traducianismo Nel linguaggio teologico, teoria secondo la quale l’anima dei figli proviene, come il corpo, dai genitori. Si oppone alla dottrina comune della Chiesa, il creazionismo, che fa derivare le [...] forma di t.: l’una materialistica che fa derivare l’anima dei figli dal processo generativo, l’altra che la fa derivare dalla sola anima dei genitori. Alcuni teologi riservano il termine t. alla prima forma, e chiamano la seconda generazionismo. ...
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Teologo controversista (El Moral, Toledo, 1610 - Madrid 1684), gesuita. Un suo libro polemico (Adversus quorumdam expostulationes contra nonnullas Jesuitarum opiniones morales, 1661) in difesa di opinioni [...] uno degli esponenti più in vista del lassismo, insieme con I. Sánchez e G. Pirot. La polemica gallicana, svolta dai teologi della Sorbona contro l'ultramontanismo di M., provocò una replica di Alessandro VII (bolla Cum ad aures nostras, 1665). Fu il ...
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. Questo termine (da apostolo) indica genericamente appartenenza o derivazione dagli apostoli; ma, secondo l'uso e la nozione propria del linguaggio ecclesiastico, è precisamente una delle note essenziali [...] , che la contraddistingue da tutte le altre chiese o sette, chiamate del pari cristiane. Essa viene perciò definita dai teologi "la successione continua dagli apostoli nel governo della Chiesa". E si dice nel governo, non già solo nella dottrina ...
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FRANCHI, Alessandro
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Roma il 25 giugno 1819 da Vincenzo, un notaio discendente da una famiglia di mercanti di campagna del Frusinate. Avviato alla carriera ecclesiastica, [...] e dando alle stampe una Publica disputatio de historia ecclesiastica (Romae 1841) contenente 82 tesi di confutazione degli errori dei teologi protestanti inglesi e dei razionalisti francesi. Ordinato sacerdote (26 marzo 1842), fu chiamato dal card. L ...
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ILDEGARDA di Bingen
G. Dalli Regoli
Religiosa tedesca nata nel 1098 nell'Assia renana, fu introdotta sin da bambina nel monastero benedettino di Disibodenberg, di cui nel 1136 prese la guida; trasferitasi [...] che si fondano i suoi scritti più significativi: il Liber Scivias (1141-1151), ove più viva è la preoccupazione teologica, e il Liber divinorum operum (1163-1173), centrato sulla cosmologia e sulla dottrina degli influssi celesti. Le due opere ...
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Teologo inglese (Little Horsted, Sussex, 1795 - Firenze 1838), uno dei patrocinatori del movimento di Oxford. Dopo un viaggio in Germania, in una serie di conferenze raccolte poi in un volume (The state [...] protestante tedesca. Il libro fu aspramente criticato in Germania; in Inghilterra il teologo anglicano E. Bouverie, detto Pusey, prese la difesa dei teologi tedeschi. Nel 1832 fondò il British Magazine, che divenne subito l'organo dei tractariani ...
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Storico spagnolo del diritto (Alhama, Granada, 1852 - Madrid 1919), prof. di storia del diritto e poi di storia antica e medievale spagnola all'univ. di Madrid. Si è occupato particolarmente di diritto [...] , 1882) e di diritto spagnolo, con speciale attenzione per le opere del padre Vitoria, per l'influenza di filosofi e teologi nei secc. 16º e 17º sul diritto pubblico, per le cronache precedenti l'invasione araba, ecc. (Historia general del derecho ...
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Pensatore cèco dell'epoca ussita, iniziatore ideale dell'Unione dei Fratelli boemi. Nacque verso il 1390 probabilmente nel villaggio di Chelčice (presso Vodňany) in Boemia, e vi morì verso il 1460: da [...] il quale è conosciuto. Non ebbe educazione scolastica superiore; non sapeva bene nemmeno il latino. Ma per i rapporti coi dotti teologi ussiti a Praga, dove dimorò nei primi anni della rivolta ussita (1419-20), e con l'assidua lettura della Bibbia, e ...
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. L'atto dell'accomodare (lat. commodus) dell'adattare; anche accomodazione. È termine in uso nell'esegesi biblica. In maniera generale si riferisce all'uso di citare frasi e passi delle Scritture in un [...] teoria dell'accomodamento. Con mossa più decisiva e radicale, durante la seconda metà del secolo XVII, una scuola di teologi tedeschi applicò questo principio esegetico non solo al linguaggio, alle immagini e alle nozioni scientifiche, ma a tutto il ...
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Nata nel 1268, all'età di 6 anni entrò in un monastero, aggregato poi all'ordine agostiniano, che suo padre Damiano aveva eretto in Montefalco e che era governato dalla sorella di C., Giovanna. Alla morte [...] badessa, nel quale ufficio rimase fino alla morte. Si prodigò in opere di carità, e sostenne dispute con dotti teologi, quali il cardinale Niccolò da Prato e Ubertino da Casale. Ma soprattutto si dedicò alla contemplazione della passione di Cristo ...
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teologare
v. intr. [der. di teologo] (io teòlogo, tu teòloghi, ecc.; aus. avere). – Trattare di teologia, o secondo la dottrina teologica (è forma meno com. di teologizzare).
teologia
teologìa s. f. [dal lat. theologĭa, gr. ϑεολογία, comp. di ϑεο- «teo-» e -λογία «-logia»]. – Speculazione teorica e dottrina che ha per oggetto la divinità o gli dei, la religione e i culti o i miti: l’antica t. persiana, indiana;...