Nobile romano (m. 924 circa); prima iudex (901), poi insignito del titolo di magister militum e di vestararius (cioè capo dell'amministrazione finanziaria della Santa Sede), si attribuì anche il titolo di senator Romanorum per indicare la sua autorità di reggente tutto il ducato romano. A lui si dovette la nomina di alcuni papi, tra cui (914) Giovanni X; dalla moglie Teodora ebbe numerosi figli, tra ...
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Scrittore bizantino (sec. 7º); nato in Egitto, fu a Costantinopoli prefetto e segretario imperiale. Scrisse Περὶ διαϕόρων ϕυσικῶν ἀπορημάτων καὶ ἐπιλύσεων αὐτῶν ("Intorno a diverse difficoltà naturali e alle soluzioni di esse", una specie di raccolta di curiosità in forma dialogica), e una Οἰκουμενικὴ ἱστορία ("Storia universale") sul regno dell'imperatore d'Oriente Maurizio (582-602), importante anche ...
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Generale bizantino (m. 1014), stratego di Tessalonica sotto Basilio II; si segnalò nella lotta contro i Bulgari; perdette la vita in un'imboscata. ...
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Scrittore ecclesiastico bizantino (n. in Eubea 1038 circa - m. 1108 circa), arcivescovo di Bulgaria (1078 o 1092) con residenza a Ochrida, autore di scritti esegetici, omelie, lettere, e di uno scritto parenetico (L'educazione dei sovrani) dedicato al discepolo Costantino, figlio di Michele VII Ducas ...
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Figlio (m. 956) dell'imperatore bizantino Romano I Lecapeno, fu eletto patriarca (933), per volere del padre, che ottenne poi l'avallo del papa Giovanni XI. ...
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Teofilatto (m. 9 apr. 1024), figlio di Gregorio di Tuscolo, fu consacrato forse il 20 aprile 1012. Incoronò in Roma (14 febbr. 1014) Enrico II, che in compenso lo riconobbe come legittimo di contro all'antipapa [...] (Gregorio) voluto dai Crescenzî. Favorì l'indipendenza dei monasteri, appoggiandoli contro i vescovi e la nobiltà; alleatosi con Pisa e Genova, respinse i Saraceni comandati da al-Mugiāhid (1016). Dopo ...
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Teofilatto (m. 1055 circa), figlio di Alberico III, fu fatto papa in età giovanile (secondo alcune fonti all'età circa di 12 anni) dal partito dei Tuscolani nel 1032. Ligio dapprima a Corrado II, che appoggiò [...] contro Ariberto d'Intimiano, si inimicò con Enrico III, distaccando la Chiesa di Grado dal patriarca di Aquileia, creatura dell'imperatore (1044). Venale e corrotto, costretto a fuggire da un'insurrezione ...
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Moglie (sec. 10º) del senatore Teofilatto, visse a Roma. Il cronista Liutprando da Cremona la disse amante dell'arcivescovo di Ravenna Giovanni, poi (914) divenuto papa Giovanni X, forse proprio per l'intervento [...] di T.; altre fonti documentano invece le sue virtù di saggia madre di molti figli. Indubbî sono la grande autorità politica che godette con suo marito in Roma su tutta la nobiltà, e i forti legami, familiari ...
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ANTIMO
Armando Petrucci
Appartenente alla famiglia di Teofilatto, duca di Napoli e forse suo figlio, nacque in quella città presumibilmente nella seconda metà dell'VIII secolo. Alla morte di Teofilatto [...] (marzo o aprile 801) A. assunse a sua volta il potere come duca. Proprio in quegli anni il ducato di Napoli, attraverso un lungo processo evolutivo, era finalmente giunto a una forma di piena autonomia ...
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Figlia (n. 892 circa - m. prima del 937) del senatore romano Teofilatto e di Teodora. Dopo una relazione con papa Sergio III, sposò, intorno al 915, Alberico I marchese di Spoleto e di Camerino, aumentando [...] il potere della sua famiglia che già controllava la vita politica romana e la scelta dei pontefici. Dopo la morte del padre e del marito, volle consolidare la propria posizione sposando Guido di Toscana ...
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