dondolare [lat. ✻deundulare (der. di unda "onda"), con accostamento onomatopeico a don don] (io dóndolo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [mandare in qua e in là una cosa sospesa o che stia in bilico: d. la testa, [...] . ■ dondolarsi v. rifl. 1. [muoversi in qua e in là con moto oscillatorio: d. sulla sedia] ≈ [→ DONDOLARE v. intr.]. 2. (fig.) [consumare il tempo senza far nulla: passa le giornate a d.] ≈ bighellonare, ciondolare, gingillarsi, oziare, trastullarsi. ...
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ritrovare [der. di trovare, col pref. ri-] (io ritròvo, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [trovare un oggetto o una persona perduta o nascosta, anche con la prep. in del secondo arg.: r. una lettera nel cestino] [...] voi non mi ci ritrovo] ≈ stare bene, (fam.) trovarsi. ■ v. recipr. [vedersi di nuovo dopo una separazione, anche fig.: si ritrovarono dopo molto tempo] ≈ ricongiungersi, rincontrarsi, riunirsi, rivedersi. ↔ riallontanarsi, rilasciarsi, risepararsi. ...
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dopo /'dopo/ (ant. doppo) [lat. de post]. - ■ avv. 1. [in un momento o periodo successivo: ne riparleremo d.] ≈ (lett.) dipoi, in seguito, più tardi, poi, (lett.) poscia, posteriormente, successivamente. [...] strada che viene subito d.] ≈ al di là, appresso, oltre, più avanti. ↔ al di qua, prima. ■ prep. 1. [indica posteriorità nel tempo (si unisce al sost. direttamente, ma vuole la prep. di davanti a pron. pers.; può seguire altra prep.): d. cena; d. di ...
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tardo agg. [lat. tardus "lento"]. - 1. [che manifesta lentezza nel muoversi, nell'agire: essere t. nel muoversi] ≈ indolente, lento, (fam.) lungo, torpido. ‖ addormentato, sonnolento. ↔ alacre, lesto, [...] , ottuso, ritardato, (non com.) tardivo, tonto, torpido. ↔ acuto, intelligente, intuitivo, pronto, sveglio. 3. a. [che è avanti nel tempo: è notte t.] ≈ avanzato, inoltrato, [di notte] fondo. b. [di periodo storico e sim., prossimo alla fine: il t ...
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insonne /in'sɔn:e/ agg. [dal lat. insomnis, der. di somnus "sonno", col pref. in- "in-²"]. - 1. a. [di persona che non dorme nelle ore riservate al sonno] ≈ desto, sveglio. ↔ ‖ addormentato, dormiente. [...] b. [di spazio di tempo che si passa senza poter dormire: notte i.] ≈ (fam.) in bianco. 2. (fig., iperb.) a. [di persona che non si concede tregua nella sua attività: uno studioso i.] ≈ indefesso, infaticabile, instancabile. ↓ alacre, laborioso, ...
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pania /'panja/ s. f. [lat. pagĭna "pergola", da cui prob. il sign. di "bastoncino invischiato" e "vischio"]. - 1. [sostanza collosa usata un tempo per catturare uccelli] ≈ (lett.) pegola, vischio. 2. (fig.) [...] [parola o atto che attrae e impiglia] ≈ adescamento, allettamento, lusinga. ↑ inganno, insidia, lacciuolo, raggiro, rete, tranello, trappola ...
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tasso s. m. [der. di tassare (con influenza del fr. taux)]. - 1. (banc., finanz.) [misura percentuale dell'interesse prodotto dall'unità di capitale in un periodo di tempo convenuto: t. d'interesse annuo; [...] t. di sconto] ≈ saggio. 2. (estens.) a. (chim., med.) [quantità, contenuto di una sostanza espresso percentualmente: il t. d'azoto nel sangue] ≈ Ⓖ concentrazione, Ⓖ percentuale, tenore, titolo. b. [entità, ...
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teatro s. m. [dal lat. theatrum, gr. théatron "edificio per rappresentazioni drammatiche, per assemblee e per pronunciare orazioni"]. - 1. a. (archit.) [edificio o complesso architettonico costruito e [...] ; serata (benefica, d’addio, di gala, d’onore); soggetto; spettacolo fuori abbonamento; stagione; tamburino; teatro stabile; tirata; tournée; trama; trucco; unità (d’azione, di luogo, di tempo). (Per il teatro musicale v. anche la scheda musica). ...
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intelligenza /intel:i'dʒɛntsa/ (ant. intelligenzia) s. f. [dal lat. intelligentia, der. di intelligĕre "intendere"]. - 1. a. [facoltà d'intendere e di ragionare: persona di scarsa, grande i.] ≈ (fam.) [...] , stolidità, stoltezza, stupidità. 2. (estens.) [persona dotata di notevoli capacità intellettuali: era una delle migliori i. del suo tempo] ≈ cervello, (scherz.) cranio, ingegno, intelletto, mente, testa. ↑ genio. ↔ nullità, zero. [⍈ PENSARE] ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...