DALLA ROSA, Luigi
Renato G. Mazzolini
Nacque a Civezza.no (Trento) l'11 ag. 1847 (secondo l'estratto del certificato di nascita e documenti scolastici, nel 1848 invece secondo un curriculum redatto [...] di Basilea del 1895. Ogni figura. riproduce l'aspetto del pezzo anatomico, le sue relazioni con quelli adiacenti e tende a mostrare la funzionalità costruttiva rispetto alle zone limitrofe. Il D. non solo collaborò col Toldt nell'allestimento dei ...
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BOTTIGLIERI, Matteo
Oreste Ferrari
Scarse le notizie biografiche di questo scultore, attivo a Napoli nella prima metà del sec. XVIII: perfino quelle riportate dal De Dominici, il quale redasse le sue [...] 1737 e ora esposte nel Museo di Capodimonte, ove il ritmo complesso e insistito delle volute e delle tarsie policrome tende a sopraffare le poche parti figurate.
L'occasione più propizia per dare dimostrazione piena di questa tendenza che si dichiara ...
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CACCIA (Cazza), Giovanni Agostino
Renato Pastore
Nacque a Novara in un anno da ritenersi compreso nel primo decennio del secolo XVI.
La congettura - essendo distrutti gli atti di nascita dell'Archivio [...] utili suggerimenti dalla tradizione satirica, per consegnare un messaggio di piacevole "mediocrità" di comportamento. Il suo ideale di vita tende alla conquista di una sorta di "decenza quotidiana" ("Tutti i miei panni son di color bruno: / Né li ...
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CREMA, Giovambattista
Salvatore Puglia
Nacque a Ferrara il 13 apr. 1883 da Carlo e da Maria Cottica. Avviato dal padre, avvocato, agli studi classici, manifestò una decisa tendenza all'espressione figurativa, [...] appare proprio quella di essere un pittore "prudente", attento a mai riuscire sgradito al pubblico, con il quale anzi tende a identificarsi; esperto disegnatore e accurato compositore di scene, misura le qualità artistiche di cui è in possesso, tanto ...
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CERCHI, Giovanni
Franco Cardini
Figlio di Niccolò e cugino di Vieri di Torrigiano fu, insieme con quest'ultimo, uno dei rappresentanti della seconda generazione del casato Cerchi, la generazione cioè [...] del 1310, dove sovrintese alla confezione del dono che i Pisani avevano preparato per Enrico VII di Lussemburgo, un corredo di tende da accampamento completo di un ricco padiglione imperiale e valutato 4.000 fiorini d'oro. Il C. ricevette in quell ...
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Poeta latino (n. presso Mantova, ad Andes, forse l'od. Pietole, 70 a. C. - m. Brindisi 19 a. C.). Per la vastità della fama e l'influsso esercitato sulla cultura latina e occidentale, è il principe dei [...] Appendix Vergiliana (v. appendix). È prudente perciò prescinderne nel ricostruire la vita e la formazione di V.; oggi si tende a vedere nella composita raccolta il frutto di attribuzioni erronee e di volontarie falsificazioni. ▭ L'opera che dette la ...
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Il venire al mondo di un essere umano, sia con preciso riferimento all’evento fisiologico del parto, sia con significato più ampio e generico, come inizio dell’esistenza.
Antropologia
Le forme dell’organizzazione [...] 18° secolo. Secondo Malthus, che contrastava l’idea che il numero fosse sintomo di progresso, la popolazione tende a crescere in proporzione geometrica, mentre le risorse naturali aumentano solo in progressione aritmetica. Malthus proponeva pertanto ...
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Ogni cosa che il soggetto percepisce come diversa da sé ed esterna, quindi tutto ciò che è pensato, in quanto si distingue sia dal soggetto pensante sia dall’atto con cui è pensato (per lo più contrapposto [...] come concetto limite, la cosa in sé (Objekt), inattingibile dal processo conoscitivo. Nei postkantiani e nei filosofi idealisti si tende ad accettare la concezione kantiana dell’o., eliminando peraltro il concetto di cosa in sé; in J.G. Fichte, per ...
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Regista e teorico del cinema e delle arti (Riga 1898 - Mosca 1948). Studente d'ingegneria, soldato nell'esercito rosso, disegnatore e cartellonista, esordì come scenografo nel teatro del Proletkul′t (1920) [...] degli anni Trenta (ne fanno fede gli scritti), E. si impegna in una profonda rielaborazione della sua teoria cinematografica che tende in modo sempre più preciso ad articolarsi sullo sfondo di un'estetica generale, ma la sua attività produttiva deve ...
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Pittore e incisore (Leida 1606 - Amsterdam 1669). Figlio del mugnaio Harmen Gerritszoon van Rijn, penultimo di nove figli, R. fu mandato nel 1615 alla scuola latina di Leida, ma, dopo aver passato le prove [...] e profondo; giocando sugli impasti materici la sua pittura tende a un aspetto ruvido e grumoso (Cristo e l'adultera dei pastori, 1646, Monaco, Alte Pinakothek; Sacra Famiglia della tenda, 1646, Kassel, Staatliche Kunstsammlungen; Cena in Emmaus, 1648 ...
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tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie,...
tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente sopra una sola o due delle tre...