Ugo o Ugolino (n. Anagni - m. Roma 1241). Appartenente alla famiglia dei conti di Segni, venne creato cardinale (1198) da Innocenzo III, quindi fu eletto papa nel 1227. Preparato all'altissimo compito [...] da ampia cultura e da vasta esperienza umana, pur continuando la tendenza teocratica di Innocenzo III, si sforzò di dare rilievo e importanza allo spirituale non meno che al temporale, conscio della grave situazione della Chiesa, minata dall'eresia e ...
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Capo mormone (Whittingham, Vermont, 1801 - Salt Lake City 1877); eletto nel 1844 secondo presidente dei Mormoni dopo la morte di J. Smith, per sottrarre la setta alla ostilità della popolazione decise [...] la grande marcia verso l'Est (l'"Esodo"), conclusasi con la fondazione di Salt Lake City, nella valle del Gran Lago Salato. Y. fu il capo della comunità teocratica mormone e poi il governatore del nuovo territorio dello Utah (1850-57). ...
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Di nome Ildebrando (Sovana fra il 1013 e il 1024 - Salerno 1085), fu una delle personalità più innovative del Medioevo, protagonista di un'azione ecclesiologica e politica articolata e complessa. Eletto [...] del papato su ogni autorità temporale, e nel concilio del 1075 si pose come campione della libertas Ecclesiae e della concezione teocratica, con ciò entrando in aperto conflitto con il re di Germania Enrico IV e aprendo un periodo di conflitti noto ...
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Prelato (m. Southwell 1108), consigliere e legato dei re inglesi Guglielmo I e II e di Enrico I, vescovo di Hereford (1096), arcivescovo di York (1101); dapprima fedele a s. Anselmo di Canterbury, passò [...] potestà anche sui sacerdoti. Questa posizione di G. non va tuttavia intesa come una rivendicazione "laica" contro la posizione "teocratica"; G. infatti non colloca i re sopra i sacerdoti in base alla divisione dei due poteri (che è esplicitamente ...
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Romano (m. 816), successore di papa Adriano I (795), fu innalzato alla cattedra pontificia dal clero romano in opposizione alla nobiltà laica. Appena eletto, partecipò la sua nomina a Carlomagno re dei [...] forma né da chi, segnò la rinnovazione dell'idea imperiale, costituendo un precedente della futura affermazione della concezione teocratica del papato. L. rimase sempre soggetto alle decisioni di Carlomagno. Morto questo, riesplosero a Roma gli odî ...
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Movimento religioso, politico, culturale che produsse nel 16° sec. la frattura della cristianità in diverse comunità, gruppi o sette.
La R. scaturì principalmente da motivazioni religiose dettate dalla [...] ma alla sua morte (1531) il centro della Riforma divenne Ginevra, dove G. Calvino attuò una rigida organizzazione teocratica e codificò le tesi riformate, accentuando il tema della predestinazione. La dottrina calvinista (o riformata) si diffuse in ...
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regalita sacra
regalità sacra
Presso la maggior parte dei popoli che conoscono una qualsiasi forma di istituzione monarchica, il re o capo ha uno statuto religioso particolare. Secondo J. Frazer la [...] sacrorum nell’antica Roma). A un tipo diverso della r.s. appartengono i casi in cui, in una concezione sostanzialmente teocratica, la posizione sacrale del re deriva dal fatto che egli funge da vicario della divinità; di questa concezione si trova ...
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Modificazione sostanziale, ma attuata con metodo non violento, di uno stato di cose, un’istituzione, un ordinamento. In particolare, il termine è stato applicato a indicare innovazioni o mutamenti profondi [...] Zwingli (1531) il centro del moto riformato passò a Ginevra dove Calvino attuò (1535) una rigida organizzazione teocratica e codificò le fondamentali tesi riformate nell’Institutio christianae religionis (1536).
La diffusione del luteranesimo e del ...
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PAGLIARI, Giorgio
Gianfranco Borrelli
PAGLIARI, Giorgio. – Nacque nel comune di Bosco (oggi Borgo Marengo in provincia d’Alessandria) nel 1545 da Giacomo Maria e Fiordiana di Bartolomeo Mallio.
Nel [...] n. 428). Sostiene dunque il legame necessario tra potere spirituale della Chiesa e potere temporale; si tratta della concezione teocratica risalente a Bonifacio VIII che la chiesa tendeva ora a restaurare con misure come quelle adottate da Sisto V ...
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NICOLA DA BARI
EEdoardo D'Angelo
Il nome di N., quale scrittore d'età sveva, ci è noto da un testo contenuto nel manoscritto 642 della Biblioteca Universitaria di Erlangen (sec. XV, cc. 233-236): si [...] valore storico, "in quanto documento che esplicita l'idea imperiale di Federico II ovvero la concezione maiestatica e teocratica dell'imperatore" (Pice, 1993, p. 30), nell'atmosfera ieratica ed escatologica rievocata dal suo stile solenne e maestoso ...
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teocratico
teocràtico agg. [der. di teocrazia] (pl. m. -ci). – Di teocrazia, fondato sulla teocrazia o ispirato a essa: stato, governo t.; tendenze, dottrine teocratiche. ◆ Avv. teocraticaménte, in modo, in senso teocratico: uno stato teocraticamente...
deislamizzarsi
v. intr. pron. Superare una fase storica caratterizzata dall’ideologia teocratica islamica. ◆ E ha voluto impedire che l’Iran, un Paese dove l’occidentalizzazione era molto avanzata, si deislamizzasse, così come si stava decomunistizzando...