Notevoli progressi sono stati realizzati in questi ultimi anni dall'a., negli studi sull'origine e l'evoluzione dell'uomo (v. paleoantropologia in questa App.) e in quelli sull'identificazione e l'interpretazione [...] termoregolazione. Così come il vestiario e l'abitazione dell'eschimese assicurano all'uomo un microclima sub-tropicale anche quando la temperatura esterna è di −30°C −40°C. Grazie perciò alla sua cultura, l'uomo, al contrario degli altri primati, non ...
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Rappresentazione dello spazio
Ken Cheng
(School of Behavioural Sciences, Macquarie University Sydney, Australia)
Un problema ricorrente nella vita di molte specie animali è il ritrovamento di un luogo [...] I servomeccanismi fisiologici aiutano a mantenere entro intervalli accettabili i livelli degli zuccheri nel sangue e la temperatura basale. I meccanismi coinvolti nella ricerca di un sito possono essere concepiti come servomeccanismi comportamentali ...
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Coevoluzione uomo-vegetazione nell'ecosistema mediterraneo
Sandro Pignatti
(Dipartimento di Biologia Vegetale, Università degli Studi di Roma 'La Sapienza' Roma, Italia)
La prima domesticazione di piante [...] -caldo, talora quasi subtropicale, con estati calde e aride e inverni relativamente miti (Di Castri e Mooney, 1977; Pignatti, 1986). La temperatura media annua è compresa tra 14°C e l8÷19°C, le precipitazioni tra 600 e 1200 mm annui, che possono ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Biologia ambientale
Mark Madison
Biologia ambientale
Le origini dell'ecologia
La storia della biologia ambientale, come quella di [...] , il climax potrebbe essere costituito da un fitto querceto, che ne diverrebbe la comunità stabile. A seconda della temperatura, delle precipitazioni e del vento, il climax potrebbe essere rappresentato da un deserto o anche da una delle praterie ...
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Diciottesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
Origini
Le sue origini sono controverse: non si sa con certezza quale delle sibilanti fenicie i Greci avessero presa a modello per la lettera da [...] di zirconio in luogo di quelle dell’ossido di titanio. A questa classe appartengono stelle supergiganti a relativamente bassa temperatura.
Chimica
S maiuscola è il simbolo chimico dell’elemento chimico zolfo (➔).
fisica
In fisica atomica, s indica ...
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Sostanza in grado di conferire colore al suo supporto.
Biologia
I p. biologici sono un gruppo di sostanze chimiche presenti nelle cellule sotto forma di granuli, gocce o cristalli, che conferiscono ai [...] ossido idrato, Cr2O3•2H2O, o verde di Guignet, sono caratterizzati da una notevole stabilità agli acidi, agli alcali, alla temperatura, alla luce, però non permettono di ottenere che una gamma limitata di tonalità. Si usano per prodotti ceramici, per ...
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Elemento che costituisce l’apparato scheletrico dell’uomo e degli altri Vertebrati (➔ scheletro); è formato per la massima parte da un particolare tessuto connettivo differenziato (➔ osseo, tessuto).
Anatomia [...] sistemi si possono impiegare soltanto con le o. ben conservate, l’altro anche con quelle vecchie o alterate.
Spremendo a bassa temperatura il grasso d’o. di buona qualità si ottiene l’olio d’ossa, liquido giallo, inodore, impiegato in conceria e come ...
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FISIOLOGIA
Gaspare Mazzolani
(XV, p. 482; App. II, I, p. 952; III, I, p. 623; fisiologia umana, App. IV, I, p. 821)
Fisiologia vegetale. - Negli ultimi anni la f. vegetale è venuta a collocarsi al centro [...] geni specifici. Gli effetti sull'induzione della fioritura e su altri processi dovuti sia al fotoperiodismo che alla temperatura sono forse determinati dall'intervento di diversi fitormoni. Il controllo della morfogenesi da parte della luce è ...
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Global Change
Costante De Simone
L'espressione in lingua inglese global change (cambiamento globale, modificazione mondiale) è entrata in uso anche in italiano per indicare i cambiamenti che si hanno [...] la vite, pianta mediterranea, a significare che l'effetto termico della corrente oceanica trasferiva energia sufficiente a mantenere la temperatura dell'aria e quindi del suolo a valori favorevoli a piante che oggi non allignano più nel medesimo ...
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MUTAZIONE (XXIV, p. 165)
Giuseppe Montalenti
Nel 1880 H. de Vries (v., XII, p. 711) trovò presso Hilversum in Olanda una pianta, la Oenothera lamarckiana che, sfuggita da qualche giardino, si era rinselvatichita [...] sia mutazioni fattoriali, sia mutazioni cromosomiche (H.J. Muller, 1928). Si è però potuto constatare che anche la temperatura e varie sostanze chimiche possono influire sulla mutabilità, confermando cosi in parte esperimenti precedenti, i quali non ...
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temperatura
s. f. [dal lat. temperatura «mescolanza in giusta misura (di caldo e freddo, umido e secco)», der. di temperare (v. temperare); nei sign. ant. del n. 2 è tratto direttamente da temperare]. – 1. In fisica, parametro che regola gli...
stella1
stélla1 s. f. [lat. stēlla]. – 1. In astronomia, nome generico dei corpi celesti di forma per lo più sferica, costituiti da enormi masse di gas a temperatura molto elevata (che per questo emettono luce), tenuti insieme dall’attrazione...