MILANO
Antonio Calzoni
Giuseppe Caraci
Gaetano Cesari
Paolo D'Ancona
Giuseppe Gallavresi
Antonio Monti
Luigi Sorrento
Alda Levi Spinazzola
Giovanni Antona Traversi
Alessandro Visconti
La seconda [...] i più cresciuti appaiono quelli più vicini al nucleo cittadino (Musocco, Greco, Lambrate) e posti sulle radiali stesse, e in modo speciale quelli a una terma ivi esistente, o ivi trasportate da un tempio perittero e da altro luogo; il teatro che, dai ...
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VOLTAIRE, François-Marie-Arouet, de
Lorenzo GIUSSO
Nacque a Parigi il 20 febbraio 1694. Egli ebbe in un collegio di gesuiti un'eccellente educazione umanistica, e a dodici anni già componeva versi che [...] imitazioni spagnole e inglesi e di ricondurla alla severa nobiltà dei Greci e di Racine. Sono infatti di questi anni di ritiro Ginevra, insieme con sua nipote M. me Denis. In quel tempo non era permesso a nessun cattolico stabilirsi a Ginevra, né nei ...
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VESTA
Giulio Giannelli
. Divinità degli antichi Romani, e dei Latini in genere, alla quale era strettamente associato il culto, privato e pubblico, del focolare domestico e del focolare dello stato. [...] , XXVII, 67; De legibus, II, 19, 29). È possibile indicare, con una certa approssimazione, il tempo dell'introduzione in Roma di questa divinità greca. Roma antichissima dovette possedere, come ogni altro oppido latino, un culto del focolare e un ...
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VULCANO (Volcānus, Volchanus, Volkanus)
Luisa Banti
Antico dio romano, poi identificato con il dio greco Efesto, di cui prese il carattere e gli attributi; tuttavia la sua natura originaria può in parte [...] il Vulcanale, sarebbe stata costruita da Romolo. Più recente è il tempio presso il Circo Flaminio.
In età storica V. fu il dio Le raffigurazioni di V. sono ispirate all'arte greca: è il greco Efesto che vediamo come séthlans sui monumenti etruschi e ...
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È, nelle letterature classiche, una forma di novellistica sacra, e perciò un succedaneo, o, se si vuole, un precedente pagano, dell'agiografia cristiana. Il termine "aretalogo", estraneo al greco classico, [...] mentre ricorre un paio di volte nella letteratura romana. La interpretazione di aretalŏgus come filosofo buffone, accolta per molto tempo nei lessici (Forcellini, Freund, Georges) è falsa, e risale a un errore del Casaubono (a Svetonio, Aug., 74). Fu ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] con tutto lo cuore di riposare l'animo stancato e terminare lo tempo che m'è dato...". E per dimostrare alla patria chi fosse Dio, sono le stesse caratteristiche più eminenti del mondo spirituale greco-latino; alle quali, sul piano dell'arte, per l' ...
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CARDUCCI, Giosue
Mario Scotti
Nacque a Valdicastello, frazione di Pietrasanta nella Versilia lucchese, primogenito del dottor Michele e di Ildegonda Celli, il 27 luglio 1835 alle undici di sera. Gli [...] fu confermato, né riuscì a ottenere l'insegnamento del greco ad Arezzo per l'anno scolastico '57-'58.
Il Benedetto, C. e la Francia, ibid., 9, pp. 25-43 (poi in Uomini e tempi, Milano-Napoli 1953, pp. 421-442); P. Pancrazi, Scrittori ital. dal C. al ...
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BOCCACCIO, Giovanni
Natalino Sapegno
Frutto di una libera relazione di Boccaccio, o Boccaccino, di Chellino con una donna di cui nulla sappiamo, nacque, forse a Certaldo, ma più probabilmente a Firenze, [...] con Lia, con altre sei ninfe e tre pastori, presso il tempio della dea, e ascolta dalle sette donne il dettagliato racconto dei per primo nell'Occidente la conoscenza diretta degli autori greci.
Scritti danteschi. Il culto dell'opera dell'Alighieri ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] dell'equatore; di qui il linguaggio simbolico che parla dei tempi in cui la via fra cielo e terra era aperta e delle fiabe nonché della matematica e geometria simboliche dei Greci. La ‛giustizia' dei Greci era un quadrato, cioè un numero di cui esiste ...
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La figura di Costantino nell’Ordo Panegyricorum
I panegiristi e la nascita del potere costantiniano
Giulia Marconi
La voce si propone di indagare l’immagine che di Costantino hanno fornito i Panegirici [...] strada verso il Reno, il vincitore si ferma al tempio di Apollo presso Autun e lì il dio in visione del discorso elogiativo si veda L. Pernot, La rhétorique de l’éloge dans le monde gréco-romain, Paris 1993, pp. 19-114.
12 J. Dingel, s.v. Panegyrik, ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle piramidi, assomigliata a quella della...