FUGA, Ferdinando
Gaetana Cantone
, Ferdinando. Figlio di Giovanni e di Antonia Seravalli, nacque l'11 nov. 1699 a Firenze, dove fu tenuto a battesimo dal principe ereditario di Toscana, presso il quale [...] segretario delle Cifre (1730-32) che, nella lunga uniforme teoria di campate della "manica lunga", si distingue per le e, soprattutto, per il rispecchiamento spaziale, anche se non formale, tra la cellula di ingresso e la cappella maggiore.
Questa ...
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ALBERTI, Leon Battista
Cecil Grayson
Giulio Carlo Argan
Nacque a Genova il 14 febbr. 1404, durante l'esilio degli Alberti da Firenze, secondo figlio naturale di Lorenzo di Benedetto Alberti e di Bianca [...] modo che il Brunelleschi ricercava la causa) della perfezione formale; e, naturalmente, l'entusiasmo dell'A. arriva più De re aedificatoria traccia piuttosto un "ideale" che una "teoria" dell'architettura). Il fatto di non avere personalmente diretto ...
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BERNINI (Bernino), Gian Lorenzo
Howard Hibbard
Figlio dello scultore fiorentino Pietro e di Angelica Galante, napoletana, nacque a Napoli il 7 dic. 1598.
Il padre si trasferì a Roma nel 1605 o 1606, [...] .
La fonte più sicura che ci sia rimasta per la teoria artistica del B. nei suoi ultimi anni è la documentazione lasciataci . Pietro, in cui troviamo alcune caratteristiche di esagerazione formale, comuni a gran parte della scultura tardobarocca: uno ...
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GUARINI, Guarino
Nicoletta Marconi
Figlio di Raimondo ed Eugenia Marescotti, nacque a Modena il 17 genn. 1624. La casa paterna, sul corso Canal Grande di Modena, sorgeva in adiacenza alla casa dei chierici [...] : Carboneri, 1968] p. XI). La perfetta combinazione di teoria e prassi consente al G. di superare le mode architettoniche del semicircolari allude a uno sviluppo anulare. La complessità formale dell'impianto è replicata in alzato dalla potente cornice ...
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LIPPI, Lorenzo
Chiara D'Afflitto
Clizia Carminati
Nacque a Firenze il 3 maggio 1606 da Giovanni di Lorenzo e da Maria Bartolini. La famiglia era di condizione agiata grazie anche all'attività di albergatore [...] delle vesti convivono con elementi arcaizzanti ispirati al linguaggio formale di Santi di Tito, da cui derivano le nitide e parodia nei poemi eroicomici del Seicento, in Il poema eroicomico. Teoria e storia dei generi letterari, Torino 2001, pp. 54-58 ...
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D'ANDRADE, Alfredo Cesare Reis Freire
Rosanna Maggio Serra
Figlio di Antonio José ed Emilia Games de Silva Reis, nacque a Lisbona il 26 ag. 1839 in una famiglia borghese dedita al commercio e all'attività [...] . Finalità dell'impresa, di cui è trasparente l'origine dalle teorie di Viollet-le-Duc, erano: riproporre, in piena età dell'eclettismo, l'unità di stile del mondo formale gotico; fornire orientamenti per l'industria artistica nei quali il richiamo ...
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LONGHI, Roberto
Simone Facchinetti
Nacque ad Alba, nelle Langhe, il 28 dic. 1890, da Giovanni e da Linda Battaglia, originari della provincia modenese: di Concordia sulla Secchia il primo, di Carpi [...] da Cecchi soltanto nel 1936.
Grazie all'appropriazione delle teorie dell'arte come pura visibilità - ricavate dagli scritti edita, postuma, solo nel 1980), improntata a un assolutismo formalista. Ancora nel 1913 prese avvio la collaborazione a L'Arte ...
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MALVASIA, Carlo Cesare
Maria Elena Massimi
Nacque a Bologna nel 1616, dal conte Anton Galeazzo (1577-1669) e dalla moglie legittima Caterina Lucchini, "femmina di bassa condizione" (Fantuzzi, pp. 149 [...] soggiorno presso Leopoldo il M. entrò in contatto, più formale che sostanziale, con l'ambiente culturale fiorentino, come 36 s., 208-212 e ad ind.; Id., I Carracci e la teoria artistica, in Mostra dei Carracci (catal.), Bologna 1956, pp. 56 s ...
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CAMPAGNA (Canpagna), Girolamo
Wladimir Timofiewitsch
Nacque a Verona nel 1549 (in una data collocabile tra l'11 gennaio e il 26 marzo) dal pellicciaio Mattia e da Maddalena. A Verona Mattia possedeva, [...] e quanto egli si distanzia sia nel contenuto sia nella resa formale dalla routine della bottega dei Vittoria, apparirà chiaro che qui ci il modello del Laocoonte, "exemplum doloris" della teoria artistica postridentina; anche nel modo di concepire la ...
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FABIANI, Massimiliano (Max)
Maristella Casciato
Nacque a Kobdilj (Cobidil, ora in Slovenia) presso San Daniele del Carso il 29 apr. 1865, da una famiglia numerosissima: undicesimo dei quattordici figli [...] risanamento delle città piccole. Nel medesimo contesto di teoria della città come insieme unitario si colloca il progetto la balconata è un particolare raffinato, molto caro al linguaggio formale del Fabiani.
Sempre a Gorizia il F. realizzò la chiesa ...
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formalismo
s. m. [der. di formale1]. – 1. Attaccamento alla forma esteriore, per cui si trascura o si dà minore importanza a ciò che è sostanziale ed essenziale; rigorosa osservanza delle norme, dei regolamenti, o in genere delle formalità...
formale1
formale1 agg. [dal lat. formalis]. – 1. Nel linguaggio filos., della forma, che concerne la forma o è inerente alla forma, in stretta connessione con il sign. e lo svolgimento di questo termine in filosofia. a. Nella distinzione aristotelica...