BOEZIO, Anicio Manlio Torquato Severino
Claudio Leonardi
Nacque a Roma verso il 480. Suo padre, Flavio Narsete Manlio Boezio, console nel 487, morì quando il figlio non aveva ancora compiuto la sua [...] ultimi sei capitoli del libro, dove la trattazione della teoriadei modi, tratta dal secondo libro degli Harmonica di L'editio princeps dell'Opera omnia di B. è quella uscita per i tipi di Giovanni e Gregorio de' Gregori (da Forlì) a Venezia nel 1491 ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] che il D. poneva alla base di quest'opera: la teoria di un unico tipo originario indeterminato che egli contrapponeva alla teoriadei quattro tipi di G. Cuvier, e la teoria dello sviluppo delle forme organiche come serie di metamorfosi della forma ...
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BELLORI, Giovanni Pietro
Kenneth Donahue
Nacque a Roma il 15. genn. 1613 da Giacomo (1585-1655), piccolo agricoltore originario di Cardano in Lombardia, e da Artemetia Giannotti originaria della Valtellina. [...] del Rinascimento e che costituirà il fondamento delle teorie accaderniche dei secoli XVIII e XIX.
Come ha dimostrato il era noto internazionalmente soprattutto per le sue interpretazioni deitipi sul rovescio delle monete e medaglie della Roma ...
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EQUICOLA, Mario
Paolo Cherchi
Nacque ad Alvito (Frosinone) verso il 1470.
Della sua famiglia e del suo vero cognome non abbiamo notizie sicure. Secondo il Santoro - a tutt'oggi il maggior biografo dell'E. [...] chiude il trattato con rapide note di prosodia e deitipi di rima. Le Institutioni sono dunque un'altra 1959), pp. 189-220; P. V. Mengaldo, Appunti su V. Calmeta e la teoria cortigiana, in La Rass. della lett. ital., LXIV (1960), pp. 450 s.; ...
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BRIN, Benedetto
AA. Capone-*
Nacque a Torino il 17 maggio 1833 da Giovanni, capo macchinista nel Teatro Regio, morto prima della nascita del figlio, e da Vittoria Binda. Iscrittosi ai corsi di ingegneria [...] della Foce a Genova, dove contemporaneamente insegnò teoria della nave e meccanica applicata presso la
Nel suo volume il B., riferendosi alla storia dell'evoluzione deitipi di naviglio, con molta chiarezza illustrava il problema della correlazione ...
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DE SANCTIS, Sante
Laura Fiasconaro
Nacque a Parrano (prov. di Terni) il 7 febbr. 1862 da Sante e da Amalia Bologna.
Laureatosi in medicina e chirurgia all'università di Roma nel 1886 con una tesi in [...] formazione, avviandolo alla psicologia fisiologica e interessandolo alla morfologia deitipi umani e all'etnografia. Negli anni 1893-94 e tra parallelismo dualistico e monismo, elaborando la teoria del proporzionalismo psicofisico, che da un lato ...
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BETTI, Emilio
Massimo Brutti
Nacque a Camerino il 20 ag. 1890 da Tullio, medico condotto a Bausula (Macerata), e da Emilia Mannucci. Divenuto il padre nel 1901 direttore dell'ospedale civile di Parma, [...] . Jhering che su di essa aveva fondato la teoriadei "corpi giuridici": prodotti di un'elaborazione concettuale che Ciò significa che l'autonomia si risolve nella scelta tra tipi negoziali prefissati dalle norme in relazione al conseguimento di scopi ...
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FLORA, Francesco
Massimo Onofri
Nacque il 27 ott. 1891 a Colle Sannita (Benevento) da Giuseppe e Vincenza Di Lecce. Trovatosi, poco più che adolescente, a capo di una numerosa famiglia per la prematura [...] , di genio e gusto; il rifiuto della teoriadei generi e della classificazione delle arti (dì mera Foscolo (Milano), mentre, dal 1939 al '41, pubblicò a Parigi per i tipi di Tallone Il Giorno di G. Parini e la Commedia dantesca. Sono questi ...
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CREMONA, Luigi
U. Bottazzini
Lauro Rossi
Nacque a Pavia il 7 dic. 1830 da Gaudenzio, un novarese di famiglia assai agiata poi caduta in rovina, e da Teresa Andreoli. Ebbe tre fratelli tra i quali Tranquillo, [...] il metodo": si tratta dei concetti di birapporto, proiettività, della teoriadei centri armonici e dell' via geometrica, riotteneva la classificazione degli integrali abeliani nei tre tipi fondamentali e, unitamente col Casorati, un lavoro in cui ...
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CANINA, Luigi
Werner Oechslin
Quinto figlio di Giacomo Camillo e di Maddalena Robusti, nacque a Casale Monferrato il 24 ott. 1795; fu educato dapprima nel collegio agostiniano della vicina Valenza, [...] e l'Architettura romana), in folio e in 8º ("deitipi dello stesso Canina", Roma 1834-1844), il C. estenderà è certamente da considerare come il contributo più importante alla teoria dell'architettura dell'Ottocento da parte del Canina. Esso documenta ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...