Automi e linguaggi formali
Dominique Perrin
La teoriadegliautomi e dei linguaggi formali ha lo scopo di descrivere le proprietà delle successioni di simboli. Tali successioni si presentano in situazioni [...] ricerca, che si sviluppa in due direzioni, l'una riguardante l'estensione della teoriadegliautomi finiti a parole infinite, l'altra lo studio dei legami tra teoriadegliautomi e logica formale. In questo quadro, Büchi ha dimostrato che i linguaggi ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla [...] altresì stimolato lo sviluppo di nuovi campi come la teoriadegliautomi, l’analisi degli algoritmi e la teoria dell’ottimizzazione, rivalutandone altri come l’analisi combinatoria e la teoria dei grafi. In particolare, l’analisi numerica (➔ numerico ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] alquanto lontano dai reali elaboratori, esso è stato ed è tuttora molto utilizzato, sia nella teoriadegliautomi e dei linguaggi formali, sia nella teoriadegli algoritmi per la sua grande semplicità formale e perché, rispetto alla RAM, si presta ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] proposito vanno ricordati i nomi di J. von Neumann, H. von Foerster, H. Atlan e I. Prigogine. Nella sua teoriadegliautomi auto-organizzatori von Neumann si è posto il problema della differenza tra macchine artificiali e 'macchine viventi'. Egli ha ...
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Il concetto di calcolo costituisce uno dei più importanti fondamenti teorici delle discipline informatiche. Così come nelle discipline meccaniche non si possono comprendere le caratteristiche dei motori [...] un impiegato di banca, mentre successivamente W.S. McCullock, W. Pitts e S.C. Kleene gettarono le fondamenta della teoriadegliautomi a stati finiti tentando di modellare il comportamento dei neuroni e delle reti neuronali. Anche se risalgono agli ...
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rete di Petri
Mauro Cappelli
Strumento teorico per la modellazione di processi in un sistema distribuito a stati discreti. Proposte nel 1962 da Carl Adam Petri, le reti di Petri rappresentano una teoria [...] generale per i sistemi discreti paralleli e sono basate su un linguaggio che risulta essere una generalizzazione della teoriadegliautomi. Esse permettono di rappresentare la struttura del sistema come un grafo composto da due tipi di nodi (detti ...
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Turing 〈tiùrin〉 Alan Mathison [STF] (Londra 1912 - Wilmslow, Cheshire, 1954) Lettore di matematica nell'univ. di Manchester (1948). ◆ [INF] Ipotesi di T.: v. automi, teoriadegli: I 330 b. ◆ [INF] Macchina [...] di T.: modello meccanico di algoritmi, proposto da T. nel 1936: v. automi, teoriadegli: I 330 b e Gödel, teorema di: III 56 f. ◆ [INF] Test di T.: v. intelligenza artificiale: III 233 b. ...
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automaautòma [Der. del lat. automatus, dal gr. aytòmatos "che si muove da sé" (pl. autòmi)] [INF] Denomin. di macchine capaci di movimenti automatici, anche relativ. complessi, che furono realizzate [...] ; attualmente, denomin. di macchine automatiche programmabili dall'esterno e, almeno in parte, autoprogrammantisi: v. automi, teoriadegli. Gli a., il cui carattere potentemente suggestivo, sconfinante nel magico, contribuì molto al fascino che essi ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] soggetti (umani, animali non umani, in certi casi anche automi), in un processo semiotico regolato da codici. Da tale punto ricondurrebbero le forme istituzionali di comportamento linguistico. La teoriadegli speech acts (Searle 1969) si distacca da ...
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Filosofia e semiotica
di Stefano Gensini
La nozione di comunicazione (dal lat. tardo e medievale communicatio, l'atto di mettere in comune con altri, di trasmettere a) ha un'ampia nel dibattito filosofico-linguistico [...] soggetti (umani, animali non umani, in certi casi anche automi), in un processo semiotico regolato da codici. Da tale punto ricondurrebbero le forme istituzionali di comportamento linguistico. La teoriadegli speech acts (Searle 1969) si distacca da ...
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automa
autòma (ant. autòmato) s. m. [dal lat. automătus, gr. αὐτόματος, agg., «che si muove da sé»] (pl. autòmi, ant. autòmati). – 1. Macchina che riproduce i movimenti (e in genere anche l’aspetto esterno) dell’uomo e degli animali. Quindi,...
macchina
màcchina (ant. màchina) s. f. [dal lat. machĭna, che è dal gr. dorico μαχανά, attico μηχανή]. – 1. In senso storico e antropologico, qualsiasi dispositivo o apparecchio costruito collegando opportunamente due o più elementi in modo...