Matematico e astronomo (n. Novara - m. Viterbo 1296), dal 1264 cappellano presso la Curia pontificia. Matematico tra i più insigni del suo tempo, la sua edizione latina degli Elementi di Euclide (1255-59) [...] - che egli arricchì con alcune dimostrazioni alternative e teoremi supplementari suoi e di altri - rappresenta una tappa rilevante nella diffusione del matematico greco in Occidente. Così, la Theorica planetarum (tra il 1261 e il 1264) costituisce, ...
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Matematico (Roche, Losanna, 1903 - Losanna 1990). Dal 1932 prof. all'univ. di Losanna e successivamente di Parigi (1943) e Ginevra (1953). Socio straniero dei Lincei (1962). Insigne matematico, le sue [...] ricerche riguardano soprattutto problemi di natura differenziale e topologica sulle varietà differenziabili (teoremi di de R.), e i risultati cui egli è pervenuto hanno aperto nuovi ed elevati settori di ricerca. Tra le opere: Variétés ...
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Matematico e informatico statunitense (San Francisco 1927 - Pittsburgh 1992). Prof. di computer science alla Carnegie-Mellon University (1967), ha dato importanti contributi in intelligenza artificiale, [...] . Simon e J. C. Shaw il pensiero umano con processi informatici e dimostrando così, mediante l'elaborazione di diversi teoremi del calcolo, predicati del primo ordine della logica matematica. È autore, tra l'altro, di Human problem solving (in collab ...
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Matematico tedesco (Berlino 1849 - Charlottenburg 1917); prof. all'univ. di Berlino, fu uno dei più grandi algebristi della sua epoca. Le ricerche di F. riguardano i rami più elevati dell'algebra superiore, [...] in connessione con la teoria delle funzioni, con quelle dei gruppi e dei numeri; i fondamentali teoremi che portano il suo nome rappresentano un arricchimento dell'algebra classica e sono uno dei punti di partenza dell'algebra moderna. ...
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Geometra greco (fine sec. 3º d. C.) della cosiddetta seconda scuola alessandrina, autore della Collezione (Συναγωγή) in otto volumi dedicata alle prime conquiste scientifiche della geometria greca e ai [...] del cerchio, trisezione dell'angolo e duplicazione del cubo. È difficile dire con esattezza quali siano i risultati originali di P.; fra di essi quasi certamente sono i teoremi relativi a un solido di rivoluzione, che vanno anche sotto il nome di ...
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Escher, Maurits Cornelis
Antonella Sbrilli
Disegnare l'impossibile
Figure che non hanno né inizio né fine, pesci che si trasformano in uccelli, architetture impossibili: le incisioni dell'artista olandese [...] Cornelis Escher, vissuto nel Novecento, sono una sfida alla percezione e nascondono, sotto la loro apparenza, formule matematiche, teoremi geometrici e paradossi della logica
Arte e scienza
Escher è un artista apprezzato sia da chi ama l'arte ...
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Matematico ungherese (Budapest 1898 - Gyöngyös 1946), dal 1929 prof. di geometria all'univ. di Szeged e, dal 1938, a quella di Budapest. Le sue ricerche vertono specialmente sulla teoria dei gruppi continui [...] e su questioni topologiche collegate alle curve e alle superfici; a lui si devono, tra l'altro, alcune dimostrazioni elementari di teoremi di Brower e di Poincaré. Sua opera principale: Vorlesungen über Topologie: Flächentopologie (1923). ...
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Algebrista e logico russo (Mišeronskij, Mosca, 1909 - Novosibirsk 1967). È stato tra i primi ad applicare la logica all'algebra. Nel 1936 enunciò il principio di finitezza (oggi noto, in formulazione un [...] quelle su questioni collegate ai gruppi di Lie e a certi tipi di gruppi topologici risolvibili; notevoli anche alcuni teoremi d'immersione di sistemi dotati di strutture algebriche. Tra le sue opere: Untersuchungen aus dem Gebiete der mathematischen ...
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Fisico italiano (Rovigo 1905 - Bologna 1990). Prof. di meccanica razionale all'univ. di Torino nel 1936, poi, dal 1938, all'univ. di Bologna. Dal 1966 socio nazionale dei Lincei. È autore di ricerche su [...] onde elettromagnetiche guidate, ai fenomeni di ereditarietà meccanica, alla fluidodinamica, alla convezione del calore; notevoli pure i contributi allo studio delle oscillazioni non lineari e dei teoremi di reciprocità nei fenomeni non stazionarî. ...
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Matematico italiano (Forlì 1846 - Pisa 1933). Volontario nella guerra del 1866, allievo a Bologna di L. Cremona, poi a Pisa di E. Betti e U. Dini; prof. nelle univ. di Pavia e di Pisa, dove si stabilì [...] della determinazione dei tipi birazionalmente distinti d'involuzioni cremoniane piane. Portano il nome del B. alcuni teoremi di geometria algebrica sui sistemi lineari. Tra le opere: Introduzione alla geometria proiettiva degli iperspazi (1907 ...
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teorema
teorèma s. m. [dal lat. tardo theorēma, gr. ϑεώρημα (propr. «ricerca, meditazione», der. di ϑεω-ρέω «esaminare, osservare»)] (pl. -i). – 1. Nella cultura classica e medievale, la «visione» sensibile o intellettiva e il relativo oggetto,...
principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...