Fisico (Redondo Beach, California, 1907 - El Cerrito, California, 1991), prof. nell'univ. di Berkeley (dal 1946). Ha scoperto (1940), con P. H. Abelson, l'elemento di numero atomico 93 (nettunio), derivato [...] ha condiviso il premio Nobel per la chimica). Nel 1945, indipendentemente da V. I. Veksler, ha elaborato la teoriadellastabilità che è alla base del funzionamento dei moderni acceleratori; con M. L. Oliphant ha ideato e costruito il sincrotrone ...
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Denominazione generica dei costituenti ultimi della materia e della radiazione.
Definizione
Adottando l’atteggiamento pragmatico inaugurato da A.-L. Lavoisier nei confronti degli elementi chimici, si [...] di trovare nuovi fenomeni fisici a energie dell’ordine del TeV. Infatti, vi è un problema di stabilitàdellateoria rispetto alle fluttuazioni quantistiche legato alle divergenze tipiche delleteorie con campi fondamentali scalari (come i campi ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. La macrofisica
Theodore Feldman
La macrofisica
La meteorologia
Intorno al 1900, nella meteorologia si distinguevano tre diversi filoni. Nel primo [...] formazione risaliva, in entrambi i casi, all'era paleozoica. A dominare il panorama scientifico negli Stati Uniti era la 'teoriadellastabilità' proposta da James D. Dana (1813-1895), secondo la quale i bacini oceanici avrebbero avuto origine da un ...
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sistemi strutturalmente stabili
Luca Tomassini
L’uso di modelli matematici per la descrizione di fenomeni pone inevitabilmente il problema della validità effettiva delle previsioni sul comportamento [...] è chiusa la sua perturbazione non può essere aperta. I notevoli successi dellateoriadellastabilità strutturale per sistemi con spazio delle fasi di dimensione bassa (1 o 2) avevano inizialmente suscitato grande ottimismo, ma negli anni Sessanta ...
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punto di equilibrio
Luca Tomassini
Un punto x0∈ℝn tale che x=x0 è una soluzione costante nel tempo del sistema di equazioni differenziali ordinarie x∙=f(t,x), dove x∈ℝn e t∈ℝ e il punto indica la derivata [...] y), dove F(t,y)=f(t,φ(t)+y)−f(t,φ(t)). Di conseguenza, molti problemi (come per es., la teoriadellastabilitàdelle soluzioni) possono essere ricondotti senza alcuna perdita di generalità allo studio di posizioni di equilibrio nell’origine di ℝn. La ...
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Supersimmetria
Francesco Fucito
Augusto Sagnotti
Alla scala delle più piccole distanze esplorate attualmente, dell'ordine di 10−18 m, la materia appare costituita da combinazioni di poche decine di [...] di divergenze, essa garantisce in generale ai sistemi a cui si applica una notevole stabilità. Il suo ruolo acquista quindi una rilevanza particolare nella teoriadelle stringhe, la cui dinamica è oggi in massima parte fuori dalla nostra portata in ...
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Teoria del moto di un fluido elettricamente conduttore in presenza di un campo magnetico, indicata correntemente con la sigla MHD (magnetohydrodynamics). Le correnti elettriche indotte nel fluido per effetto [...] nell’elettromagnetismo o nella fluidodinamica. La teoria è detta anche magnetoidrodinamica o idromagnetismo nel applicazioni tecnologiche. Uno dei problemi più importanti è quello dellastabilità di una configurazione, statica o dinamica, di un fluido ...
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STABILITÀ (XXXII, p. 433)
Giulio KRALL
Richiamandoci a quanto detto nell'articolo citato, può essere utile porre ulteriormente in rilievo il ruolo fondamentale degli esponenti caratteristici particolarmente [...] , nel caso specifico, quando la flessione si riferisce agli spostamenti
del baricentro, anche nella teoria qui considerata.
3. - Stabilitàdell'equilibrio oltre il limite di proporzionalità. - Quando la sollecitazione critica σcr calcolata secondo la ...
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Scienza che studia il moto e l’equilibrio dei corpi. È tradizionalmente divisa in tre parti: cinematica, dinamica e statica, che studiano, rispettivamente, il moto prescindendo dalle sue cause, il moto [...] m. analitica subordina gli sviluppi essenziali di questa teoria all’ipotesi che non entrino in gioco sensibili attriti. La combinazione dei due principi porta a stabilire la relazione simbolica della dinamica o relazione di d’Alembert e Lagrange ...
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Capacità che un corpo o un sistema di corpi ha di compiere lavoro, sia come e. in atto, cioè che opera nel processo in cui si produce un lavoro ed è a esso commisurata, sia come e. potenziale, suscettibile [...] sempre ai due principi della conservazione e della degradazione dell’energia. La teoriadella relatività (➔) ha messo in la sicurezza e l’affidabilità degli approvvigionamenti, stabilendo che le imprese elettriche integrate verticalmente (ovvero, ...
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teoria
teorìa s. f. [dal gr. ϑεωρία, der. di ϑεωρός (v. teoro), e quindi, in origine, «delegazione di teori»; nel sign. 1, attraverso il lat. tardo theorĭa]. – 1. Formulazione logicamente coerente (in termini di concetti ed enti più o meno...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...