Gòrgia di Leontini. - Sofista greco (circa 483 - circa 375 a. C.). Fu il più notevole rappresentante dell'antica sofistica dopo Protagora, e insieme il creatore dell'arte retorica. Convinto che l'uomo [...] e con l'insegnamento dell'arte oratoria diventò così ricco da poter dedicare, nel tempiodiApollo a Delfi, una sua statua d'oro; nel suo sontuoso stile di vita si attuava l'ideale pratico proprio della sofistica. Inviato nel 427 ad Atene in ...
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(gr. Σίβυλλα, lat. Sibylla) Nell’antichità classica, fin dal periodo arcaico della Grecia, particolare tipo di veggente femminile. I primi dati letterari (da Eraclito in poi) parlano di una S., al singolare [...] promosse una nuova raccolta e fece collocare i testi nel tempiodiApollo sul Palatino. Consultati fino al tempodi Giuliano l’Apostata, verso il 400 furono bruciati per ordine di Stilicone. Ne restano vari frammenti. Oracoli sibillini Raccolta in 14 ...
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(gr. Δελϕοί) Località della Focide, occupata con continuità dal 2° millennio a.C., famosa per l’oracolo e il santuario diApollo. Non è noto se un oracolo esistesse già nel periodo miceneo, ma i ritrovamenti [...] (colonna dei Nassi, 6° sec.), si snodano lungo la via sacra, facendo da corona al tempiodiApollo. Quest’ultimo, dorico, periptero, esastilo, si presenta nella ricostruzione del 373 a.C. Sul punto più alto è ubicato il teatro del 4° sec. (rifatto ...
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(gr. Τροϕώνιος) Figura della religione greca con culto oracolare a Lebadea in Beozia. Il mito lo presenta come ‘eroe’, con molte varianti circa la paternità (Zeus, Apollo, Ergino re di Orcomeno), e come [...] architetto con il fratello Agamede (avrebbe costruito celebri edifici come il tempiodiApollo a Delfi); nel culto molti tratti lo presentano quale divinità: è chiamato Zeus T. in iscrizioni del suo santuario.
L’oracolo, famoso dall’età arcaica all’ ...
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(gr. Νιόβη) Mitica figlia del re lido Tantalo e sposa del tebano Anfione; poiché, fiera della sua numerosa prole, si vantava di essere superiore a Latona, i suoi figli furono uccisi da Apollo e Artemide, [...] senza N., in un fregio sul trono dello Zeus di Olimpia di cui si conoscono varie copie neoattiche; agli Uffizi di Firenze si conservano copie di un altro celebre gruppo del primo ellenismo, che era nel tempiodiApollo Sosiano a Roma. Il tema è anche ...
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Antica città nell’Asia Minore, presso l’odierna Sarayköy, celebre nell’antichità per una grotta (detta Plutonion o Charonion) da cui sgorgava acqua calda ricca di calcare e di acido carbonico, creduta [...] mura, una lunga strada porticata, terme, teatro, sepolcri, i resti del tempiodiApollo, di probabile origine ellenistica (ne provengono, tra l’altro, iscrizioni contenenti oracoli diApollo). In età cristiana (la comunità è ricordata già da s. Paolo ...
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Archeologo italiano (Roma 1874 - Rodi 1937). Allievo di F. Halbherr, fu direttore della Scuola archeologica italiana di Atene (1909) e prof. di archeologia nell'univ. di Firenze (dal 1916); socio corrispondente [...] 1920). Partecipò agli scavi di Cirene, portando alla luce il tempiodiApollo che illustrò. Nel 1930 sostituì in Creta F. Halbherr a capo della missione italiana cui si deve lo scavo di Gortina, di Hagìa Triàda e del palazzo di Festo. Si occupò anche ...
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(gr. ᾿Ιδομενεύς) Mitico eroe cretese, figlio di Deucalione, nipote di Minosse. Uno dei più valorosi Greci nella guerra contro i Troiani, fu tra i guerrieri nascosti nel cavallo di legno. Costretto a sacrificare [...] a Posidone suo figlio Orsiloco (o una sua figlia), fu bandito dai Cretesi e passò prima in Italia, poi a Colofone dove morì e fu sepolto presso il tempiodiApollo. ...
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Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a [...] guerra s. (448 ca.) scoppiò dopo che i Focesi ottennero dagli alleati Ateniesi autorità e giurisdizione sul tempiodiApollo; gli abitanti di Delfi riconquistarono l’autonomia dopo la sconfitta ateniese a Coronea (447). La terza guerra s. (356-46 ...
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Scultore e architetto greco di Paro (n. 390 circa a. C. - m. 330 circa), forse figlio dello scultore Aristandro. Dovette prendere parte alla decorazione del Mausoleo di Alicarnasso, di cui eseguì le sculture [...] policletei. Al 370-360 deve risalire una sua statua diApollo, portata da Augusto a Roma, nel tempiodiApollo Palatino, nota da copie di età romana e dalla sua raffigurazione su una base di Sorrento. Attorno al 360 si data una statua bronzea ...
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aziaco
azìaco agg. [dal lat. Actiăcus, gr. ᾿Ακτιακός] (pl. m. -ci). – Di Azio, promontorio greco dell’Acarnania (Epiro merid.) con un tempio di Apollo, e più tardi con una città dello stesso nome, fondata da Augusto in memoria della vittoria...
ne quid nimis
– Traduzione latina del motto greco μηδὲν ἄγαν «niente di troppo», scolpito, secondo la tradizione, nel tempio di Apollo in Delfi e attribuito al dio stesso o a varî sapienti dell’antichità; si ripete talvolta come invito a evitare...