Cantante russo (n. nel governatorato di Kazan´ 1857 - m. Kiev 1918). Studiò al conservatorio di Pietroburgo, e si perfezionò poi con E. De Roxas a Napoli, dove debuttò nel 1882. Fu celebre tenore e cantò [...] spesso insieme alla moglie Medea Figner Mei (Firenze 1859 - Parigi 1952), mezzosoprano, allieva del conservatorio di Firenze e di H. Panofka e C. Carozzi Zucchi, artista di fama internazionale ...
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UREA (XXXIV, p. 780, App. I, p. 1098)
Andrea Bonetti
L'importanza dell'u. è andata aumentando enormemente negli ultimi 20 anni, essendo un ottimo fertilizzante (contiene il più alto tenore di azoto, [...] 46% in peso) e un importante prodotto di partenza per numerosissime reazioni chimiche di applicazione industriale e farmaceutica. L'u. è la diammide dell'acido carbammico; la molecola è un ibrido di risonanza ...
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Personaggio dell'opera Così fan tutte (1790) di W.A. Mozart (1756-1791), con libretto di Lorenzo Da Ponte; è un ufficiale fidanzato con Dorabella. Il suo ruolo può essere interpretato da un tenore. ...
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Sassofonista statunitense (Woodville, Mississippi, 1909 - New York 1959). Dedicatosi dapprima alla batteria e al sassofono contralto, fece parte di numerose orchestre (tra cui quella di C. Basie, 1936-40), [...] passando poi al sassofono tenore. Tenorsassofonista dalla sonorità e dallo stile originalissimi, anticipatore di una scuola moderna del sassofono, esercitò profonda influenza sugli sviluppi del jazz (be-bop, cool jazz), fornendo un modello a C. ...
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Chimico inglese (Lyme Regis, Dorset, 1851 - ivi 1935). Si occupò principalmente di metallurgia; è noto, in particolare, per aver ideato, insieme a S. G. Thomas, un processo per la produzione di acciaio [...] con basso tenore di fosforo. ...
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TESSITURA
Arnaldo Bonaventura
. Musica. - È l'ambito entro i limiti del quale si svolge la melodia di una composizione musicale e che quindi meglio conviene a una data voce (soprano, mezzo soprano, [...] tenore, baritono, basso) o a un dato strumento. Perciò si dà il nome di tessitura, non già al fatto del trovarsi in un pezzo, in via eccezionale, qualche nota molto acuta o molto bassa che, all'occorrenza, potrebbe anche essere omessa o sostituita, ...
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GUICCIARDI, Francesco
Nadia Carnevale
Nacque a Modena nella seconda metà del sec. XVII. Trascorse gli anni di formazione nella sua città natale ed entrò ben presto alle dipendenze della corte ducale [...] l'appoggio per un suo nuovo ingaggio presso alcuni impresari i quali, a suo dire, gli avevano preferito un altro tenore, non tenendo nella giusta considerazione un "servitore di Principi" (Arch. di Stato di Modena, Archivio per materie, Musici, b. 1 ...
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Città della Cina nord-orientale (1.286.513 ab. nel 2003), nella Manciuria, a SO di Shenyang. Era un modesto centro agricolo quando nel 1918, sotto l’influenza giapponese, si cominciarono a sfruttare nelle [...] ferro (60-65%); successivamente furono sfruttati anche i giacimenti a tenore inferiore (35-40%). Gli impianti, gravemente danneggiati dalla Seconda guerra mondiale e smantellati nel 1947, furono ricostruiti a partire dal 1949. Nel 1958 la produzione ...
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GALOUBET
Francesco Vatielli
. Strumento simile a un piccolo flauto, forse di origine inglese. Esso però fu specialmente in uso nella Provenza e in antico se ne conosceva una famiglia di tre modelli: [...] soprano, tenore e basso. È fatto di legno di bosso, con due fori laterali da una parte e un foro dalla parte opposta. Pure con questi soli tre fori è capace di dare tutti i suoni cromatici dal re-♭ 4° al la-♭ 5°. Avendo un tubo stretto e sottile ...
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Miscela naturale o artificiale di bitume e materie minerali inerti. Le sue caratteristiche sia fisiche sia tecnologiche variano a seconda del tipo e della quantità di roccia e di bitume che lo costituiscono. [...] Il tenore di bitume, che è d’origine animale o vegetale, oppure deriva da petroli per ossidazione, distillazione o cracking, può giungere fino al 30%; si determina estraendolo, con solfuro di carbonio o con altri solventi organici, dalla roccia ...
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tenóre s. m. [lat. tĕnor -ōris «continuazione, corso ininterrotto; altezza della voce», der. di tenere «tenere»]. – 1. Modo di contenersi, comportamento: seguitando di questo t., dove andrà a finire?; la volubile varietà de la fortuna non dura...
tenor
s. m., lat. mediev. [dal lat. class. tenor «altezza della voce» (v. tenore)]. – Termine che, nel linguaggio musicale, designa sia la voce di tenore sia la parte che in una polifonia esegue il cosiddetto «canto fermo», le note del quale...