ALESSANDRO IV, papa
Raoul Manselli
Al secolo Rinaldo, figlio di Filippo, feudatario di lenne (nel territorio di Subiaco, in diocesi di Anagni), nacque negli ultimi anni del sec. XII. Membro di una delle [...] e Greci a Cipro, conferendo il titolo di patriarca (maronita) d'Antiochia al capo dei maroniti, che aveva riconosciuto la supremazia del pontefice, e facendo ancora un tentativo, ma vano, presso Teodoro IV Lascaris per l'unione tra la Chiesa latina e ...
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Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] di falconeria noto come Moamin, tradotto dall'arabo da Teodoro di Antiochia e corretto da Federico durante l'assedio di Faenza Knowledge at the Time of Frederick II, ibid., pp. 3-17.
D. Pingree, Learned Magic in the Time of Frederick II, ibid., pp. ...
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Medicina
EEdoardo D'Angelo
Nell'Alto Medioevo occidentale la medicina resta, in generale, al di fuori del campo delle 'scienze' vere e proprie (arti del Quadrivio). Solo assai raramente la figura del [...] Avicenna. E, su commissione dello Svevo, Teodoro di Antiochia traduce il Moamin, manuale arabo di falconeria di M.S. Calò Mariani-R. Cassano, Padova 1995, pp. 149-152.
D. Jacquart-F. Micheau, La médecine arabe et l'occident médiéval, Paris 1996.
A ...
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SARACENI DI SICILIA
AAnnliese Nef-Henri Bresc
I temi incrociati dei rapporti tra Federico II e i musulmani di Sicilia, dei legami dell'imperatore con i sovrani musulmani e della sua politica relativa [...] ampio disegno strategico di Ruggero II, ispirato da Giorgio d'Antiochia, abbandonato dopo la crisi del regno di Guglielmo I dei notai Giovanni "de Panormo" e l'astronomo capo Teodoro di Antiochia (v.). Federico si adoperò anche per mantenere, nel ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] greci (s. Giorgio, s. Demetrio, s. Teodoro), per i quali esso diviene un attributo fisso, anche pp. 135-186; F. Barocelli, La stele devozionale di S. Margherita d'Antiochia nella Pieve di Fornovo: un'ipotesi di lettura iconologica, Parma nell'arte ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] fu colui che sfidò e umiliò l'astrologo Teodoro di Antiochia. Le cronache raccontano concordemente che, durante l'assedio II e gli ebrei, in Federico II e l'Italia, a cura di C.D. Fonseca, Roma 1995, pp. 69-74.
Id., Gli ebrei nel salernitano (sec ...
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Astrologia
Rita Librandi
Le posizioni degli scienziati medievali nei confronti dell'astrologia furono molteplici e controverse e, pur mutando nel tempo il favore accordatole, il suo ruolo in rapporto [...] pp. 67-68). In termini analoghi si esprimeva Cecco d'Ascoli che, rifacendosi alla sentenza attribuita a Ipparco, per cui sfidò vittoriosamente, durante l'assedio di Brescia (1238), Teodoro di Antiochia, guardava con favore allo studio degli astri in ...
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Grammatica
GGiuseppina Brunetti
Secondo il vulgato precetto di Quintiliano ("recte loquendi scientia", Inst. orat., II, 1, 4) e di Cassiodoro ("officium [...] est sine vitio dictionem prosalem metricamque [...] cf. Meirinhos, 2000), era stato allievo proprio di Teodoro di Antiochia (Stürner, 2000, p. 427) ed è connesso, in Federico II e la civiltà comunale nell'Italia del Nord, a cura di C.D. Fonseca-R. Crotti, Roma 1999, pp. 447-468.
M. Barbato, Ancora sui ...
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Cucina
Anna Martellotti
Se la nuova civiltà alimentare dell'Europa tardomedievale, fiorita con la ripresa economica e commerciale dopo la crisi dell'anno Mille, nacque dalla sintesi delle due componenti [...] il quale aveva sposato nel 1177 Giovanna figlia di Enrico II d'Inghilterra), come dimostrano due ricettari anglo-normanni pieni di arabismi occidentale, composta dal medico di corte Teodoro di Antiochia sul modello dello pseudo-aristotelico Secretum ...
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Caccia
Baudouin van den Abeele
"L'arte della caccia", scrive Federico II nel prologo al De arte venandi, "è la ricerca degli insegnamenti che permettono all'uomo di catturare per il suo uso degli animali [...] Federico fece tradurre dal suo 'filosofo di corte' Teodoro di Antiochia. Si tratta di un testo abbastanza dettagliato sulla conoscenza nel 1248, e offerto in seguito nel 1265 a Carlo d'Angiò da un mercante parmense, "Guillelmus Bottatius". Finora si ...
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