falsariga s. f. [comp. dell'agg. falso e riga] (pl., non com., falsarighe). - 1. [foglio con grosse righe regolari, un tempo usato sotto il foglio bianco come guida]. 2. (fig.) [ciò che si segue o si imita, [...] anche pedissequamente: seguire la f. del padre] ≈ esempio, indicazione, modello, norma, schema, scia, stampo, traccia. ▼ Perifr. prep.: sulla falsariga di [prendendo come esempio: fare un lavoro sulla ...
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plessimetro /ple's:imetro/ s. m. [comp. del gr. plē̂ksis "percussione" e -metro]. - (mus.) [apparecchio di misurazione della scansione del tempo in musica] ≈ metronomo. ...
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ultimamente /ultima'mente/ avv. [der. di ultimo, col suff. -mente]. - [nel periodo più vicino a quello in cui si parla o si scrive: i fatti u. accaduti] ≈ di recente, negli ultimi tempi, poco fa, recentemente. [...] ↔ precedentemente, prima. ↑ tempo fa. ...
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cartoccio /kar'tɔtʃ:o/ s. m. [der. di carta]. - 1. a. [foglio di carta ravvolto in forma di cono, per mettervi dentro, per lo più, generi alimentari] ≈ ‖ fagotto, involto, pacchetto, pacco. b. (estens.) [...] [ciò che in esso è contenuto: un c. di castagne] ≈ [→ CARTOCCIATA]. 2. (sport.) [nella scherma, azione che annulla l'azione dell'avversario non con una risposta ma con un colpo opposto a quello dell'avversario] ≈ sbasso, uscita in tempo. ...
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ultimo /'ultimo/ [dal lat. ultĭmus, superlativo, der. di ultra "oltre"]. - ■ agg. 1. [che è in fondo a una sequenza formata da un numero qualsivoglia di elementi, anche con funz. appositiva e nella locuz. [...] che gli u. saranno i primi; chi è l'u. della fila?] ↔ ‖ *primo. 2. (solo al sing.) [con valore neutro, il tempo estremo, il momento finale] ▲ Locuz. prep.: all'ultimo [in funz. predicativa, vicino al momento di morire: è molto ammalato e mi sembra ...
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faraonico /fara'ɔniko/ agg. [der. di faraone] (pl. m. -ci). - 1. [dei faraoni, del tempo dei faraoni]. 2. (fig.) [che presenta caratteristiche della sfarzosità attribuita ai faraoni] ≈ fastoso, grandioso, [...] lussuoso, (scherz.) megagalattico, pomposo, sfarzoso, sontuoso. ↔ modesto, semplice, spartano ...
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farfalla s. f. [etimo incerto, forse voce espressiva]. - 1. (zool.) [nome comune delle oltre 120.000 specie di insetti dell'ordine dei lepidotteri] ● Espressioni (con uso fig.): correre dietro alle farfalle [...] [perdere tempo] ≈ (stare a) guardare le mosche (che volano); (cravatta) a farfalla ≈ cravattino, farfallino, gala, papillon. 2. (fig.) [persona leggera e volubile] ≈ farfallone. 3. (scherz.) [comunicazione scritta poco gradita] ≈ (pop.) farfallone. ⇓ ...
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scolorare [der. di colorare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io scolóro, ecc.). - ■ v. tr. 1. [fare perdere il colore o diminuirne la vivacità: l'esposizione al sole ha scolorato la stoffa] ≈ dilavare, sbiadire, [...] scolorire, stingere. ‖ schiarire. ↔ colorare, colorire, tingere. 2. (fig.) [rendere più vago: il tempo scolora i ricordi] ≈ appannare, attenuare, indebolire, offuscare, scolorire. ‖ sminuire, svilire. ↔ ravvivare, valorizzare. ■ scolorarsi v. intr. ...
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scomodare [der. di comodo² (e, nell'uso intr., di comodare), col pref. s- (nel sign. 1)] (io scòmodo, ecc.). - ■ v. tr. 1. [causare un disagio o una perdita di tempo, anche assol.: spero di non scomodarti] [...] ≈ dare fastidio (o noia) (a), disturbare, importunare, incomodare, infastidire, (fam.) scocciare, seccare. 2. (fig.) [fare riferimento senza necessità a persone celebri e autorevoli: non c'è bisogno di ...
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scomodo¹ /'skɔmodo/ agg. [der. di comodo¹, col pref. s- (nel sign. 1)]. - 1. a. [che non fa stare comodo: letto s.] ≈ incomodo. ↔ comodo, confortevole. ‖ funzionale, pratico. b. (estens.) [che comporta [...] disagio, perdita di tempo e sim.: posizione s.; viaggio s.] ≈ disagevole, fastidioso, (non com.) incomodo, [di luogo] fuori mano, [di strada] malagevole, [di orario, turno di lavoro e sim.] sconveniente. ↔ agevole, comodo, confortevole. 2. (estens.) ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...