Teologo e monaco (n. forse a Costantinopoli 378 - m. dopo il 454). Discepolo dell'antinestoriano Massimo, ne continuò la polemica con impegno violento: padrino dell'eunuco Crisafio salito al potere nel [...] che ottenne dal sinodo permanente del 448 la condanna di Eutiche. Ma questi con l'appoggio di Crisafio ottenne dall'imperatore Teodosio II la convocazione per l'anno successivo del concilio di Efeso, che lo mandava assolto e ne accoglieva la dottrina ...
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Vescovo di Iconio (n. Cesarea di Cappadocia 340-45 circa - m. dopo il 394); discepolo di Libanio, retore e avvocato a Costantinopoli, datosi poi a vita religiosa, fu eletto vescovo (373-74) su designazione [...] anche nei concilî di Iconio (376) e di Side in Panfilia indetti a questo scopo e da lui presieduti; spinse Teodosio a legiferare contro gli ariani. Restano frammenti, un poemetto parenetico in 333 trimetri giambici (già attribuito a Gregorio di ...
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Figlio (Sirmio 359 - Lione 383 d. C.) di Valentiniano I, fu educato dal poeta Ausonio; nel 367 fu investito del titolo di Augusto dal padre, cui successe nel 375. Inaugurò il suo regno con atti di clemenza, [...] Colmar. Nel 379 mandò contro i Goti, che avevano vinto e ucciso l'imperatore Valente presso Adrianopoli, l'abile generale Teodosio, dopo avergli dato il titolo di Augusto. Nel 383 si accinse a combattere l'usurpatore Magno Massimo in Gallia, ma ...
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Imperatore romano d'Occidente (Cibalae, Pannonia, 321 - Brigezio 375). Divenuto imperatore (364), si riservò la parte occid. dell'Impero con l'Illirico e l'Italia, e affidò al fratello Valente le province [...] però decisiva. Contro i Pitti e gli Scoti in Britannia mandò Flavio Teodosio, padre del futuro imperatore Teodosio, che ristabilì l'ordine in quella regione; lo stesso Flavio Teodosio sedò la rivolta capeggiata da Firmo in Africa. Nel 374 irruppero ...
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ANSALDO, Giovanni Andrea
Mario Labò
Nato a Voltri (Genova) il 24 ag. 1584, fu messo giovanissimo a imparare pittura da Orazio Cambiaso, figlio di Luca. Quando decise di cominciare a dipingere si fece [...] suo primo dipinto noto: La decollazione di s. Giovanni Battista (parrocchiale di Recco), cui seguirono S. Ambrogio e l'imperatore Teodosio (S.Ambrogio a Voltri) e la Pietà (Genova, Accad. Ligustica di Belle Arti), in cui le influenze dello Strozzi si ...
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Giurista romano (n. metà sec. 2º d. C. - m. 212), oriundo forse della Siria. Discepolo, secondo la tradizione, di Scevola, ebbe fama di giurista principe, dovuta, oltreché alle sue opere (principali, tra [...] che sia stato ucciso per essersi rifiutato di giustificare il fratricidio di Caracalla. La cosiddetta legge delle citazioni di Teodosio II e Valentiniano III (426) stabilì che P. fosse uno dei cinque sommi giureconsulti dei quali soli si potevano ...
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Bonifacio I, santo
Alessandra Pollastri
Successe a papa Zosimo. Secondo il Liber pontificalis fu di origine romana e figlio del presbitero Giocondo.
Era anch'egli un presbitero, della Chiesa di Roma, [...] onde ottenere che gli antichi diritti della Sede romana sull'Illirico fossero ristabiliti; è quanto fece Onorio, il quale scrisse a Teodosio II una lettera (cfr. ep. 10, nell'epistolario di B., in P.L., XX, coll. 769-70; Collectio Thessalonicensis 15 ...
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CORTELLINI (Coltellini), Girolamo
Angela Ghirardi
Scultore bolognese attivo nella prima, metà del sec. XVI, non se ne conoscono gli estremi biografici. La scarna documentazione che lo riguarda prende [...] 56). Più recentemente Sighinolfi (1915, pp. 159 s.) ha proposto il nome del C. per il sepolcro di Giovan Battista Teodosio, già ubicato in S. Francesco e trasferito dal 1949, all'Annunziata, e per il busto del medico Pompeo Pellegrini, segnalato dall ...
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Shahpur II
Re di Persia, della dinastia dei Sasanidi (n. 310-m. 379). Figlio di Ormazd II, fu, tra i sovrani sasanidi, il maggior sostenitore della fede mazdea e ostinato avversario di Roma, in una guerra [...] lo zoroastrismo. Fondatore di città, come tutti i sovrani sasanidi, ricostruì Susa, dove stanziò molti prigionieri romani, e fondò tra l’altro Nishapur nel Khorasan. Suo figlio, Shahpur III, regnò dal 383 al 388 e concluse un trattato con Teodosio. ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] esercitò dapprima la retorica e l'avvocatura; quindi intraprese la carriera civile e giunse a elevati gradi nella corte di Teodosio, che lo protesse. A 57 anni rinunciò agli onori mondani per dedicarsi alla poesia e alla vita religiosa.
Opere
Il ...
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teodosiano
teodoṡïano agg. – Che si riferisce a un personaggio storico di nome Teodòsio, e in partic. a Teodosio II, imperatore d’Oriente dal 408 al 450: codice t., raccolta delle costituzioni imperiali da Costantino in poi, ordinata da Teodosio...
posteodosiano
posteodoṡiano (o postteodoṡiano) agg. [comp. di pos(t)- e del nome dell’imperatore romano Teodosio II (410-450): v. teodosiano]. – Relativo alla legislazione imperiale romana posteriore alla codificazione di Teodosio II (e anteriore...