Secondo un’ampia accezione, il grande spazio peninsulare e insulare dell’estrema Asia sud-orientale abitato da genti malesi, grosso modo corrispondente alla Penisola di Malacca e alla maggior parte delle [...] verbale sul tempo; ha un lessico vastissimo che ha assunto, nel corso di una storia multisecolare di contatti con diverse di corte, ci è pervenuta in poche migliaia di manoscritti in caratteri jawi, ossia arabo-malesi, posteriori quindi all’avvento ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] calando dal 42,4 al 38,3%, il punto più basso dall'avvento della repubblica. Se ne avvantaggiò il PLI che raddoppiò la propria percentuale tempidi De Gasperi, il bicolore DC-repubblicani sembrava quasi incarnare e rappresentare l'estrema forma di ...
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(XV, p. 338)
Filologia classica. - Nell'ultimo sessantennio la f. classica − intesa come disciplina rivolta allo studio dei testi greci e latini antichi con particolare attenzione alla loro trasmissione, [...] fine del 18° secolo. Negli anni Trenta l'avvento al potere del nazionalsocialismo, la persecuzione antiebraica e quelli, cospicui, di paleografia e papirologia, nella prima delle quali si sono segnalati − dopo i tempidi L. Traube e di W.M. Lindsay ...
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Vicino Oriente antico. L'origine della scrittura e del calcolo
Denise Schmandt Besserat
Jean-Jacques Glassner
Jöran Friberg
Robert Englund
L'origine della scrittura e del calcolo
Le registrazioni [...] tematici, elenchi di titoli e funzioni, di oggetti di metallo e di ceramica, di vasellame, di cereali, di pesci, di nomi di città, ecc., un'attività in cui si espresse la volontà di classificare i segni e, al tempo stesso, di classificare la realtà ...
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Con il termine origini ci si riferisce convenzionalmente alla fase aurorale delle lingue romanze (o neolatine), quando testi (o frammenti di testi) scritti in volgare cominciarono a essere conservati su [...] indica un complesso di fenomeni non omogenei, riscontrabili in testi tipologicamente difformi lungo un arco ditempo assai ampio ( con la discesa dei Longobardi (593 d.C.). All’avventodi questo popolo è stata ascritta anche una prima, importante ...
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In pochi casi, come in quello dell’italiano moderno, nel fare la storia di una lingua ci si imbatte in un termine cronologico preciso che abbia segnato un cambiamento netto di situazione ambientale generale [...] fu colpita da tre sconvolgimenti di natura politica e bellica: la prima guerra mondiale; l’avvento e la durata del regime che hanno permesso di ‘qualificare’ una serie di fenomeni e di valutarne le prospettive di vita.
In un primo tempo, l’attenzione ...
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Il termine ortografia (dal gr. ortographía, comp. di orthós «retto, corretto» e -graphía «scrittura») identifica l’insieme delle convenzioni normative che regolano il modo di scrivere una lingua considerato [...] avvento della stampa e dell’industria editoriale.
Non ci restano autografi della Commedia dantesca. Di essa esistono più di seicento manoscritti, ma nessuno di pugno di risolutiva e se tu avessi tempo e voglia di consultare diverse grammatiche, a ...
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La sociolinguistica è il settore delle scienze del linguaggio che si occupa dei rapporti fra lingua e società. Pare che il termine sociolinguistics sia stato usato per la prima volta all’inizio degli anni [...] dotato su queste basi di una propria strutturazione autonoma, allo stesso tempo si realizza nella vita sociale società agricola a società industriale e postindustriale e l’avvento delle moderne comunicazioni di massa (De Mauro 1976: 51-125) avutesi ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] da milioni di persone. Anche nella seconda parte del secolo, dopo l’avvento della televisione (1954) e di Internet ( 2004: 123).
In generale le esigenze di spettacolarità, quelle di rispetto ditempi e di ritmi legati alla programmazione, quelle del ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] della corte angioina di Napoli (1356). La prassi resta saltuaria fino all’avvento della dinastia aragonese 2005: vol. 1°, XIV) e diventati nel tempo sempre più numerosi. La cancelleria regia di Palermo scriveva generalmente in latino, ma non mancano ...
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avvento
avvènto s. m. [dal lat. adventus -us, der. di advenire «arrivare»]. – 1. Venuta, arrivo: sperare nell’a. di un periodo di pace; io annunzio l’a. d’un’arte novella (D’Annunzio); assunzione ad altissime cariche: a. al trono, al pontificato;...
tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la rappresentazione della modalità secondo...