TORRICELLI, Evangelista
Giovanni Vacca
Matematico e fisico, nato a Faenza (o nei pressi, a Modigliana) il 15 ottobre 1608. Studiò a Faenza sotto la cura dello zio paterno, monaco camaldolese, e poi [...] merito di avere studiato la logaritmica, rappresentazione geometrica dei logaritmi diNepero, la spirale logaritmica di cui calcolo integrale, che lega l'integrale definito alla derivata (teoremadi Torricelli-Barrow; v. integrale, calcolo, XIX, p. ...
Leggi Tutto
Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 96 (2019)
Federica Favino
Nacque a Roma ai Prati di Castello il 15 ottobre 1608 da Giacoma Torricelli, della famiglia proprietaria del podere agricolo la Torricella, nei pressi di Faenza, e da Gaspare Roberti, originario di Bertinoro, borgo tra Forlì e Cesena. Evangelista, come Francesco, uno dei suoi fratelli, ... ...
Leggi Tutto
(Roma 1608 - Firenze 1647) matematico e fisico italiano. Pur di famiglia di modeste condizioni, ricevette un’adeguata istruzione; quella scientifica venne curata dai gesuiti del collegio di Faenza, di quella umanistica si occupò, invece, lo zio paterno, monaco camaldolese. Nel 1627, fu inviato dallo ... ...
Leggi Tutto
Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Evangelista Torricelli
Carla Rita Palmerino
Tra i più originali e dotati discepoli di Galileo Galilei, di cui fu successore nella carica di matematico del granduca di Toscana, Evangelista Torricelli è noto soprattutto per l’invenzione del barometro a mercurio, ma ottenne fondamentali risultati anche ... ...
Leggi Tutto
Fisico e matematico (Roma 1608 - Firenze 1647). Succeduto a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641), dimostrò la possibilità del vuoto in natura, scoprì e misurò la pressione atmosferica con uno strumento chiamato inizialmente tubo di T. e poi barometro. Formatosi ... ...
Leggi Tutto
Torricèlli Evangelista [STF] (Roma 1608 - Firenze 1647) Succedette a G. Galilei nell'incarico di matematico e filosofo del granduca di Toscana (1641). ◆ [MCC] Parabola di T., lo stesso che parabola di sicurezza: → balistica: B. esterna.È così chiamata perché fu calcolata per la prima volta da T., costituendo ... ...
Leggi Tutto
STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] dei quadrati costruiti su di essi (per il teoremadi Pitagora), sarebbe m2 : n2 diNepero (nome italianizzato di John Napier, 1550-1617) e alla matematica di Isaac Barrow (1630-77), il maestro di Newton, che sviluppa una concezione cinematica di ...
Leggi Tutto
Numeri
Umberto Zannier
Quanti? Quanto? Quando? A che distanza? Domande a cui rispondiamo, di solito, con numeri. Di essi facciamo continuo uso, e l’importanza concettuale, oltre che pratica, della nozione [...] teoremadi Pitagora, per cui vale c2=a2+b2 per i tre lati di un triangolo rettangolo, suggerisce l’estrazione di radice quadrata come quinta operazione, allo scopo di , nel 1874, mostrò che il numero diNepero e è trascendente; nel 1882, Ferdinand von ...
Leggi Tutto
La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Enrico Giusti
La nascita della matematica moderna: 1600-1700
Costringere un movimento storico nell'ambito [...] sempre più difficile fermarsi: la scoperta del teorema fondamentale del calcolo è stata anticipata e Vacca, Giovanni, Il primo logaritmo neperiano calcolato prima diNepero, "Atti della Reale Accademia delle Scienze di Torino", 50, 1914-1915, pp ...
Leggi Tutto
trigonometria
trigonometrìa [Lat. scient. trigonometria (B. Pitiscus, 1595), comp. del gr. trígonon "triangolo" e -metría "-metria"] [ALG] [ANM] (a) In senso stretto, la geometria del triangolo, cioè [...] , permutando, per le altre due differenze di angoli. (f) Formule diNepero, o di Pitisco-Nepero: tan[(α-β)/2]=[(a-b) cot a, b, c, gli angoli si possono dedurre dal teoremadi Carnot (v. oltre) o dalle formule di Briggs (v. sopra); così si ha, per es ...
Leggi Tutto
modulo
mòdulo [Der. del lat. modulus, dim. di modus "misura"] [LSF] Termine, accompagnato da opportune qualificazioni, per indicare grandezze caratteristiche di certi fenomeni o di certi congegni: m. [...] un m. F su A dotato di una base libera, ossia di una base tale che ogni rappresentazione di essa su A può essere estesa a un omomorfismo di F su A. ◆ [ALG] Principio del m. massimo: detto anche teoremadi Cauchy-Liouville, afferma che se una funzione ...
Leggi Tutto
Nacque in Siracusa, probabilmente intorno al 287 a. C. Era, come dice egli stesso, figlio di un astronomo, Fidia. Polibio e Plutarco riferiscono che egli era parente di Gerone, re di Siracusa. Un suo scritto, [...] quale permise ai matematici di meglio apprezzare l'opera di A.; Luca Valerio nel 1604, Nepero nel 1614, Keplero nel un primo passo verso la dimostrazione del teorema intuito dai Greci, che la sfera, fra tutti i solidi di area data, è quello che ha ...
Leggi Tutto
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...