Luroth
Lüroth 〈lü´rot〉 Jacob [STF] (Mannheim 1844 - Monaco di Baviera 1910) Prof. di matematica nell'univ. di Friburgo in Brisgovia (1883). ◆ [ALG] Teorema di L.: data una curva algebrica piana e razionale, [...] cioè rappresentabile mediante equazioni parametriche del tipo x=α(t), y=β(t), ove α(t) e β(t) sono due funzioni razionali del parametro t, è sempre possibile, mediante un opportuno cambiamento di parametro, ...
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Wiles
Wiles Andrew John (Cambridge, Cambridgeshire, 1953) matematico inglese. Ha dato fondamentali contributi alla teoria dei numeri, raggiungendo la notorietà con la dimostrazione nel 1995 dell’ultimo [...] hautes études scientifiques e presso l’École normale supérieure. Dal 1985 al 1992 si è concentrato sulla dimostrazione dell’ultimo teorema di Fermat e delle congetture a esso collegate, condividendo le sue idee e i suoi progressi solo con Nicholas M ...
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Statistico svedese (n. Stoccolma 1893 - m. 1985), prof. (1929-58) all'univ. di Stoccolma. Importanti i suoi risultati in matematica statistica, in particolare il teorema di Levy-C., da lui dimostrato nell'ipotesi [...] di Levy, che se una variabile causale normale è somma di due variabili casuali indipendenti, entrambi gli addendi sono di tipo normale. Tra le opere: Elements of probability theory (1954); Stationary and ...
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Hormander Lars V.
Hörmander 〈hörmandë〉 Lars V. [STF] (n. 1931) Prof. di matematica nell'univ. di Lund (1968); socio straniero dei Lincei (1990). ◆ [MCC] Teorema di H.: v. meccanica analitica: III 660 [...] f ...
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Matematico e logico matematico statunitense (Long Branch, New Jersey, 1934 - Stanford 2007), professore di matematica a Stanford dal 1964. Il suo più importante risultato (teorema di C., 1963) è la dimostrazione [...] dell'indipendenza degli assiomi della teoria degli insiemi dall'ipotesi cantoriana del continuo ("non esistono cardinalità intermedie tra quella del numerabile e quella del continuo"); questa dimostrazione ...
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Bolzano Bernhard
Bolzano 〈bolzàano〉 Bernhard [STF] (Praga 1781 - ivi 1848) Sacerdote, prof. (1805) di storia delle religioni nell'univ. di Praga, grande cultore di matematica. ◆ [ANM] Teorema di B.: [...] in un estremo e negativa nell'altro, deve annullarsi per almeno un valore compreso fra a e b. ◆ [ANM] Teorema di B.-Weierstrass: in uno spazio euclideo finito-dimensionale, ogni insieme chiuso e limitato che contenga infiniti punti ammette almeno un ...
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Morrey Charles Bradfield
Morrey 〈móori〉 Charles Bradfield [STF] (Columbus, Ohio, 1907 - Berkeley 1984) Prof. di matematica nell'univ. della California, a Berkeley (1945). ◆ [ALG] Teorema di immersione [...] di M.-Sobolev-Rellich: v. varietà differenziabili infinito-dimensionali: VI 491 a ...
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Marsden Jerrold Eldan
Marsden 〈màasdn〉 Jerrold Eldan [STF] (n. Ocean Falls, Canada, 1942) Prof. di matematica nell'univ. della California, a Berkeley (1977) ◆ [MCC] Teorema di riduzione di M.-Weinstein: [...] v. moto, costanti del: IV 127 b ...
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Vitali Giuseppe
Vitali Giuseppe [STF] (Ravenna 1875 - Bologna 1932) Prof. di analisi matematica nelle univ. di Modena (1923), Padova (1926) e Bologna (1930). ◆ [ANM] Teorema di derivazione di Lebesgue-V.: [...] v. misura e integrazione: IV 4 c ...
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triangolo, risoluzione di un
triangolo, risoluzione di un determinazione di tutti e sei gli elementi fondamentali (lati e angoli) di un triangolo, a partire dalla conoscenza di alcuni di essi: un triangolo [...] di risolvere un triangolo quando si conoscono un lato e due angoli, oppure due lati e un angolo non compreso tra essi. Il teorema del coseno si utilizza invece quando sono noti tre lati (in tal caso si possono usare anche le formule di Briggs, in ...
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teorema
teorèma s. m. [dal lat. tardo theorēma, gr. ϑεώρημα (propr. «ricerca, meditazione», der. di ϑεω-ρέω «esaminare, osservare»)] (pl. -i). – 1. Nella cultura classica e medievale, la «visione» sensibile o intellettiva e il relativo oggetto,...
inverso1
invèrso1 agg. e s. m. [dal lat. inversus, part. pass. di invertĕre «invertire»]. – 1. agg. Contrario, opposto, rovescio rispetto a un altro, rispetto al precedente, rispetto a ciò che è abituale: facciamo ora il caso i.; rifare il...