Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra [...] s'era già volta, seppure in forme episodiche, a partire dal 1844-45. Al centro di questa seconda e più matura fase del suo pensiero è l'acquisizione della teoriadelvalore-lavoro, già in parte elaborata da Smith e da Ricardo, secondo la quale il ...
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MARXISMO
Lucio Colletti
. La conclusione della seconda guerra mondiale apre un capitolo nuovo nella storia del marxismo. L'area della sua influenza ideologica e culturale si dilata improvvisamente, [...] del m. del tempo. Anzi, contribuisce a renderli più percepibili e netti. Il valore giacché, nel momento in cui il lavoro salariato comprende che il capitale da si rende conto che la teoria della dialettica e la teoria dell'alienazione sono la stessa ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giovanni Vailati
Massimo Mugnai
Giovanni Vailati è, per certi aspetti, una figura anomala nel panorama della filosofia italiana tra Ottocento e Novecento. Matematico, allievo di Giuseppe Peano, aderisce [...] di un dato individuo o di date classi di individui» (p. 412).
Del marxismo, Vailati critica perciò, prima di tutto, la teoriadelvalore-lavoro, l’idea che nella società capitalistica il valore di scambio delle merci sia determinato dalla quantità di ...
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Nella terminologia marxista, la differenza tra il valoredel prodotto dellavoro e la remunerazione sufficiente al mantenimento della forza-lavoro, differenza di cui in un regime capitalistico si approprierebbero [...] tendere a scomparire e a ricrearsi. Ma, secondo i non marxisti, anche così la teoriadel p. non risolverebbe i problemi sorti dal contrasto tra la teoriadelvalore-lavoro, oggi superata, e la realtà economica. Di fatto una società in cui tutti ...
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Economista e filosofo (Kirkcaldy, Scozia, 1723 - Edimburgo 1790). Educato nelle università di Glasgow e di Oxford, divenne professore di logica (1751) e poi di filosofia morale (1752) nell'università di [...] i suoi limiti, la più eloquente analisi a favore della libertà del commercio internazionale. Sia che si guardi a S. come precursore delle teorie "classiche" delvalore-lavoro e antecedente fondamentale dell'opera di Ricardo, sia che si sottolinei ...
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Il tema dei d. è stato trattato nella Enciclopedia Italiana, nelle voci dichiarazioni dei diritti (XII, p. 760) firmata da G. Solazzi, e diritti umani nell'App. II (i, p. 786), redatta da G. Capograssi. [...] del corpo, libertà di pensiero, coscienza, religione, movimento, residenza ecc.) e nei d. economici e sociali (d. al lavoro e propri d. degli animali: l'autore elabora una teoriadelvalore intrinseco di tutti gli esseri viventi e senzienti, basata ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Antonio Labriola
Alessandro Savorelli
Nel periodo della Seconda Internazionale Antonio Labriola fu tra i più originali teorici del marxismo, al quale era approdato dopo essersi formato nell’alveo dell’hegelismo [...] la dottrina, ma ribadendo che le fonti sulle quali lavora qualunque storico, anche quello marxista, sono comuni agli storici alle complesse discussioni di fine secolo sulla ‘teoriadelvalore’, nelle quali Labriola entrò solo marginalmente), per ...
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Filosofo greco (Stagira 384-83 a. C. - Calcide 322 a. C.). Fu, con Socrate e Platone, uno dei più grandi pensatori dell'antichità e di tutti i tempi. Nato da una famiglia di medici, si formò nell'Accademia [...] in tale purezza essa fornisce senso e valore a tutto l'edificio della realtà. Ciò che A. non attendesse da solo a tale lavoro, ma organizzasse e dirigesse ricerche compiute da tutta corpi: l'etere. Nella sua teoriadel cielo A. riprende il sistema ...
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spazio Sostantivo polisenso che designa in generale un’estensione compresa tra due o più punti di riferimento. Può essere variamente interpretato a seconda che lo si consideri dal punto di vista filosofico, [...] aveva aperto con la sua teoriadel moto relativo. Questo s., s. vettoriale su K; si verifica che le forme lineari definite in V, e a valori in K, cioè le funzioni f:V→K tali che f(k1v1+k2v2)=k1f(v1) + , fatica, maggior lavoro muscolare e produzione ...
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valore
valóre s. m. [dal lat. tardo (in glosse) valor -oris, der. di valere: v. valere]. – 1. Riferito a persona indica: a. Possesso di alte doti intellettuali e morali, o alto grado di capacità professionale: un uomo, una donna di v., di...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...