VACCARO, Giuseppe
Architetto, nato a Bologna nel 1896. Assistente dapprima alla R. Scuola di applicazione in quella città entrò poi nell'ambiente degli architetti romani, collaborando con M. Piacentini. [...] , progettato in collaborazione con G. Franzi fin dal 1932 e terminato nel 1936.
La sua architettura largamente spaziata, tende naturalmente alla monumentalità, che nella scuola di applicazione per gl'ingegneri di Bologna si fonda su masse geometriche ...
Leggi Tutto
GIAQUINTO, Corrado
Susanne Adina Meyer
Figlio di Francesco, sarto di origine napoletana, e di Angela Fontana di Bari, nacque, quinto di sette figli, l'8 febbr. 1703 a Molfetta, dove venne battezzato [...] di un non meglio identificato frate domenicano "eccellente architetto, ed inteso delle cose matematiche" (p. 722). La ricerca recente tende però a valutare tale episodio come un'invenzione di De Dominici, che avrebbe in questo seguito il topos della ...
Leggi Tutto
Corso d’acqua permanente, con portate più o meno costanti.
Geografia
Caratteristiche
Un f. è il principale meccanismo che assicura lo smaltimento delle acque di una regione; in esso si versano generalmente [...] più basso cui si può spingere l’azione di un corso d’acqua. Nella sostanza un f. opera modificando e tendendo a regolarizzare la propria pendenza; questo è particolarmente evidente nelle zone in cui rocce dure e resistenti provocano rotture di ...
Leggi Tutto
(XIII, p. 9)
Disegno architettonico. - Nell'ambito di un rinnovato riconoscimento del valore del d., inteso come conoscenza ed espressione, e di un ritrovato piacere del disegnare, inteso come invenzione [...] Questo articolarsi dei centri di produzione del progetto non ha dato per ora grandi risultati qualitativi. Al contrario sembra tendere a mediocrizzare il progetto trasformandone i risultati non in senso civile, cosciente e misurato, ma piuttosto come ...
Leggi Tutto
GIOTTO di Bondone
Miklos Boskovits
Nacque, secondo la tradizione, a Vespignano del Mugello (oggi frazione di Vicchio, presso Firenze) intorno al 1265. Già i contemporanei riconobbero la sua statura [...] . Lo studio di Zanardi (1996) sulla condotta pittorica tende poi a confermare il parere di coloro che avvertono stretti termine a quo per l'esecuzione degli affreschi. Ultimamente però si tende a riferire l'esecuzione ai tempi di Niccolò IV, tra 1290 ...
Leggi Tutto
TESSUTI
F. v. Lorentz
F. v. Lorentz
H. Reusch
F. v. Lorentz
1. - L'arte del tessere e del filare è tanto antica quanto la civiltà umana. Le sue origini risalgono ad epoche preistoriche e non è possibile [...] tipo n. 15 in cui il motivo di fondo, un intreccio di svastiche, è reso spiraliforme. Con il passare del tempo si tende (particolarmente nella età micenea) ad una schematizzazione. Nella prima fase dell'arte micenea (XV-XIV sec. a. C.) si incontrano ...
Leggi Tutto
Vedi SIRIANA, Arte dell'anno: 1966 - 1997
SIRIANA, Arte
P. Matthiae
Nella moderna storiografia artistica della Siria preellenistica il consueto prevalere del criterio di attribuzione di diversi aspetti [...] , per il II millennio a. C., l'arte delle regioni interne della Siria settentrionale e dell'alta Mesopotamia, in cui si tende a riconoscere affinità con la tradizione hittita d'Anatolia, e ai Fenici l'arte del litorale siriano e libanese, ove più ...
Leggi Tutto
GALLO-ROMANA, arte
P. M. Duval
Si dà questo nome alla produzione artistica di età romana che si trova nel territorio della Gallia. L'arte g.-r. partecipa delle caratteristiche generali dell'arte provinciale [...] -romana. Ma questa rigorosa distinzione non viene sempre osservata e (specialmente da parte di studiosi locali) si tende a comprendere sotto la definizione di arte g.-r. indistintamente tutti i monumenti esistenti nelle province romane della ...
Leggi Tutto
BELTRANO, Agostino, detto Agostiniello
Robert Enggass
Nacque a Napoli tra il 1614 e il 1618. Le poche notizie che abbiamo della sua vita derivano in gran parte dal De Dominici, il quale lo dice allievo [...] , dove sarebbe tornato solo dopo che la peste dei 1656 aveva eliminato un gran numero dei suoi nemici. La critica moderna tende però a considerare questa storia come una montatura romantica: lo stesso De Dominici (pp. 99 s.) nota che Paolo de Matteis ...
Leggi Tutto
Vedi HERMOGENES. - 2 dell'anno: 1961 - 1995
HERMOGENES (῾Ερμογένης, Hermogenes)
C. Drago
2°. - Architetto, nato forse a Priene, vissuto tra la seconda metà del sec. III e la prima del II a. C., da considerarsi [...] nel sec. V e nel IV due diverse correnti di sviluppo, la ionica e l'attica, per opera prevalentemente di H., tende a una certa fusione e a subire importanti modifiche; molti elementi decorativi e architettonici, adottati per l'Eretteo e per il tempio ...
Leggi Tutto
tenda
tènda s. f. [lat. mediev. tenda, der. di tendĕre «tendere»]. – 1. Telo di tessuto o di altri materiali, di dimensioni e forme varie, che si stende sopra o davanti a qualche cosa per ripararla dal sole, dalla pioggia e dalle intemperie,...
tendere
tèndere v. tr. e intr. [lat. tendĕre] (io tèndo, ecc.; pass. rem. tési, tendésti, ecc.; part. pass. téso; come intr., aus. avere). – 1. tr. a. Con riferimento a oggetti che si sviluppano prevalentemente sopra una sola o due delle tre...