Il fondatore del cristianesimo e della Chiesa; secondo la fede cristiana, il Redentore del genere umano e, conforme alle definizioni dei primi quattro concilî ecumenici, il Figlio di Dio, Verbo incarnato, [...] Gerusalemme, dopo l'ingresso trionfale e umile insieme, e la purificazione del Tempio - di cui non resterà pietra su pietra (Mt. 24, 2; 7), il Nuovo Testamento ribadisce che la volontà salvifica universale di Dio è sempre collegata con la realtà di G ...
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Filosofo greco (Atene 428 o 427 a. C. - ivi 348 o 347). Era di famiglia agiata e nobile; la tradizione racconta che gli era stato inizialmente imposto il nome del nonno, Aristocle, e che quello di Πλάτων [...] Euclide, da dove tornò presto ad Atene. Rimastovi qualche tempo, iniziò il primo dei suoi viaggi maggiori, che secondo la che del modello e della copia, parla anche di un "ricettacolo universale", che è il luogo (χώρα) in cui si svolge il divenire ...
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Poeta (Recanati 29 giugno 1798 - Napoli 14 giugno 1837). Tra i massimi scrittori della letteratura italiana di tutti i tempi, nella sua opera risulta centrale il tema dell’infelicità costitutiva dell’essere [...] Parco Virgiliano.
Non è esatto quel che si credeva un tempo, che gli studî eruditi e filologici di L. appartenessero di mettere la semplicità e l'immediatezza al servizio della verità universale del sentimento.
Dal 1823 al 1828, a parte l'epistola Al ...
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Stato insulare dell’Oceano Indiano, situato a SE della Penisola Indiana, da cui è separato dallo Stretto di Palk. Già possedimento britannico con il nome di Ceylon, dal 1948 indipendente nell’ambito del [...] di una soluzione politica del conflitto. Nello stesso tempo, è stata sferrata una grande offensiva dell’esercito nazionale di cui si conosce solo lo pseudonimo (Vidyācakravarti «Sovrano universale della scienza») è Amṛtāvaha («Il fiume d’ambrosia»), ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] unità di misura: per es., l è s. di lunghezza, t di tempo; m di metro. Per i s. delle varie grandezze e unità, senso più generale si è ammessa anche l’esistenza di s. universali, in cui la relazione s.-simbolizzato è fissa e indipendente dal ...
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Filosofo (Stoccarda 1770 - Berlino 1831). Dopo aver compiuto gli studî ginnasiali nella sua città, entrò nel 1788 nello Stift di Tübingen, una sorta di seminario protestante, dove ebbe come condiscepoli [...] rapporti di proprietà, si passa alla morale come momento dell'universalità etica, per giungere all'eticità quale sintesi di diritto e è il "proprio tempo appreso con il pensiero". Per quanto riguarda poi specificamente il suo tempo H. ritiene che ...
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Poeta, narratore, drammaturgo tedesco (Francoforte sul Meno 1749 - Weimar 1832). Genio fra i più poderosi e poliedrici della storia moderna, si manifestò in un'epoca in cui ormai risultava operante la [...] teorie su storia e natura, creatività individuale e divenire universale, e la lettura di Shakespeare, che segnarono la prodigiosa la maturazione di quel panteismo cui del resto già da tempo aderiva. La produzione letteraria di questo periodo si può ...
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Matematico e filosofo (La Haye-en-Touraine 31 marzo 1596 - Stoccolma 11 febbraio 1650). Nel collegio dei gesuiti di La Flèche, seguì per nove anni (1605-1614) il consueto curriculum delle classi di grammatica, [...] e si convinse di poterne estrapolare un metodo universale, applicabile a tutti i campi del sapere. L se riferita all'effetto della forza F in un determinato intervallo di tempo dt, la seconda all'effetto in un determinato spostamento ds; infatti ...
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Filosofo e teologo (Roccasecca 1225 o 1226 - Fossanova 1274). Fanciullo, oblato nel monastero di Montecassino, studiò poi a Napoli ove ebbe maestri (la notizia è di G. Tocco) Martino di Dacia e Pietro [...] sono in lui (esemplarismo platonico-agostiniano da tempo definitivamente acquisito nella teologia cristiana); ma gli nella visione di Dio concessa ai beati. Dio come bonum universale muove la volontà necessariamente, ma nella vita terrena non si ...
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Filosofo e scienziato (Lipsia 1646 - Hannover 1716). Dopo aver studiato filosofia a Lipsia, matematica a Jena e diritto a Altdorf, entrato in rapporto con i Rosacroce conobbe Johann Christian barone di [...] le più spiccate personalità della scienza e della filosofia del tempo. Morto Boineburg, passò (1673) a Londra, dove anche le verità di fatto sono verità di ragione, e quindi universali e necessarie. Le verità eterne, che L. chiama anche essenze ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...