tipi, teoriadeitipi, teoriadei in logica, teoria elaborata da B. Russell per superare le antinomie, basate sulla autoreferenzialità, venute alla luce all’epoca della crisi dei → fondamenti della matematica. [...] che il tipo di un insieme risulti fissato in base a un duplice criterio: non solo in base al tipo dei suoi elementi (come nella teoriadeitipi semplici), ma anche in base al grado di complessità della definizione con cui l’insieme è stato introdotto ...
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Scienza che studia le proprietà, la composizione, l’identificazione, la preparazione e il modo di reagire delle sostanze sia naturali sia artificiali del regno inorganico e di quello organico.
Storia
La [...] radicali di J. Liebig, F. Wohler e J. Berzelius (1832), estensione alla c. organica della teoria dualistica, e la teoriadeitipi (1848) proposta da C.F. Gerhardt e C. Wurtz. La prima postulava l’esistenza di gruppi di atomi (i radicali) in grado di ...
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Scienza biologica che studia la forma e la struttura degli esseri viventi: deve il suo nome al metodo di indagine, la dissezione, che ancora oggi, pur integrato da moderni e perfezionati metodi di ricerca, [...] e la struttura degli organi e degli apparati, specie di Vertebrati, trascurando sia il problema genealogico sia la teoriadeitipi animali, e perdendo anche di vista ogni problema di ordine generale e sintetico. Ne rimase comunque un’imponente ...
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Orientamento di pensiero sviluppatosi soprattutto in Inghilterra dagli inizi del 20° sec., e volto prevalentemente allo studio del linguaggio nei suoi vari aspetti (scientifici, quotidiani, etici, logici [...] a un’indagine logica e linguistica delle proposizioni matematiche, che sfocia da un lato nella teoria delle descrizioni definite, dall’altro nella teoriadeitipi. Il Tractatus logico-philosophicus (1922) di L. Wittgenstein, in cui confluiscono i ...
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Filosofo e logico britannico (Trelleck, Galles, 1872 - Pernhyndeudraeth 1970). Tentò di risolvere i paradossi da lui stesso individuati nei progetti di fondazione logica dell'aritmetica, ed elaborò - risentendo [...] di risolvere i paradossi di fronte a cui pareva essersi arenato lo studio dei fondamenti della matematica. Particolarmente fortunata la sua teoriadeitipi, per cui ogni funzione proposizionale e ogni classe viene considerata di tipo logicamente ...
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Matematico e logico-matematico statunitense (Washington 1903 - Hudson, Ohio, 1995), prof. di matematica (1947-61), poi di matematica e filosofia (1961-67) a Princeton, dal 1967 di matematica e filosofia [...] . Ch. sviluppò anche altre linee di ricerca, quali le relazioni con la logica combinatoria di Curry, le questioni di teoriadeitipi e il λ-calcolo. Tra le opere: The calculi of lambda-conversion (1941) e Introduction to mathematical logic (1956 ...
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Fisica
Nella meccanica statistica classica con i. statistico, o con il termine ensemble, introdotto da J.W. Gibbs, si indicano famiglie di stati di equilibrio macroscopico. Nello spazio delle fasi, cioè [...] di porre rimedio in vari modi; lo stesso Russell elaborò la teoriadeitipi, in cui impose limitazioni all’assioma di comprensione stabilendo una specie di gerarchia, detta appunto dei ‘tipi’, secondo la quale un i. deve essere di tipo superiore a ...
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Chimico (Scilla, Reggio di Calabria, 1813 - Torino 1865). Laureatosi in medicina, studiò chimica con Dumas a Parigi, dove realizzò importanti ricerche sulla salicina. Fu docente di chimica all'univ. di [...] chimica organica con l'impaccio di questa o quella teoriadeitipi, era meglio aíirontare lo studio delle sostanze complesse metodo per la preparazione delle aldeidi dagli acidi per riduzione dei loro sali di calcio con formiato di calcio e ottenne ...
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Psicologo e psicoterapeuta italiano (Ancona 1924 - Roma 2011). Interprete del pensiero junghiano, T. ha volto la sua indagine all'intento di rifondare la lezione junghiana, espungendone gli aspetti più [...] mai concluso di realizzazione personale, attraverso il confronto incessante tra valori individuali e istanze collettive; la teoriadeitipi, come approccio prospettivistico alla psicologia e alla psicopatologia; il sogno e l'attività simbolica, come ...
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Filosofo e logico inglese (Cambridge 1903 - ivi 1930). Prof. all'università di Cambridge, conosciuto soprattutto per la sua analisi critica dei Principia mathematica di B. Russell e A. N. Whitehead, R. [...] mathematica di B. Russell e A. N. Whitehead che lo portò a proporre una semplificazione della teoriadeitipi, a introdurre la distinzione tra paradossi logici e paradossi semantici (dovuti questi ultimi semplicemente a «scorretta» formulazione ...
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numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...
tipo
s. m. [dal lat. typus, gr. τύπος «impronta; carattere, figura, modello», dal tema di τύπτω «battere»]. – 1. Con il sign. originario di impronta, fatta battendo o premendo, si conserva in due accezioni specifiche: a. In numismatica, figurazione...