Le lingue delle arti sono collocabili entro il confine delle lingue speciali o settoriali (cfr. Bellucci 1997 per l’architettura; ➔ linguaggi settoriali). Tradizionalmente, soprattutto in Italia, le arti [...] maestranze) impose un collegamento fra questo lessico ‘universale’ e quello artigianale, legato alle varietà regionali, una superficie; sullo stesso meccanismo, in altri luoghi e in altri tempi, l’analogia di funzione portò alla scelta di pelle, per ...
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I nomi di parentela (detti anche, raramente, singenionimi, dal gr. syngenḗs «parente, consanguineo») sono nomi che indicano legami di parentela (ma non, necessariamente, di consanguineità) tra le persone, [...] , di consanguineità e di affinità va considerata un universale linguistico (cfr. Heath 20062: 214).
Dal punto ovunque è diffusa, seppure in modo non uniforme, la forma mamma, fin dai tempi del ritmo di Sant’Alessio (XIII sec.): «E lu patre co la mama ...
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ASCOLI, Graziadio Isaia
Tristano Bolelli
Nacque a Gorizia il 16 luglio 1829 da Leone Flaminio ed Elena Norsa. Figlio di ricca famiglia di mercanti (e mercante nella giovinezza egli stesso), non conobbeil [...] del suo interesse per gli avvenimenti politici del suo tempo e del suo ambiente pubblicando l'opuscolo Gorizia curiosa pubblicazione del 1851 sulla Pasitelegrafia,proposta di un sistema universale da applicare al telegrafo elettrico) sono pei l'A. ...
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L’impiego e la crescente diffusione della rete telematica Internet ha portato effetti importanti anche sugli usi linguistici dei suoi utilizzatori (detti talvolta, scherzosamente, internauti).
Nel trattare [...] testo che sta leggendo dell’utente di Internet, un utente nello stesso tempo più attivo del lettore a stampa e più distratto, perché abituato di standardizzazione (l’adozione dell’inglese come codice universale e la tendenza a produrre testi on line ...
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Per alfabeto fonetico si intende l’insieme dei simboli impiegati per la rappresentazione grafica dei suoni di una lingua. La sua prerogativa essenziale è quella di associare in modo univoco un solo segno [...] sistema convenzionale di notazione standardizzata di carattere universale, poiché consente la codifica articolatoria dei dal nome dei linguisti che lo idearono e rielaborarono nel tempo.
L’importanza di questi alfabeti fonetici in ambito romanzo, ...
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Pietro Bembo nacque a Venezia il 20 maggio 1470 da una grande famiglia patrizia. Studiò greco dal 1492 al 1494 a Messina alla scuola di Costantino Lascaris, quindi filosofia a Padova e a Ferrara. A Ferrara [...] il latino, e non nella lingua letteraria più prestigiosa del loro tempo, che era il greco (I, 2-6). Quanto all’ mezzane e temperate» (II, 4). Poiché tuttavia è «generalissima e universale regola» scegliere in ogni stile «le più pure, le più monde ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] menato questo cane per l’aia
ma anche in presenza di avverbi (di tempo, di modo, o in funzione di quantificatori) o di alcune classi di procedimenti metaforici e metonimici provenienti dall’esperienza universale dei parlanti (Casadei 1994; Kovacses ...
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Il linguaggio della cortesia è l’insieme delle strategie, norme e convenzioni verbali adottate da una comunità per contenere la conflittualità e favorire l’armonia nell’interazione comunicativa. In quanto [...] senso, la cortesia è un aspetto di una proprietà universale: la necessità di risolvere la tensione tra l’impulso / Voglia accettare / gradire i miei più distinti saluti).
In tempi recenti, con il rapido sviluppo della comunicazione per via digitale (e ...
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Pier Paolo Pasolini nacque a Bologna nel 1922 e morì a Roma nel 1975. Dell’esperienza espressiva straordinariamente multiforme di Pasolini, che fu, oltre che scrittore, anche regista cinematografico, ricordiamo [...] 1957), L’Usignolo della Chiesa Cattolica (1958), La religione del mio tempo (1961), Poesia in forma di rosa (1964), Trasumanar e organizzar verità e della coincidenza tra il personale e l’universale. Alla lingua limpida ed esente da ogni vezzo ...
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Torquato Tasso (Sorrento 1544 - Roma 1595) affrontò nella sua opera il più ampio ventaglio di generi testuali, sia in prosa che in versi. Sono in prosa i ventisei Dialoghi di vario argomento (la nobiltà, [...] , distorto, sforzato, inusitato e aspro, onde non può esser’inteso dall’universale», e che i suoi versi sono «aspri», e la «favella troppo presenza tassiana, per es. nell’Ungaretti da Sentimento del tempo in poi, o in Franco Fortini.
De Sanctis, ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...