LOGOS
Leone TONDELLI
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Leone TONDELLI
. Voce greca, λόγος, il cui significato oscilla tra "ragione", "discorso" (interiore ed esteriore) e "parola". In Giovanni, I,1, [...] il Logos con Sofia (sapienza), o con Psiche.
Nella letteratura ebraica palestinese non si ebbe una teoria del Logos, né vi fu introdotto nell'idea di "Figlio di Dio", quale si svolse nella teologia di S. Paolo. Il Figlio del "Dio invisibile" non ...
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WELLHAUSEN, Julius
Storico e filologo, nato a Hameln (Hannover) il 17 maggio 1844, morto a Gottinga il 7 gennaio 1918. Figlio di un pastore protestante, compì gli studî secondarî a Hannover, e nel 1862 [...] si recò a studiare teologia a Gottinga, dove, sotto la guida di G. Ewald, si dedicò all'ebraico e all'Antico Testamento. Dopo aver fatto il precettore in una famiglia, vi tornò nel 1867. Nel 1872 era già professore ordinario a Greifswald, dove iniziò ...
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NECKAM, Alessandro
Fausto Ghisalberti
Scrittore latino del Medioevo inglese, nato a St Albans (Hertfordshire) nel settembre del 1157, morto a Kempsei (Worcestershire) nel 1217. Talvolta è designato [...] suo antico posto di maestro in Dunstable. Fu lettore di teologia nell'università di Oxford per alcuni anni. Nel 1203 entrò , la seconda specialmente per certo ricorso alla tradizione ebraica e per la delucidazione di passi difficili anche con ...
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PELLICANUS (Pellikan), Konrad
Ebraicista e teologo, nato a Rouffach (ted. Rufach, Alsazia) l'8 gennaio 1478, morto a Zurigo il 6 aprile 1556. Suo zio materno, Jodocus Gallus, lo fece studiare a Heidelberg [...] la Riforma. Destituito dalla sua carica nel 1523 fu, con Ecolampadio, nominato professore di teologia a Basilea. Nel 1526, a domanda di Zwingli, passò alla cattedra di ebraico a Zurigo. Nello stesso anno svestì l'abito religioso e si sposò. Nel 1536 ...
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SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] , nell’ambiente culturale gravitante intorno alla corte dei Gonzaga, approfondì la conoscenza dell’ebraico, e tenne con successo pubbliche discussioni di tesi di filosofia e teologia. Nel 1572, probabilmente a Cremona, pronunciò i voti e fu ordinato ...
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Dal manoscritto al libro
Marino Zorzi
Produzione e commercio del libro prima della stampa
Nel primo Quattrocento Venezia è una metropoli cosmopolita, ricca, in piena espansione. Le merci vi abbondano, [...] si è detto, e che vorrebbe comprare dei libri di teologia, il fratello Ruggero scrive che ci vuol pensare, e che Venise, pp. 48-49.
399. R. Calimani, Gli editori di libri ebraici, pp. 58-62. Il decreto del senato del 19 dicembre 1548 è pubblicato ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] livello inferiore: l'allusione all'"estraneità" del popolo ebraico è manifesta (142) e tuttavia in sede storico- H. Kantorowicz, I due corpi del Re. L'idea di regalità nella teologia politica medievale, Torino 1989, da Frances A. Yates, Astrea. L' ...
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La vita intellettuale
Gino Benzoni
Di, da, a, per palazzo Ducale
Sterminata la testimonianza scritta di quella che è la produzione intellettuale della Venezia che vien da qualificare - semplificando [...] Vedoa, il Teatro della perfidia [...] (Treviso 1689) ebraica. Né l'antiebraismo si limita a sfogarsi colle esagitazioni che, il 15 luglio 1664, per mano del lettore di teologia e consultore del S. Uffizio Antonio da Venezia viene consegnata al ...
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"Un'ordinaria forma non alletta". Arte, riflessione sull'arte e società
Lionello Puppi
Ruggero Rugolo*
Il Seicento rappresenta nella complessa compagine della storia di Venezia l'estrema grande occasione [...] maestro in rapporto con i milieux intellettuali della comunità ebraica - che le congiunture renderanno operante nella sintesi di suggerimenti e scambi di opinioni.
79. Bruno Bertoli, Arte e teologia nel culto di san Rocco, Venezia 1996, p. 10.
80 ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] nacque una fiorente letteratura copto-araba relativa alla teologia, alla dogmatica, all'apologetica, alla storia ecclesiastica documento di N.H. in cui si notano motivi e tradizioni ebraiche è l'Insegnamento di Silvano (Cod. VII, 4). Il messaggio ...
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escatologìa s. f. [comp. del gr. ἔσχατος «ultimo» e -logia]. – Dottrina degli ultimi fini, cioè quella parte delle credenze religiose (e, in qualche caso, di teorie filosofiche e teologiche) che riguarda i destini ultimi dell’umanità e del mondo:...
peccato
s. m. [lat. peccatum, der. di peccare «peccare»]. – 1. a. In generale, trasgressione di una norma alla quale si attribuisce un’origine divina o comunque non dipendente dagli uomini: il concetto di peccato si colloca sempre in ambito...