RAZZISMO
Alfonso Maria di Nola
(App. II, II, p. 669)
Il termine, entrato nell'uso comune negli ultimi sessant'anni, definisce anzitutto una posizione ideologica che, fondata su una grande varietà di [...] rappresentazione di una terra piatta e discoide, difesa da alcuni teologi, la cui parte inferiore e liminare è abitata da mostri del r. senza aver presente il peso della questione ebraica implica una sorta d'indebita estrapolazione. Viene infatti a ...
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Per secoli l'ostilità antiebraica non ebbe bisogno di etichette. In una società come quella cristiana, in cui le minoranze ebraiche vivevano nettamente separate dalla maggioranza e in cui le formulazioni [...] di potere, senza patria, altari, tribunali. L'esilio diasporico, già interpretato dagli stessi testi ebraici come punizione dei peccati degli ebrei, diviene nella teologia cristiana la punizione voluta da Dio per la colpa di non aver accettato il ...
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. Il vocabolo ebraico 'ādhām è originariamente nome comune che designa in genere la razza umana, o in particolare un suo individuo (latino homo); eccezionalmente, l'uomo in contrapposto alla donna (latino [...] materiale dell'Uomo, come mostra anche il verbo che in ebraico è applicato spesso al vasellaio, che forma o manipola con altre più opportune sedi.
Bibl.: Per i racconti del Genesi e la teologia di S. Paolo si veggano i commenti ai varî libri e la ...
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(A. T., 22-23, 24-25-26, 24-25-26 bis, 27-28-29, 29 bis).
Il nome. - Secondo Antioco di Siracusa (Dion. Halic., I, 35), il nome d' Italia derivava da quello di un potente principe di stirpe enotrica, Italo, [...] anch'egli un monoteismo antitrinitario razionalistico. Notevole è Francesco Stancaro da Mantova, ebraicista, introduttore in Polonia della teologia umanistica italiana, preparatore così del socinianesimo. Francesco Lismanin (morto nel 1563), fu ...
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GRECIA (A. T., 82-83)
Giotto DAINELLI
Mario SALFI
Fabrizio CORTESI
Giacomo DELITALA
Arthur HABERLANDT
Giotto DAINELLI
Pino FORTINI
Giotto DAINELLI
Luigi CHATRIAN
Margherita GUARDUCCI
Doro LEVI
Luigi [...] (Guerra giudaica).
Insieme con tali elementi, di origine ebraica, si diffondono nel mondo romano anche i primi germi maestro di Persio e di Lucano e ci lasciò un Compendio di teologia greca; e Musonio Rufo, del quale abbiamo soltanto frammenti. Di ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] di tutto il Loyola e poi una fitta schiera di teologi e di filosofi scolastici restauratori della dottrina della Chiesa, e , la fa tramite di diffusione della scienza musulmana ed ebraica, è il deciso orientamento della politica di Alfonso VI ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] calvinista. È vero infatti che l'ombra della teologia calvinista ha gravato per secoli sulla cultura della Svizzera un juif, 1962; Le racisme, 1982). Testimonianza di una fusione delle culture ebraica, araba e berbera è l'opera di A.E. El Maleh (n. ...
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Si vuole che la parola derivi da una voce semitica (p. es. l'assiro Açu) significante "oriente", e che sarebbe stata usata dai Fenici e dai Greci per indicare il Paese d'Oriente, in contrapposto a Europa [...] provenienza arabo-siriana, parlanti un dialetto semitico, l'ebraico, con un loro dio tribale diverso per alcuni il suo più fecondo sviluppo in Occidente, e fu dotata di una teologia nel mondo greco e in parie anche in quello latino. L'azione ...
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(A. T., 24-25-26).
Sommario: Geografia, p. 326; Storia: L'età antica, p. 329; L'alto Medioevo, p. 330; Il comune bolognese, p. 331; Lo Studio di Bologna, p. 331; Le signorie locali e il dominio pontificio, [...] ; nel 1455 una di greco; nel 1464 una di ebraico; nel 1520 un'altra di caldaico: riflessi cospicui del rinascimento XII (1824) divise l'università di Bologna in quattro facoltà: di teologia, con 6 cattedre, dì giurisprudenza, con 12, di medicina e ...
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TIPOGRAFIA
Luigi PAMPALONI
Tammaro DE MARINIS
Francesco VATIELLI
*
. È l'arte di comporre e stampare libri o altri lavori per mezzo di tipi, cioè di caratteri mobili. Con tale nome si indica anche [...] lingua inglese nel 1535. Pubblicò centinaia di opere di teologia, classici latini e greci e libri di storia naturale. XV al sec. XVIII) e quelli di cristiani che stamparono in ebraico (in numero di 232), fra questi Daniele Bomberg di Anversa a ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...