BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] il fatto che segni di lavorio editoriale si riscontrano nelle altre teoriadel ragionamento ipotetico.
Il primo libro e la prima parte del secondo del fontibus, Jena 1898; M. G. Montico, Il valore psicagogico ed anagogico della musica nel pensiero di s ...
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CASTELVETRO, Ludovico
Valerio Marchetti
Giorgio Patrizi
Nacque a Modena nel 1505 circa. Era figlio di Giacomo, ricco mercante dell'arte della lana e banchiere, e di Bartolomea Della Porta.
Fece i suoi [...] lavoro intellettuale. Ma, improvvisamente, si ammalò. Dopo aver dettato un testamento, che confermava i lasciti del molti documenti, né molto valore conserva la polemica tra il difficile conciliare ciò con la teoriadel diletto a cui deve tendere l ...
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DE VIO, Tommaso (Tommaso Gaetano, Caetano)
Eckehart Stöve
Nacque intorno al 20 febbr. 1469 a Gaeta (prov. di Latina), quarto e ultimo figlio di Francesco e Isabella de Sieri. Al battesimo ricevette il [...] ), che non solo condannava le teorie averroiste sull'anima umana, ma dipendenza delvalore dei sacramenti dalla convinzione di fede del singolo , p. 228).
Già nell'ultima parte del suo lavoro principale, il commento alla Summa theologiae di Tommaso ...
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GEMELLI, Agostino (al secolo Edoardo)
Nicola Raponi
Nacque a Milano il 18 genn. 1878 da Innocente e Caterina Bertani.
Benché si fossero sposati, in ossequio alla consuetudine, anche con rito religioso [...] e spesso ne accettava le teorie, sforzandosi di allogarle in un una esatta visione dell'importanza e delvalore dei fattori psichici, dell'attività G. psicologo, Milano 1960; Padre G. e i problemi dellavoro, Milano 1960; L. Ancona - P.A. Achille, ...
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BORRI, Francesco Giuseppe
Salvatore Rotta
Nacque a Milano il 4 maggio 1627 da Branda e da Savina Morosini, che morì nel 1630 poco dopo aver dato alla luce il secondogenito, Cesare.
I Borri vantavano [...] lavoro in una legazione secondaria: nel 1653 era segretario del marchese Mirogli, residente del conte del una discreta agiatezza. Possedeva una casa delvalore di 15.000 scudi in un una verifica sperimentale della teoria cartesiana della visione. In ...
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DIONIGI il Piccolo (Dionysius Exiguus)
Hubert Mordek
Monaco della Scizia, fu un importante tramite della cultura greca nell'Occidente latino svolgendo il ruolo di dotto traduttore, canonista e computista. [...] di aver raccolto materiale antico e di grande valore, come testi conciliari e decretali; quanto fu insuperato per l'elevata qualità del suo lavoro, che egli raggiunse grazie ad un nella "protodionisiana". Ma questa teoria rivoluzionaria assegna a D. ...
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FRISI, Paolo (al secolo Giuseppe)
Ugo Baldini
Secondogenito degli otto figli di Giovanni Mattia e di Francesca Magnetti, nacque a Melegnano, presso Milano, il 13 apr. 1728.
Il nonno paterno Antonio, [...] sul concorso del 1772 sulla teoria della luna l'accademia parigina criticò fortemente il lavorodel F.; lo tempi e ambienti in cui la attività scientifica era già un valore sostenuto socialmente. Egli indica il principale fattore di stasi della ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] che riguarda poi il suo metodo di lavoro, o se si vuole il suo Auriole, identificava l'immutabilità delvalore di verità di una cattolica, Milano 1939, ad ind.; M. Dal Pra, La teoriadel significato totale della proposizione nel pensiero di G. da R., ...
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GARAMPI, Giuseppe
Marina Caffiero
Nacque a Rimini il 29 ott. 1725, secondogenito del conte Lorenzo e di Diamante Belmonti.
Lorenzo - che aveva ereditato il titolo comitale da poco acquisito dal padre [...] nel 1756 il G. pubblicò, anonimo, un lavoro sulle pratiche devote rivolte ai martiri della basilica pubblicare Saggi di osservazioni sul valore delle antiche monete pontificie, che e autori critici del Papato e soprattutto della teoriadel primato. In ...
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PINCHERLE, Alberto
Paolo Vian
PINCHERLE, Alberto. – Nacque a Milano il 15 agosto 1894, in una famiglia ebraica, da Arturo, imprenditore nel campo della pellicceria, e da Emilia Stucovitz. Trasferitosi [...] più devotamente aderente al programma del mio lavoro, al piano delle mie idee gli apparve un riconoscimento del proprio valore e della propria scuola nella percezione del cristianesimo non solo e prevalentemente come dottrina, teoria astratta, ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...