Demanio Feudale
Emanuele Conte
È tipica della tarda dottrina giuridica meridionale la distinzione dei beni demaniali nelle tre grandi categorie del demanio regio, del demanio feudale e del demanio comunale [...] o universale. Per la verità tale distinzione non appare attestata dalle fonti, né all'epoca federiciana né per tutto il boschi, pascoli, terre aperte che facevano parte del feudo.
Col tempo, la dottrina e la pratica giunsero a coordinare l'esistenza ...
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PIRIA, Raffaele
Marco Ciardi
PIRIA, Raffaele. – Nacque a Scilla, in provincia di Reggio Calabria, il 20 agosto 1814 da Luigi e da Angela Tortiglione.
Dopo la morte del padre, avvenuta nel 1820, il fratello [...] il 1844 e il 1847), che fu per molto tempo la più importante rivista scientifica italiana.
Insoddisfatto delle condizioni tra i membri del Reale comitato italiano per l’Esposizione universale di Londra del 1862, istituito il 14 giugno 1861 da ...
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Emilio Gentile
Il tramonto della modernità
Una carneficina senza precedenti (tra i 9 e i 13 milioni di morti): questo fu il primo conflitto mondiale, esploso nell’agosto del 1914. Dopo, l’Europa perse [...] aveva condotto la civiltà europea alla conquista del mondo, con l’orgoglio di essere la civiltà universale destinata a perpetuarsi nel tempo.
La Grande guerra fu ‘l’apocalisse della modernità’, rivelando l’ambiguità della civiltà moderna, egualmente ...
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FRATTI, Antonio
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Forlì il 15 maggio 1845 da Luigi e da Domenica Ravajoli. Di famiglia agiata - il padre, ingegnere e progettista con qualche precedente di tipo patriottico, [...] programma veramente rivoluzionario.
L'ingresso nell'Alleanza repubblicana universale (1866) segnò appunto per lui il passaggio di altre piccole testate locali; nel medesimo tempo rapida fu la sua affermazione nelle strutture organizzative ...
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donna
L’ipotesi che la d. fosse la figura cardine delle attività produttive e commerciali che gravitavano attorno ai primi insediamenti neolitici è stata stimolata dagli studi di J.J. Bachofen (1856), [...] ai vertici di alcune fra le maggiori formazioni politiche del tempo, come era già accaduto nel corso dei secoli precedenti (Matilde dopoguerra tutti i Paesi occidentali adottarono il suffragio universale e da quel momento la condizione femminile fu ...
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diritto
Termine con cui si indica sia il d. in senso oggettivo, ossia il complesso di norme giuridiche che comandano o vietano determinati comportamenti ai soggetti che ne sono destinatari, sia il d. [...] forma e modi diversi secondo le differenti condizioni di tempo e luogo. Nelle comunità tradizionali più semplici la presenza d. come espressione della ragione umana in armonia con la ragione universale), il d. romano ne avvertì in seguito i limiti, ...
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DE LEVA, Giuseppe
Sergio Cella
Nacque a Zara da nobile famiglia d'origine spagnola il 18 apr. 1821, figlio di Cesare e di Angela Nachich-Voinovich. Compì gli studi ginnasiali a Zara e subì nel 1840 [...] B. Poli, poi assistente di L. Menin, professore di storia universale (fine 1852). Nell'ottobre 1853, superato un esame rigoroso a frutto d'un attento e acuto esame delle fonti. Resistono al tempo la Storia documentata di Carlo V e gli studi sul S. ...
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ghetto
Elena Loewenthal
Il luogo simbolo della segregazione
Il ghetto è un episodio della storia del popolo ebraico, un lungo episodio durato più di cinquecento anni. Ma è anche qualcosa di più: è la [...] testimoniano le diverse sinagoghe del quartiere ebraico. Da molto tempo gli ebrei della città si dedicavano ai commerci, in della povertà. E la parola ha assunto un senso più universale, capace di contenere tante storie diverse, ma eguali nella loro ...
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Nacque a Loreto (prov. di Ancona) il 27 dic. 1837, figlio di Francesco e di Tarsilla Bocci. Studiò filosofia a Recanati, dove risiedeva con la famiglia; nel 1854 si iscrisse alla facoltà di medicina di [...] raggiungeva in Sicilia Garibaldi, aggregandosi alla brigata Medici appena in tempo per prendere parte all'assalto di Milazzo del 20 luglio dell'estrema Sinistra: rivendicazione del suffragio universale, indennità ai deputati, nazione armata, imposta ...
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BOSCOLI, Pietro Paolo
Carlo Pincin
Nacque a Firenze da Giachinotto e monna Cosa il 30 giugno 1481, discendente di una famiglia tra le più antiche e nobili della città. Il padre aveva partecipato nel [...] e piuttosto da poterne trar frutto che danno, atteso l'universale unione e concorso della città e maxime de' primi parenti , non sappiamo quanto simile a quella del B., in un tempo posteriore alla sua morte. Conferma il Della Robbia ("dite agli ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...