Economista (Cambridge 1883 - Firle, Sussex, 1946). Considerato una delle figure fondamentali della scienza economica, il suo pensiero e le sue opere hanno influenzato l'elaborazione economica, sociologica [...] it. 1947 e 1971), in cui negò la validità della teoria secondo la quale l'offerta crea sempre la propria domanda e Indian currency and finance, in cui traspare già la sua acuta critica al sistema del gold standard. Dal 1915 al 1918 fu consulente ...
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Filosofo (La Brède, Bordeaux, 1689 - Parigi 1755). Studiò presso gli oratoriani e si laureò in giurisprudenza a Bordeaux. Consigliere del parlamento di Bordeaux, nel 1716, dopo la morte di uno zio da cui [...] è in M. un'esplicita ispirazione razionalistica e critica che partecipa di tutti i motivi dell'illuminismo politico governo storicamente manifestatosi; mentre su un piano di pura teoria la forma razionale di governo, quella che realizza l'unità ...
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Rappresentazione sistematica di una lingua e dei suoi elementi costitutivi, articolata tradizionalmente in fonologia (dottrina dei suoni di cui è costituita la parola), morfologia, sintassi, lessicologia [...] primi concetti grammaticali si debbono ai sofisti greci; la teoria fu sviluppata dagli stoici e si può dire che . vera e propria, e cioè anche quelle che noi chiamiamo critica e filologia. Questa attività trova la sua conclusione e codificazione nella ...
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Benedettino (Magonza 784 circa - ivi 856). Enciclopedista, organizzatore e divulgatore di cultura tra i più importanti dell'alto Medioevo, operando alle frontiere della cristianità, R. portò avanti, con [...] mai originale però), che ha la base metodologica nelle teorie esposte nelle Allegoriae in Scripturam sacram; di compilatore di Dio. Ciò non esenta tuttavia dall'esercitare ogni cautela critica nel processo di assimilazione, poiché si tratta di una ...
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Filosofo ungherese (Budapest 1885 - ivi 1971). Fu uno dei principali esponenti del marxismo del Novecento. In Storia e coscienza di classe (1923) sottolineò il profondo nesso tra G.W.F. Hegel e K. Marx [...] teoria marxiana della reificazione e del feticismo, la critica hegeliana dell'intelletto e del materialismo, e la critica " in circostanze "tipiche". L. ha presentato le sue teorie estetiche e letterarie nelle seguenti opere: Essays über den Realismus ...
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Scrittore e drammaturgo (Dublino 1856 - Ayot Saint Lawrence, Hertfordshire, 1950), di famiglia protestante di origine inglese. Visse poveramente a Dublino fino al 1876, quando raggiunse la madre a Londra. [...] , fino al 1894, di The world, scrisse alcune tra le critiche musicali più acute del tempo (London music 1888-89, 1937). importanza e i personaggi sono, di solito, portavoce di teorie e punti di vista sviluppati e ribaditi nelle prefazioni polemiche ...
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Pronome di 1ª persona, usato cioè dalla persona (o cosa personificata) che parla quando si riferisce a sé stessa. Sia nel linguaggio della filosofia e psicologia sia nell’uso corrente, designa la personalità [...] ma anche res cogitans, sostanza pensante. Dalla critica alla concezione sostanzialistica cartesiana prende avvio la riflessione larga autonomia. Si deve ad A. Freud lo sviluppo della teoria dei meccanismi di difesa, in cui l’Io è rappresentato come ...
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Antropologia
Nell’etnologia religiosa, l’espressione E. Supremo indica una figura pressoché universalmente diffusa nelle culture arcaiche, concepita e rappresentata in maniera assai diversa da altre figure [...] e con la sua scuola si è organizzata in una teoria generale dell’origine della religione avente negli E. Supremi , o altresì in quella hegeliana, dove s’inserisce in una critica globale della metafisica classica dell’essere. Nella prima metà del 19 ...
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Scrittore e uomo di teatro tedesco (Augusta 1898 - Berlino 1956). Nato da genitori di agiata borghesia, frequentò gli ambienti dell'avanguardia artistica monacense e berlinese abbandonando, senza concluderli, [...] comportamenti degli individui. Sbocco naturale di tale posizione critica è una prospettiva sociologica, che se da un 1934). Prende anche corpo, in questo periodo, la teoria del teatro epico che Brecht contrappone allo psicologismo tradizionale: con ...
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Storico olandese (Groninga 1872 - De Steeg, Arnhem, 1945). Studioso di larga visione d' insieme e, a un tempo, di grande finezza d'analisi, ha privilegiato l'indagine dei periodi storici caratterizzati [...] rinnovantesi in una ricerca creativa che è gioco; l'amara critica della moderna civiltà di massa, In de schaduwen van . La crisi della civiltà, 1937), e numerosi saggi storici e di teoria della storiografia (trad. it. La mia via alla storia, 1967), ...
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critica
crìtica s. f. [dal gr. κριτική (τέχνη) «arte del giudicare», femm. sostantivato dell’agg. κριτικός: v. critico1]. – 1. a. Facoltà intellettuale che rende capaci di esaminare e valutare gli uomini nel loro operato e il risultato o i...
semantico
semàntico agg. [dal fr. sémantique, e questo dal lat. tardo semantĭcus, gr. σημαντικός «significativo», der. di σημαίνω «segnalare, significare»] (pl. m. -ci). – 1. a. In linguistica, relativo alla semantica, al significato: problemi...