TERRACOTTA
Filippo ROSSI
Paola ZANCANI MONTUORO
. Con questa parola italiana si designano fino dall'età del Rinascimento in molte lingue moderne i manufatti e i prodotti artistici ricavati dall'argilla [...] del V sec. a. C. furono chiamati a Roma per decorare il tempio di Cerere, molti dati provano tuttavia lo sviluppo della tecnica fittile in infatti ovunque nel sec. VI i tipi di stile ionico, mentre sul continente greco la Beozia ebbe fino dall' ...
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VENEZIE, TRE (XXXV, p. 78)
Elio MIGLIORINI
Emilio LAVAGNINO
Bruno NICE
Carlo SCHIFFRER
Veneto. - Durante la seconda Guerra mondiale, poiché sulla linea del Po ebbero termine (aprile 1945) le operazioni [...] e alla Malcontenta il palazzo Foscari, leso nell'elegante pronao ionico del Palladio. A Bassano del Grappa, oltre i danni di lotta nel periodo clandestino, era destinato in un secondo tempo a servire da avviamento ad un regime di libertà politica. L ...
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PORTICO (lat. porticus; gr. στοά)
Giacomo GUIDI
Bruno Maria APOLLONJ
Edificio, in generale, di forma rettangolare, generalmente molto allungata, che, almeno dalla parte di uno dei lati lunghi, si [...] più antichi e famosi portici sacri era quello degli Ateniesi a Delfi (fine del sec. VI), in stile ionico. Addossato alla terrazza del tempio, a un livello più basso, conteneva gli arredi navali tolti al nemico nella battaglia di Salamina. Altri due ...
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PRASSITELE (Πραξιτέλης, Praxitĕles)
Carlo Albizzati
Si contano sei scultori greci di questo nome.
1. Ateniese, del demo di Eiresidai, come i suoi discendenti, padre di Cefisodoto seniore, avo dell'omonimo [...] artista era in lettere attiche, e, cioè, anteriore all'introduzione dell'alfabeto ionico, fatta per legge nel 403-2. Dieci fatiche di Eracle, più la lotta con Anteo, nei frontoni del tempio dell'eroe a Tebe (Paus., IX, 11, 6), sembrano soggetti fuori ...
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ORDINI ARCHITETTONICI
Giorgio ROSI
. In senso generico si chiama in architettura ordine una serie di elementi simili, allineati orizzontalmente, come finestre, arcate, nicchie, mensole, e così via. [...] di Apollo a Didima.
Nell'arte italica preromana qualche cosa di simile allo ionico greco era contemporaneamente in uso, e ne abbiamo le tracce nei capitelli del tempio italico di Pesto e in quei pilastrini bassi e di piccolo rilievo che decorano ...
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VOLTA, Alessandro
Giovanni POLVANI
Nacque a Como il 18 febbraio 1745, sesto figlio di Filippo Volta e di donna Maria Maddalena dei conti Inzaghi. Ricevette al battesimo i nomi di Alessandro, Giuseppe, [...] 'indebolire la resistenza fisica di V cui, nello stesso torno di tempo, il destino non risparmiava lo strazio della morte del figlio Flaminio. che superano, movendo dall'interno, l'ultimo strato ionico e che da questo sono richiamati. L'altezza di ...
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MONODIA
Gastone ROSSI-DORIA
. Composto con le parole greche μόνος "solo" e ᾠδή "canto", questo termine, già corrispondente in proprio ai monologhi frequenti nel teatro classico, oggi designa, presso [...] probabile musicalità (e musicabilità) della loro espressione formale, un melos vero e proprio.
L'egemonia dell'ἔπος ionico (tempi immediatamente preomerici e omericoesiodei, fino al tardo sec. VIII) sembra ridurre il canto da melico a recitativo (cfr ...
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SBALZO (fr. repoussé)
Doro LEVI
Filippo ROSSI
È la tecnica della lavorazione del metallo in piastra sottile, condotta in modo da far risaltare le figure in rilievo; tecnica che viene usata anche con [...] della tomba della Polledrara, di Vulci, e nei periodi ionico-attico e attico, con le più svariate lamine figurate, da parata che portano spesso i nomi dei maggiori armaioli del tempo, ma che talvolta sono vere opere di oreficeria avendo molte parti ...
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SIBILLA
Alberto PINCHERLE
Nicola TURCHI
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. La Sibilla (l'etimologia del nome è sconosciuta) è una vergine, giovane ma talora pensata anche come decrepita, la quale quando viene ispirata e quasi posseduta [...] è in fondo la Sibilla Eritrea portata a Cuma dai coloni ionici e diventata, grazie a circostanze favorevoli, tra cui prima di in personaggio satanico e in Anticristo. Vi è un accenno a un tempio del vero Dio in Egitto: che sarà quello di Leontopoli o ...
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ROMOLO e Remo
Gaetano De Sanctis.
Romolo (Romŭlus) è l'eponimo e il fondatore di Roma. È corrente presso gli antichi l'uso di spiegare l'origine di una città, di una tribù, di una gente per mezzo di [...] quale ultima è un'opera d'arte ionica o più probabilmente d'arte etrusca sotto l'influsso ionico del 500 circa a. C., e non la lupa capitolina di cui parla Cicerone, che al suo tempo, percossa dal fulmine, fu strappata dalla base lasciandovi le ...
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dorico
dòrico agg. [dal lat. Dorĭcus, gr. Δωρικός] (pl. m. -ci). – 1. Dei Dori, pertinente ai Dori, uno dei tre gruppi etnici (insieme con gli Ioni e gli Eoli) dell’antica Grecia: la stirpe d.; gli stati d.; le colonie d., ecc. 2. a. Dialetto...
tesoro
teṡòro s. m. [dal lat. thesaurus, gr. ϑησαυρός]. – 1. a. Ingente quantità di monete e oggetti preziosi (metalli e pietre preziose, gemme, gioielli, ecc.), spec. se accumulati e conservati con cura: accumulare, aver accumulato un t.;...