futuro [dal lat. futurus, part. fut. di esse "essere"]. - ■ agg. 1. [che, rispetto al presente, deve ancora avvenire: i secoli f.] ≈ avvenire, prossimo, venturo. ↔ passato, precedente, scorso, trascorso. [...] destinato ad assumere una carica, un ruolo e sim.: il f. presidente] ≈ prossimo, successivo. ↔ passato, precedente. ■ s. m. [il tempo che verrà o gli avvenimenti che in esso si succederanno: prevedere, predire il f.; pensare al f.] ≈ avvenire, domani ...
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simultaneo /simul'taneo/ agg. [dal lat. mediev. simultaneus, der. del lat. simul "insieme, nello stesso tempo"]. - [che avviene nello stesso momento: sono due avvenimenti s.] ≈ concomitante, contemporaneo, [...] (burocr.) contestuale, sincronico, sincrono. ‖ in tempo reale. ...
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voltare [lat. volg. ✻voltare, da ✻volvitare, per il lat. class. volŭtare, der. di volvĕre "volgere"] (io vòlto, ecc.). - ■ v. tr. 1. a. [muovere qualcosa in una direzione opposta o diversa: v. le spalle, [...] parte; v. verso il pubblico, nel letto] ≈ girarsi, rigirarsi, rivolgersi, rivoltarsi, ruotare, volgersi, [con sforzo, difficoltà] torcersi. 2. [spec. del tempo atmosferico, mutare condizione, evolversi verso una diversa situazione, con la prep. a: il ...
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menare [lat. tardo mĭnare "spingere un animale minacciandolo con le grida o con la frusta", dal lat. class. minari "minacciare"] (io méno, ecc.). - ■ v. tr. 1. (non com.) a. [guidare in qualche posto: [...] mai non resta, Mena li spirti con la sua rapina (Dante)] ≈ trascinare, travolgere. 2. (lett.) [riferito allo scorrere del tempo, far passare: e tu solevi Così m. il giorno (G. Leopardi)] ≈ impiegare, passare, trascorrere. ● Espressioni: fig., lett ...
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allegro /a'l:egro/ [lat. ✻alĕcer alĕcris (poi ✻alècris), dal lat. class. alăcer -cris "animoso, vivace"]. - ■ agg. 1. a. [che sente e dimostra allegria: un uomo, un carattere a.] ≈ contento, di buon umore, [...] un momento (anche felice e lieto), un luogo, uno spettacolo e sim.: diteci voi qualche cosa di a. (C. Goldoni); il tempo mi divorò i momenti felici (U. Foscolo); uno dei più lieti episodii della nostra felicità primitiva (G. D’Annunzio). Più a luoghi ...
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prosieguo /pro'sjɛgwo/ (meno com. proseguo /pro'segwo/) s. m. [der. di proseguire], non com. - [atto del proseguire] ≈ e ↔ [→ PROSEGUIMENTO (1)]. ▲ Locuz. prep.: in prosieguo (di tempo) ≈ dopo, (lett.) [...] in processo di tempo, in seguito, poi, successivamente. ↔ anteriormente, (non com.) innanzi, in precedenza, prima. ...
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protrazione /protra'tsjone/ s. f. [dal lat. tardo protractio -onis], non com. - 1. [il prolungarsi nel tempo: p. delle trattative] ≈ continuazione, prolungamento. ↔ abbreviamento, accorciamento, riduzione. [...] 2. [spostamento in avanti di un termine di tempo fissato: è stata decisa la p. dell'orario di apertura serale dei negozi] ≈ differimento, dilazione, posticipazione, (lett.) procrastinazione, (non com.) prolungamento, proroga, rinvio, ritardo. ↔ ...
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provvisoriamente /prov:izorja'mente/ avv. [der. di provvisorio, col suff. -mente]. - 1. [in maniera non definitiva] ≈ ad interim, a tempo determinato, interinalmente, in via provvisoria (o temporanea), [...] momentaneamente, pro tempore, temporaneamente, transitoriamente. ↔ a tempo indeterminato, definitivamente, permanentemente. ‖ durevolmente. 2. [solo per una durata prossima al momento in cui si sta parlando: p. puoi dormire da noi] ≈ momentaneamente, ...
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provvisorio /prov:i'zɔrjo/ agg. [dal fr. provisoire, dal lat. mediev. provisorius, der. di provisus, part. pass. di providēre "provvedere"]. - 1. a. [che non dura per sempre: governo p.; incarico p.] ≈ [...] (1)]. b. [di attività lavorativa, che non dura per sempre] ≈ a tempo determinato, avventizio, occasionale, precario, temporaneo, transitorio. ↔ a tempo indeterminato, continuativo, definitivo, fisso, permanente, stabile. c. [che è ancora da ...
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già avv. [lat. iam]. - 1. a. [davanti a un verbo o a una locuz. in funz. di predicato, indica che, nel momento in cui si parla, un fatto è ormai compiuto o è accaduto da poco, oppure rafforza l'idea del [...] quella in cui ci si trova: in Firenze fu g. un giovane chiamato Federigo (G. Boccaccio)] ≈ per l'addietro, una volta, un giorno, un tempo. f. [dal momento preciso in cui viene pronunciata una frase: g. me lo sento; g. me l'immagino] ≈ fin da ora (o d ...
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Tempo Settimanale illustrato, a rotocalco, fondato a Milano nel 1939 dall’editore Mondatori. Cessate le pubblicazioni nel 1943, le riprese nel 1946, edito da A. Palazzi; nuovamente sospeso nel 1976, uscì ancora dal 1983 al 1984.
Intuizione e rappresentazione della modalità con cui i singoli eventi si susseguono e sono in rapporto l’uno con l’altro (per cui essi avvengono prima, dopo o durante altri eventi), vista o come fattore che trascina l’evoluzione delle cose (lo...