Mitico indovino greco, figlio di Testore: prese parte alla guerra di Troia. Nell'Iliade ha parte importante solo nel libro I, dove la sua profezia che Apollo non cesserà dall'ira finché non sia resa la [...] narrava che C. venne a Claro, soggiacque a Mopso, profeta del tempio, in una gara d'indovinelli, morendone di crepacuore (il motivo è parti dell'Asia Minore, probabilmente per opera dei coloni greci, che non vogliono rinunziare a un talismano così ...
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. Architettura. - L'idea di adoperare la figura umana come sostegno architettonico è stata largamente utilizzata dagli antichi artisti; a codeste figure, se maschili, essi diedero il nome di Atlanti (v. [...] La parola τελαμών deriva d'altro canto dallo stesso verbo greco *τλάνω, cui si riconduce il nome Atlas.
Il più arte classica in cui sussistono avanzi degli Atlanti, è il famoso tempio di Giove Olimpico in Agrigento, costruito intorno la metà del sec ...
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Scultore greco, del quale dà notizia solamente Pausania (IV, 31,6 seg.; VIII, 37,1) che lo ricorda con ammirazione, ma non fa cenno dell'età in cui visse. Scolpì numerose statue o gruppi di divinità, in [...] un gruppo gigantesco, ritrovati nel 1889 negli scavi del tempio di Despoina a Lycosura (Arcadia), e trasportati nel Museo mantello di Despoina, dove appaiono motivi che i decoratori greci, soprattutto ateniesi, trasportarono verso la metà del sec. II ...
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. In questa località dell'Afghānistān posta sull'Amu Daryā (l'antico Oxus), al confine con l'URSS, gli scavi condotti dalla "Délégation Archéologique Française en Afghanistan" (DAFA) stanno portando alla [...] Olimpia e una cappella funeraria (il temenos di Kineas, un greco che fu forse tra i fondatori della città). La singolare pianta C.), di lontana derivazione macedone, si ritrova anche in un tempio à redans, di un secolo più tardo, dedicato a una ...
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. Antica città della Tunisia, nel luogo detto Hammam Darradji, a 8 km. a NO. di Sūq-al-Arba‛. La città antica sorgeva sopra un altipiano, presso una bella fonte, a poca distanza a N. del fiume Bagrada [...] Bulla da una città omonima, può essere stato un'allusione al tempo in cui fu capitale di uno stato. All'inizio dell'Impero un dio di origine punica, travestito con un nome greco-romano, ché il suo santuario presenta sistemazioni non classiche. ...
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. Le antae equivalgono, secondo il significato comunemente attribuito dagli antichi, a quadrae columnae o ad eminentiores lapides, vel columnae ultimae quibus fabrica sustinetur. Sono cioè i pilastri quadrangolari [...] Vitruvio (III, 1) descrive nella sua classificazione dei templi e di cui rimangono esempî numerosi nel mondo greco (tesoro degli Ateniesi in Delfi, tempio di Temide a Ramnunte).
Le antae non furono usate soltanto per i templi, ma anche per edifici ...
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Architetto, nato il 28 aprile 1788 a Londra, morto ivi il 17 settembre 1863. Era figlio di Samuel Pepys C. il vecchio (1754-1827), architetto della London House in St. James's Square. Fu allievo di sir [...] i numerosi viaggi (1810-17) scoprì il fregio del tempio di Figalia. Insegnò poi architettura alla Royal Academy e a lui. Seguendo la moda, si valse dello stile neo-greco.
Pubblicò i risultati delle sue esplorazioni in un volume supplementare alla ...
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ASIŪT (Asyūṭ, anche Sayūṭ, Syūṭ, Suyūṭ; la forma letteraria è Usyūṭ, arabo). - 1) La più popolosa città dell'alto Egitto, con 51.431 abitanti, circa 378 km. a S. del Cairo. Giace sulla riva occidentale [...] per l'irrigazione di una vasta zona intorno alla città.
Appare fin dai tempi più lontani della storia ed era chiamata Zjòwte (z'wtj), in copto -ewojwe (wpj. w-w' j. wt) "il battistrada", in greco Ophois, ovvero Μακεδών (Diod., I, 18); da lui la città ...
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Parola latina d'incerta etimologia, che indica il luogo di deposito di oggetti votivi in prossimità di un santuario. Nell'antichità infatti v'era l'uso di deporre nell'interno dei santuarî oggetti votivi [...] scavate artificialmente, destinate a contenere il sovrappiù del materiale votivo appartenente al tempio sovrastante di Giove.
Simili depositi e ripostigli sacri, che in greco erano detti ϑησαυροί, dovevano essere comuni a tutti i templi e luoghi ...
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Città dell'Hispania Tarraconensis, sul golfo di Rosas, tra i due villaggi di La Escala e di S. Marti d'Empurias. Le origini di Emporiae rimontano alla metà del sec. VI a. C., quando i Focesi di Marsiglia [...] della Celtiberia. La città salì a prosperità anche maggiore ai tempi della repubblica romana, con la quale essa strinse subito rapporti di quella greca ed ellenistica sono riapparsi moltissimi resti (mura, agorà, tempio di Asclepio e tempio d'Iside e ...
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feta (Feta) s. f. (non com. m.) inv. Formaggio di latte di pecora o di capra, ma anche, in tempi più recenti, di vacca, a pasta semidura e friabile, da consumare fresco o leggermente stagionato, prodotto in Grecia e in altre zone dell’area balcanica....
piramide
piràmide s. f. [dal lat. pyrămis -ĭdis, e questo dal gr. πυραμίς -ίδος, nome d’origine incerta, connesso in età ellenistica col greco πῦρ «fuoco», e considerato come allusivo alla forma delle piramidi, assomigliata a quella della...