GIARDINO
M. Bernardini
Il g., una volta abbandonato, soggetto alle incursioni degli estranei e del tempo, si cancella facilmente; anche le strutture più consistenti che lo caratterizzano (fontane, bacini, [...] loro colori e, in estate, della loro ombra. Il monaco medievale si presentava sovente come ortolano o giardiniere: ciò faceva anche un tzykanistérion per il gioco persiano del polo. L'imperatore Teofilo (829-842) amò la Perla o philopátion, un g. di ...
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VETRO
D.B. Whitehouse
La produzione vetraria del Medioevo europeo può essere suddivisa in tre distinte categorie, che sono state studiate con differenti metodologie. Il primo gruppo è rappresentato [...] nel Medioevo, come dimostrano le due grandi mostre di Monaco (Baumgartner, Krueger, 1988) e Rouen (Foy, . Plummer, 2 voll., Oxford 1896: I, p. 368; II, pp. 358-359; Teofilo, De diversis artibus, a cura di C.R. Dodwell, London e altrove 1961 (rist. ...
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GEMMA
V.H. Elbern
Il termine g. si riferisce, nell'Antichità e nelle epoche successive, alle pietre preziose di ogni tipo, di preferenza a quelle lavorate. In questo ambito vanno annoverate, per quanto [...] già da Isidoro di Siviglia (Etym., XVI, 16) e ancora da Teofilo (Diversarum artium schedula, IV, 2).Da paste vitree a doppio strato (altare portatile di Enrico II, Monaco, Schatzkammer der Residenz; legatura, Monaco, Bayer. Staatsbibl., Cim 58), ...
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Ampolla
V. Ascani
Recipiente realizzato in materiali diversi (principalmente metalli, vetro o terracotta), di forma globulare e di ridotte dimensioni (cm. 6-10 di diametro maggiore), provvisto di un [...] pieno Trecento. Un'altra funzione di queste a. vitree, la cui produzione è testimoniata anche nel trattato del monacoTeofilo, era quella liturgica. Esemplari di questo genere, in nulla diversi da quelli per uso profano, si sono raramente conservati ...
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L'Africa tardoantica e medievale. Arte copta
Loretta Del Francia Barocas
Mario Cappozzo
di Loretta Del Francia Barocas
Il termine "copto" fu coniato dagli Arabi, i quali, al momento della conquista [...] sec. d.C., è dotato di mura, torre, celle per i monaci, refettorio; la chiesa presenta resti di interessanti affreschi. A sud, presso del luogo, divenuto vescovo di Assuan sotto il patriarca Teofilo (385-412). Fu poi intitolato a un santo locale ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] da numerose fornaci rinvenute in scavi archeologici, mentre la tecnologia è descritta attorno al 1100 nell'opera del monacoTeofilo, in cui si fa riferimento anche alla produzione di vetrate.
Bibliografia
O. Warth, Die Konstruktion in Stein, Leipzig ...
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Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] da un enorme lophos piumato detto toùfa (τούϕα), che cadde al tempo di Teofilo (Leo gramm., 227 Bonn; P. G., cviii, 106o B) e fu B. Meyer, Das Goldene Tor in K., in Mnemosynon Th. Wiegand, Monaco 1938, pp. 87-98; F. Krischen, Die Landmauer von K., ...
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OREFICERIA
G. Di Flumeri Vatielli
L'o., l'arte di lavorare i metalli nobili e le pietre preziose, costituisce un importante settore del c.d. artigianato artistico e viene spesso considerata tra le 'arti [...] del sec. 10°, e il De diversis artibus di Teofilo, che offre un quadro assai concreto della prassi orafa intorno Sacro).Risale alla tarda epoca caroligia l'attività in campo artistico del monaco Tuotilo di San Gallo (m. nel 913), lodato nelle fonti, ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] chiarisce il carattere radicale del suo trattato: la posizione di Teofilo è in un certo qual modo analoga a quella di di I. Bekker, in CSHB, XLIII, 1838, pp. 3-481; Giorgio Monaco, Chronicon, a cura di C. de Boor, II, Leipzig 1904; Giuseppe Genesio ...
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PORTA
M. Bernardini
Il mondo antico lasciò in eredità al Medioevo un numero di p. artisticamente lavorate molto superiore all'esigua quantità degli esemplari oggi superstiti. Si doveva trattare di battenti [...] 'argento posti nelle specchiature centrali, con i nomi di Teofilo, Michele e Teodora, datati 841 (Vlad Borrelli, 1990b nell'arcivescovo Rogerio (1179-1221), un benedettino che era stato monaco a Montecassino e che dunque conosceva de visu la p. ...
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