Uomo politico milanese, nacque il 3 gennaio 1815 a Milano. Iniziò i suoi studî nel collegio Longone di Milano e li compì nel collegio Ghisleri e nell'università di Pavia, dove si laureò in legge e si legò [...] e stendeva per l'Enciclopedia Pomba un Dante, per quei tempi, eccellente (1858); ma più fortuna di tutti ebbe un traforo del S. Gottardo; nel 1878 fu commissario all'esposizione universale di Parigi. Fu due volte ministro della Pubblica Istruzione, ...
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Uomo politico, nato a Colonia il 22 febbraio del 1840, da poveri genitori; morto a Passugg (Zurigo) il 13 agosto 1913. Rimasto orfano giovanissimo, il B., fra i diciotto e i vent'anni ramingò in cerca [...] ma egli si mostrò contrario, in un primo tempo, alla partecipazione delle classi lavoratrici alle attività politiche, patrocinata specialmente dal Lassalle, e si pronunciò contro il suffragio universale, per il quale non considerava ancora mature le ...
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Sommo geometra e astronomo greco (408-355 a. C.). Povero, poté studiare ad Atene grazie alle sovvenzioni di amici e udirvi i grandi maestri, soprattutto Platone. Si recò in seguito in Egitto, munito di [...] fu uno dei maestri più acclamati tanto per la cultura universale e la profondità filosofica, quanto per le brillanti doti di , il calendario. Da questo lato E. era noto da molto tempo agli storici. Ma, dopo la ricostruzione che ha dato lo Schiaparelli ...
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(XV, p. 243; App. III, I, p. 613)
Arcipelago del Pacifico sud-occidentale, dal 1970 stato indipendente. Nel 1986 sono stati censiti 714.000 ab., più del doppio del 1956 (il tasso di accrescimento annuo [...] è all'origine della crisi politica ed economica che travaglia da tempo il paese. Il 38,7% della popolazione è urbanizzata, una Camera dei rappresentanti di 52 membri, eletta a suffragio universale, e un Senato, i cui 22 membri erano nominati. ...
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Contro la sofistica soggettività del conoscere, Socrate aveva messo in evidenza la imprescindibile universalità dei concetti. Platone dà rilievo alla scoperta di Socrate e vede l'assolutezza di questi [...] , finiscono quasi con l'identificarsi. E nello stesso tempo, siccome intelligere est actio in ipso intelligente manens ( per Kant la funzione stessa di quel processo. Il pensiero universale si avvia a separare le sue sorti dall'irreale astratto.
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Illustre storico tedesco del cristianesimo, fondatore della scuola di Tubinga. Nacque a Schmiden (Württemberg) il 21 giugno 1792, studiò a Tubinga, nel 1817 entrò professore nel seminario di Blauenheuren [...] lettere paoline, in cui il contrasto fra universalismo paolino e particolarismo giudaizzante non emerge, vengono scartate 429-459, suscitando uno scambio di scritti che si dilungò per qualche tempo (cfr. la stessa Histor. Zeitschr., 1862, pp. 85-116, ...
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INCOSCIENTE o inconscio
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Ernesto LUGARO
Termini equivalenti, usati spesso in filosofia e psicologia, ma di definizione assai controversa. In genere essi hanno significato [...] di conoscenze che divengono consapevoli in altro momento del tempo. Tra le concezioni filosofiche dell'inconscio le più fondamento comune di tutte le singole consapevolezze finite, soggetto universale del tutto. Dal concetto d'inconscio, infine, è ...
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LULLO, Raimondo (Ramón Lull)
Mario CASELLA
Filosofo e teologo catalano, nato a Palma (Baleari) da nobile famiglia barcellonese tra il 1232 e il 1235. Fu in qualità di siniscalco e maggiordomo presso [...] Giacomo d'Aragona, re di Maiorca, e a quel tempo (1256) sposò Bianca Picany dalla quale ebbe due figli. Verso i trent'anni, illuminato della cultura europea. Missionario della fede, dottore universale, contemplativo in ardore di passione e di azione ...
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PARACELSO (Theophrast Bombast von Hohenheim: il completo nome latino è Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus Paracelsus, dove l'ultimo termine deriva quasi certamente dalla latinizzazione parziale [...] dal vescovo di Salisburgo in quella città, vi morì poco tempo dopo, pare per un carcinoma al fegato.
P. è il suo sperimentalismo ha d'altronde una base più profonda nell'idea dell'universale affinità che, stringendo l'uomo da un lato con la natura ...
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Detto più tardi l'Uccellatore per una falsa tradizione, era figlio di Ottone l'illustre, duca di Sassonia e poi sovrano di Germania; nacque nell'876. Esordì combattendo a lungo contro gli Slavi dell'Elba, [...] e concludere intanto una tregua di nove anni, periodo di tempo che gli permetteva di organizzare le forze dello stato e prendere della Chiesa cattolica né E. seppe sottrarsi a quel fascino di universale potenza. E. morì a Memleben il 26 luglio 936 e ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...
universale1
universale1 agg. [dal lat. universalis, der. di universus: v. universo1]. – 1. a. Che riguarda tutto l’universo, che si estende o è valido per l’intero universo fisico (nell’accezione scient. di questo termine): legge dell’attrazione...