Zorn, lemma di
Zorn, lemma di o lemma di Kuratowski-Zorn, teorema il cui enunciato è il seguente: se R è un insieme parzialmente ordinato (→ ordinamento) in cui ogni catena (vale a dire un sottoinsieme [...] reso dimostrabile, a patto di accettare come assioma l’enunciato del lemma di Zorn. Una terza formulazione equivalente del lemma di Zorn e dell’assioma della scelta è il teoremadel → buonordinamento, che stabilisce che ogni insieme può essere bene ...
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Zermelo, teorema di
Zermelo, teorema di in teoria degli insiemi, altra locuzione con cui ci si riferisce al teoremadelbuonordinamento che stabilisce che ogni insieme può essere dotato di → buonordinamento. [...] Fu Zermelo a introdurre, per dimostrare tale teorema, l’assioma della → scelta. È pertanto anche detto assioma di Zermelo. ...
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Complesso di norme che ordinano e disciplinano una determinata istituzione o attività.
Diritto
L’o. giuridico
Dell'o. giuridico si hanno sostanzialmente tre concezioni. La teoria normativa, che fa capo [...] sia un buonordinamento (problema delbuon o. del continuo) ha suscitato vivaci discussioni tra i matematici al principio del 20° sec., in seguito all’affermazione di E. Zermelo (1904) che ogni insieme è suscettibile di un buon o. (teoremadelbuon o ...
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NUMERO (lat. numerus; gr. άειϑμος)
Federigo ENRIQUES
Giacomo DEVOTO
Riccardo BACHI
Nicola Turchi
Matematica. - Nell'uso comune i numeri vengono adoperati:1. per indicare il posto occupato da un oggetto [...] un primo elemento; ed è notevole che la proprietà delbuonordinamento si riduca insomma al postulato che "ogni gruppo di numeri . induzione) esprime una proprietà che il Dedekind dà come teorema, e che il Peano riprende come postulato o definizione, ...
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STORIA DELLA MATEMATICA
Luigi Borzacchini
STORIA DELLA MATEMATICA
Il tempo della scienza senza tempo
La matematica è la più antica e la più immutabile delle discipline. Si può dire che la matematica [...] . Essendo 2 il rapporto dei quadrati costruiti su di essi (per il teorema di Pitagora), sarebbe m2 : n2 = 2. Da qui segue che m principio delbuonordinamento, secondo il quale ogni insieme era ben ordinabile; si poteva quindi ben ordinare l’insieme ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. Le scuole di filosofia della matematica
Solomon Feferman
Le scuole di filosofia della matematica
I più importanti programmi di fondazione della [...] della scelta (AS), dal quale egli dedusse il principio delbuonordinamento. La formulazione che Zermelo diede di AS fu che degli insiemi di Zermelo, e per tale T il teorema di Gödel sulla indimostrabilità della coerenza costituisce un ostacolo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Strano
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La matematica del Novecento è stata paragonata nel 1951 da Hermann Weyl al delta del [...] fondazionali, Zermelo è motivato anche dall’intenzione di esplicitare quelle assunzioni di esistenza soggiacenti al suo teorema di buonordinamentodel 1904, inseguito a lungo da Georg Cantor e che aveva incontrato diverse opposizioni. Gli assiomi di ...
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Perché la matematica?
Marco Rigoli
Lo scopo di questo saggio è presentare al lettore, invitandolo nel contempo a una personale riflessione, alcuni aspetti della matematica che permeano gran parte della [...] naturali di ciò che in matematica si chiama assioma delbuonordinamento è dovuta alla loro stessa costruzione, introdotta per , nascono una nuova indagine e un nuovo risultato, il teorema di Gauss-Bonnet: l’integrale della curvatura di una superficie ...
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Informatica
Giorgio Ausiello
Carlo Batini
Vittorio Frosini
(App. IV, ii, p. 189; V, ii, p. 704)
Mentre negli anni 1937-38 venivano pubblicati l'ultimo volume della Enciclopedia Italiana e l'App. I, [...] aggiornate e che garantiscono un buon comportamento, se non a ordinati completi e, potendosi interpretare i programmi di un linguaggio di programmazione come funzionali continui su tali insiemi, è possibile garantire l'applicabilità delteoremadel ...
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NAVE
Ugo NEBBIA
George MONTANDON
Plinio FRACCARO
Mario GLEIJESES
Leonardo FEA
Pietro Enrico BRUNELLI – Guido ZANOBINI
Arrigo CAVAGLIERI
Carlo Maurizio BELLI
(lat. navis; fr. navire; sp. nave; [...] quale riuscì a risolvere brillantemente il compromesso delbuon veliero con il veloce vapore. Quest'esempio punto C. Analogo teorema sussiste per la superficie bassa pressione prossimi a 3 m. e corse dell'ordine di m. 1,80 si era arrivati a ottenere ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. di una nuova vita; dare p., avviare, intraprendere...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...