Vedi ANTIOCO II Teo di Siria dell'anno: 1958 - 1994
ANTIOCO II Teo di Siria (v. vol. I, p. 432)
R. Fleischer
Dopo la sua morte improvvisa a Efeso molto probabilmente venne tumulato nel mausoleo presso [...] ; perciò la figura distesa sul coperchio che fu posto successivamente sull'antico sarcofago a klìne macedone, deve rappresentare Α. II Teo. La testa, preparata per l'inserzione di una benda del tipo a sezione circolare, è incompleta e assai rovinata ...
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ANTIOCO II Teo di Siria (᾿Αντίοχος ὁ Θεός)
L. Laurenzi
Figlio (286-246 a. C.) del precedente, correggente dal 269 circa, successe al padre dopo la [...] morte di questi (261). Molti riconoscono un ritratto di A. II in un bel bronzo del Museo Naz. di Napoli, proveniente dalla Villa Ercolanese dei Pisoni, e, per spiegare le divergenze dall'immagine delle ...
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Ricco cittadino di Teo (sec. 1º a. C.); raccoglitore di documenti e libri rari, comprò a Scepsi le reliquie letterarie d'Aristotele e di Teofrasto contribuendo, sembra, alla diffusione degli scritti aristotelici. [...] Alla sua morte Silla li portò a Roma ...
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GIANNIOTTI, Teodoro (Teo)
Laura Lorenzoni
Nacque a Venezia il 7 apr. 1896 da Anna Montagna e da Alessandro, direttore per oltre quarant'anni del giornale umoristico veneziano Sior Tonin Bonagrazia, per [...] il quale disegnò numerose vignette. Il G. frequentò i corsi di pittura all'Accademia di belle arti, dapprima a Venezia, sotto la guida di E. Tito, quindi a Roma, dove frequentò, tra l'altro, le lezioni ...
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GUERRA, Matteo (Teio, Teo da Siena)
Mario De Gregorio
Nacque a Marciano nelle Masse di Siena, da Filippo e da Caterina Massarini, nel 1538. È incerta la data del suo arrivo a Siena, che alcune fonti [...] collocano intorno al 1555, anno in cui però, secondo U. Benvoglienti (Siena, Biblioteca comunale, Mss., C.IV.18, c. 42v), il G. era giunto a Roma, probabilmente a causa della guerra di Siena, dove nell'oratorio ...
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Nacque nel 286 a. C. da Antioco I e Stratonice. Il padre, fatto uccidere il primogenito Seleuco, associò A. al trono (tra il 269 e il 266 a. C.), non si sa se con l'assegnazione di una parte del regno. [...] e a Smirne, intervenne contro Timarco, che fu ucciso, e Mileto liberata dal tiranno diede ad A. il titolo di Teo. L'intervento a Mileto di A., che voleva profittare dei turbamenti prodotti dalla ribellione di Tolomeo ad Efeso, può aver fornito ...
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Letterato e filosofo greco (4º-3º sec. a. C.) della corte di Tolomeo I Sotere re d'Egitto, fu scolaro di Pirrone, ma pose a base della sua morale l'autarchia (αὐτάρκεια), non l'atarassia pirroniana. È ricordata una sua opera grammaticale sulla poesia di Omero e di Esiodo. Sono più note, perché sfruttate da Diodoro e da lui ricostruibili, due opere romanzesche: una sull'Egitto, in cui E. vuol dimostrare ...
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SELEUCO II
Piero Treves
. Figlio di Antioco Teo e di Laodice, nato verso il 265 a. C., divenne re di Siria alla morte del padre, non senza, tuttavia, il sospetto che Laodice avesse alterato a suo favore [...] il testamento, diseredando il figlioletto nato ad Antioco dalla sua seconda moglie, Berenice, figlia di Tolomeo II. Nella guerra che ne seguì, per l'occupazione egiziana di Antiochia, la reazione seleucidica ...
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Poeta greco (570 circa - 485 a. C.). Della sua produzione poetica ci sono giunti solo frammenti, sufficienti però per apprezzare la pensosa grazia delle elegie, la forza dei giambi, l'esaltazione dell'eros [...] e della convivialità nelle elegie, dove riprende la tradizione eolica di Alceo e Saffo.
Vita
Nato a Teo, in Asia Minore, dopo la conquista persiana della sua patria (545 a. C.) A. visse in Abdera, poi a lungo a Samo con Ibico alla corte di Policrate ...
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. Durante il regno di Antioco II Teo (261-247 a. C.), dal regno arsacidico, il più esteso fra i molti regni sorti sulle rovine dell'impero di Alessandro, oltre alla Battriana si staccò la provincia Parthia, [...] la quale era abitata da popolazioni forse di origine scitica, ma indubbiamente da gran tempo iranizzate. Un Arsace (Aršaka) con l'aiuto delle tribù nomadi degli Avarni, un ramo dei Dāhas, alla cui stirpe ...
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teo-
tèo- [dal gr. ϑεός «dio»]. – Primo elemento di parole composte derivate dal greco o formate modernamente, nelle quali significa «dio, Dio» o genericamente «divinità».
teolib
(teo-lib), s. m. e f. inv. Chi si distingue per concezioni o atteggiamenti caratterizzati da un conservatorismo politico e religioso di impronta liberale. ◆ Chi sono i «teo-lib»? La definizione l’ha inventata di sana pianta uno degli...