Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] tempo, il modo, la diatesi, la persona e il numero. Le forme di terza persona singolare e plurale di mbulɔɲ «copro» della varietà di quanto sono disponibili solo inchieste parziali e, dall’avvento della Repubblica, non si sono più fatti censimenti ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] si legge nei codici del De generatione animalium di Aristotele circolanti ai tempidi Dante, e che trae origine dall’incrocio col maggiore sicurezza filologica degli umanisti e con l’avvento della stampa che favorisce una memorizzazione più stabile ...
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Al termine grafia (dal gr. graphḗ «scrittura») corrispondono, in realtà, due accezioni diverse: la prima si riferisce al ductus, cioè alle peculiarità dei caratteri della scrittura (tipologia, collegamenti [...] l’espressione umana, anche la scrittura si è evoluta nel tempo. A partire dai primi, rozzi segni che ripetevano il modello prova del poco favore che incontrò questa proposta.
L’avventodi una società sempre più mescolata è segnalato dalla tendenza ...
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alfabetizzazione
La scrittura alfabetica è già attestata a metà del 2° millennio a.C. (alfabeto ugaritico, poi alfabeto protocananaico), e fu diffusa dai fenici (a partire dal sec. 11° a.C.) nel Mediterraneo, [...] a un incremento sia del numero di individui capaci di scrivere e per lo più anche di leggere (in ogni tempo le due operazioni non coincidono seguito quella della tradizione profetica e l’avvento contemporaneo dell’arabo come lingua ufficiale della ...
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Lingua indoeuropea appartenente al gruppo italico o protolatino, lo stesso di cui fanno parte quelle di altri popoli (Ausoni, Opici, Enotri e Siculi) che, insieme ai Latini, si insediarono nella parte [...] il Q fu limitato all’impiego davanti a u seguito da vocale (quantus). Al tempodi Cicerone l’alfabeto l. si presentava formato di 21 lettere:
A B C D E F G H I K L M da spinte irrazionalistiche, dall’avventodi nuove correnti religiose, filosofiche, ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] Le ricerche su questi temi sono state per molto tempodi competenza di ingegni curiosi piuttosto che formati a una disciplina scientifica in se stessi.
L'avvento dello strutturalismo, attirando l'attenzione sui problemi di descrizione sincronica, ha ...
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Scrivere e digitare
Giuseppe Antonelli
Il ritorno alla scrittura
Fino a una ventina d’anni fa, il dominio dell’audiovisivo – dei media detti non alfabetici – faceva prevedere una progressiva perdita [...] quella pressione del parlato sullo scritto a cui già da qualche tempo sono addebitati i principali movimenti in atto nell’italiano. Si tratta di «una rivoluzione iniziata con l’avvento dei word processor e proseguita con la telematica […] l’attuale ...
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Diritto
Diritto costituzionale
In via generale, l’atto di un organo (monocratico o collegiale) investito della cosiddetta funzione legislativa. A differenza della consuetudine, che nasce spontaneamente [...] Con il superamento delle monarchie assolute e l’avvento dello Stato liberale di diritto la posizione della l. nel sistema termine (più o meno breve).
La l. canonica è efficace nel tempo e nello spazio. Quanto al primo aspetto, per essa vale il ...
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L’arte del dire, cioè del parlare in pubblico, a un’adunanza, a un’assemblea, soprattutto in quanto è studiata nella sua attuazione pratica, nelle sue manifestazioni storiche, nella sua evoluzione, nei [...] nell’antichità il maggiore degli oratori politici d’ogni tempo, come quello in cui la forma trovava un equilibrio accanto alla predicazione della quaresima e dell’avvento, un altro genere di eloquenza sacra, quello delle ‘lezioni’. Frequenti ...
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STILISTICA (XXXIII, p. 734)
Cesare Segre
La parola, già usata in tedesco da Novalis, diventa termine tecnico ben definito ad opera di C. Bally (1902): "La stylistique étudie les faits d'expression du [...] diacronica (perché le varianti si succedono nel tempo) e strutturale (perché ogni strato di varianti costituisce un sistema, e ogni mutamento rigore dunque, con l'avvento dello strutturalismo non si può più parlare di s., ma di studio dello stile da ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad altissime cariche: a. al trono, al pontificato;...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...