PETTORELLI LALATTA, Francesco
Raffaele Tamalio
PETTORELLI LALATTA, Francesco. – Nacque a Parma il 12 febbraio 1712, primogenito di Angelo Ugolino e di Caterina del Monte.
La famiglia paterna possedeva [...] non gli impedì di seguire regolarmente i corsi ecclesiali fino a conseguire, nel 1735, la laurea in teologia e l’iscrizione al Collegio dei teologi. Il 21 agosto dello stesso anno ottenne per bolla pontificia la coadiutoria della prebenda di Sorbolo ...
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CASALI, Andrea
Gian Paolo Brizzi
Figlio di Francesco e di Ginevra Aldrovandi, il C. nacque probabilmente nell'ultimo decennio del XV secolo.
Nonostante la sua famiglia avesse ottenuto la cittadinanza [...] , ostilissimo al progetto inglese. Il C. e il Croke ottennero un pieno successo: i Collegi dei giuristi e dei teologi si espressero decisamente a favore del sovrano inglese, affrontando peraltro un'accesa controversia con il vicelegato che tentava di ...
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CANALI, Giulio Cesare Luigi
Claudio Mutini
Nacque a Bologna il 14 ott. 1690 da Carlo Antonio e Olimpia Taruffi, di agiata famiglia cittadina. Allevato ai più fervidi ideali religiosi, fu mandato a studiare [...] a questa data a frequentare i superiori corsi di filosofia sotto la guida del terziario francescano Benedetto Tassoni e di teologia seguendo le lezioni di Giovan Battista Carlini, canonico di S. Petronio. Si impadronì anche di una certa pratica ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] se Dio decidesse di dar loro l’esistenza, ma che non saranno mai. Tra queste due s., ammesse comunemente da tutti i teologi, il gesuita L. Molina ne pone una intermedia, detta perciò s. media. In essa Dio conosce quelle cose o quelle azioni libere ...
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Originariamente, presso i Latini, la parola, il detto della divinità, quindi il destino irrevocabile fissato fin dal principio e a cui nessuno si può sottrarre, e perciò la morte; al plurale, i detti del [...] effetto, da Dio che nella sua onnipotenza è però libero di agire quando e come alla sua sapienza paia opportuno. Il problema, trasformato in quello della predestinazione, è stato lungamente discusso dai teologi del cristianesimo e dell’islamismo. ...
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Storico della Chiesa, nato a Cuasso al Monte (Varese) il 21 gennaio 1926. Professore ordinario nell'università di Bologna, è stato tra i fondatori della facoltà di Scienze politiche, dove ha insegnato [...] Jedin, che la storia della Chiesa è disciplina propriamente storica, che enuclea da sé (e che quindi non riceve dalla teologia) il suo oggetto (Nuove frontiere della storia della chiesa, in Introduzione alla storia della chiesa, 1973, pp. 7-30): anzi ...
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ROSMINI Serbati, Antonio
Carlo Caviglione
Nacque il 24 marzo 1797 a Rovereto nel Trentino, da nolbile famiglia; morì il 1° luglio 1855 a Stresa. La sua vita fu intensa, profondamente ascetica, dedita [...] letto a Rovereto nel 1823 e potuto pubblicare solo con mutilazioni nel 1831; le polemiche da parte di alcuni teologi, in seguito alla pubblicazione del Trattato della coscienza morale avvenuta nel 1840; e finalmente le avversità di carattere politico ...
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. Con questo nome, allusivo al decretum di Graziano (che fino all'istituzione di apposite cattedre per le decretali extravagantes formò la base dell'unico insegnamento canonistico ordinario) venivano comunemente [...] , e in particolare la nuova legislazione dei pontefici. Fino al sec. XIII i decretisti (chiamati magistri, come i teologi, più tardi, doctores) sono ancora tutti ecclesiastici, e spesso alti prelati. Giovanni Bassiano, sembra sia stato il primo ...
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LUPO di Ferrières (Lupus Servatus)
Salvatore Battaglia
Scrittore medievale, nato verso l'805 nella diocesi di Sens, morto a Ferrières intorno all'862. Entrato assai giovane nell'abbazia di Ferrières. [...] (1740), pp. 255-72; M. Manitius, Geschichte d. latein. Lit. des Mittelalters, I, Monaco 1911, pp. 483-490; per la questione teologica, J. Turmel, La controverse prédestinatienne au IXe siècle, in Revue d'hist. et de litt. relig., X (1905), p. 47 segg ...
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Teologo e liturgista, nato a Koblenz-Lützel il 27 sett. 1886, morto a Herstelle il 28 marzo 1948. Entrato (1905) tra i benedettini nell'abbazia di Maria Laach sul Reno, sacerdote nel 1911, si laureò in [...] tutti riconoscono al C. il merito di aver disancorato la liturgia dal puro rubricismo, e d'averla portata sul piano teologico e cristocentrico delle età migliori.
Bibl.: E. Dekkers, Dom Odo Casel, OSB, in Ephemerides liturgicae, LXII (1948), pp. 371 ...
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teologare
v. intr. [der. di teologo] (io teòlogo, tu teòloghi, ecc.; aus. avere). – Trattare di teologia, o secondo la dottrina teologica (è forma meno com. di teologizzare).
teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...