Filosofo (Montclair 1864 - Ann Arbor 1927). Studiò in Germania presso le univ. di Gottinga, Berlino, Heidelberg; fu poi prof. alla facoltà di filosofia dell'univ. del Michigan. Interpretando piuttosto [...] un sistema monistico idealistico, privilegiando le categorie di tempo, spazio e causalità. In etica si ispirò al sistema spinoziano, considerando il bene e il male dal punto di vista della ragione universale. Contro la "volontà di credere" di William ...
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Ideologia
Remo Bodei
(XVIII, p. 706)
Fine dell'ideologia o crisi dell'utopia?
Negli ultimi decenni del Novecento si è molto parlato di 'morte', 'fine' o 'tramonto' dell'i. (cfr., per es., Bell 1960; [...] da Napoleone, avrebbe prefigurato la nascita di uno 'Stato universale' destinato a chiudere la lunga fase della 'lotta per il 'ideologia, che è emersa e si è sviluppata nel nostro tempo. Lo studio delle ideologie ha fatto suo il compito di ...
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STORICISMO
Carlo Antoni
. È la considerazione della storia come realtà oggettiva per sé stante, svolgentesi secondo proprie leggi. Nei riguardi dell'individuo esso si configura come determinismo, che [...] riduce l'uomo a creatura e strumento d'un universale processo; nei riguardi dei valori, norme e principî, diviene relativismo, in quanto li considera prodotti del loro tempo, immanenti a esso.
Sembra che il ternnne sia stato usato per la prima volta ...
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Modernità
David Frisby
Sebbene il concetto di m. abbia fatto la sua prima comparsa nel discorso sociologico solo alla fine del 19° sec., lo studio delle caratteristiche della struttura e dei processi [...] , è stato messo in discussione l'assunto del carattere universale e inevitabile della m. e della modernizzazione alla base di al di là delle riflessioni sulla trascendenza dello spazio e del tempo sviluppate da Marx e G. Simmel a proposito di media ...
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SOCIOLOGIA
Raymond Boudon
Costantino Cipolla
Roberto Cipriani
Filippo Barbano
Filippo Barbano
(XXXI, p. 1019; App. III, II, p. 761; IV, III, p. 356)
Logica ed epistemologia della sociologia. - Le [...] si può scoprire nella storia un equivalente delle leggi universali che costituiscono il fulcro delle scienze naturali. M di quella di L. Lévy-Bruhl le complesse variazioni della magia nel tempo e nello spazio. La seconda non permette, per es., di ...
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RELIGIONI, Storia delle (XXIX, p. 29)
Alfonso M. Di Nola
Definizione e fase critica di sviluppo. - Una definizione della s. d. r., nell'attuale sviluppo, non può eludere il problema della crisi d'identità [...] M. Eliade, opera su uno strato presunto come prestorico, universale e assoluto, che è l'essere religiosamente come esigenza o della quale l'uomo riesce a superare alcune crisi del tempo e torna più validamente alla profanità medesima (per una ...
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Solidarietà
Rainer Zoll
La nozione di solidarietà ha assunto oggi una tale varietà di significati e di usi che si rende necessario operare una distinzione tra un'accezione ristretta e una ampliata del [...] quanto proviene da un'altra cultura, ma nello stesso tempo è eguale in quanto essere umano al pari di noi M. 1989; A. Lay, Un'etica per la classe: dalla fraternità universale alla solidarietà operaia, in Rivista di storia contemporanea, 1989, 3; R. ...
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Scienza cognitiva
Antonio Rainone
Con la locuzione scienza cognitiva, dalla fine degli anni Settanta, si è soliti designare l'insieme delle discipline che hanno per oggetto lo studio dei processi cognitivi [...] che negli anni Trenta aveva teorizzato una macchina di calcolo universale (macchina di Turing) che sarebbe stata alla base collocazione nel panorama della s. c., potendo nel medesimo tempo essere considerato sia la versione più aggiornata dell'IA ...
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WINDELBAND, Wilhelm
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Potsdam l'8 maggio 1848, morto a Heidelberg il 22 ottobre 1915. Insegnò filosofia all'università di Lipsia dal 1873, a Zurigo dal 1876, a Friburgo [...] storia della filosofia; egli tuttavia ha molto influito sul suo tempo con la sua dottrina, che ha dato origine alla neokantiana teoria valori assoluti e universali; la filosofia è la scienza critica dei valori di validità universale. Questi sono i ...
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GUZZO, Augusto
Filosofo, nato a Napoli il 24 gennaio 1894. Prof. di filosofia al Magistero di Torino (dal 1924), di filosofia morale, all'univ. di Pisa (dal 1932), di filosofia morale (dal 1934) e di [...] il momento normativo o del dover essere, che fosse criterio universale e assoluto per giudicare il valore di ciò che i singoli quale, attraverso di esso, chiama l'uomo a compiere nel tempo opere di valore eterno.
In una terza fase, i temi principali ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...