella ...
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ZOLA, Émile
Ferdinando Neri
Nato a Parigi il 2 aprile 1840, ivi morto il 29 settembre 1902. Il padre, Francesco Z., ingegnere veneziano, aveva sposato una francese, Émilie Aubert; la famiglia si stabilì [...] scarso valore. Nel 1866, redattore dell'Événement, condusse una campagna di critica d'arte, a favore di É. Manet e degl'impressionisti, e indelebile del primo amante sulla donna (secondo una teoria dell'"impregnazione" che fu creduta, per un momento ...
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Scrittore svizzero, nato il 19 luglio 1698 a Greifensee, morto a Zurigo il 2 gennaio 1783. Mandato dal padre in Francia e in Italia perché s'impratichisse nella lavorazione della seta (1718), s'occupò [...] e in sua difesa il B. e il Breitinger elaborarono la teoria del "maraviglioso" ossia del "verosimile mascherato", il concetto che la una bella difesa, recentemente tradotta in italiano dal Croce, Critica, XVIII, pp. 306-311) e servivano d'altronde ...
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L'estimo è quella disciplina che ha per oggetto la valutazione dei beni economici. Stimare significa attribuire un valore in relazione ai fini della stima: a seconda quindi dello scopo di quest'ultima [...] comodi del fondo.
Alla stima analitica non sono state lesinate critiche. Si fa notare che in quegli ordinamenti in cui le Lezioni di estimo, Milano 1925; O. Bordiga, La stima nella teoria e nella pratica, Portici 1927; V. Niccoli, Economia rurale, ...
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In ambito critico-letterario il termine d. denota una strategia di lettura che, diversamente dalle metodologie tradizionali, non si propone di stabilire quale sia il significato (o i significati) di un'opera [...] , 1970) e di J. H. Miller (Fiction and repetition: seven English novels, 1982), mentre altre correnti minori di critica e teoria della letteratura, che sono presenti nel variegato panorama statunitense, sviluppano, estremizzano o contestano le tesi ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...