regola
Emilio Pasquini
Manca nella lirica dantesca; ha due soli esempi nel poema, ed è invece abbastanza frequente nel prosatore (sei occorrenze nel Convivio).
Nel significato più ovvio di " principio [...] altro verso anche quella di " misura " in endiadi con ‛ freno ', dunque " calcolata moderazione, ‛ medietas ' ", in IV XVII 4 Temperanza, che è regola e freno de la nostra gulositade e de la nostra soperchievole astinenza. Accanto a questo impiego ...
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PELTRO
Filippo Rossi
. È una lega di stagno con piombo, antimonio o rame. L'uso del peltro è attestato fino dall'antichità cristiana, per trovamenti avvenuti di vasellame da tavola e di tessere col [...] nel 1560, morto nel 1633), autore di una coppa con Lot e le figlie (1608), di un piatto e un boccale con la Temperanza (v. briot, VII, p. 870, illustr. in basso), rifatti sul modello di quelli del Briot (1611), di piatti con San Giorgio (1615) e ...
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felicità (felicitade)
Domenico Consoli
La parola è usata da D. quasi esclusivamente in prosa, per indicare una condizione di lieto e pieno appagamento spirituale, con riferimento sia alla vita terrena [...] (XXII 11), trattando l'uso dell'animo, che è doppio, pratico e speculativo, il primo consistente nell'operare secondo prudenza temperanza e fortezza, il secondo nel considerare l'opere di Dio e de la natura, attenua il divario: E questo [come] quell ...
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cacciare
Amedeo Quondam
. Nel senso proprio di " andare a caccia ", in If XXXIII 29 cacciando il lupo e' lupicini al monte, in Fiore CCXV 10 ma ell'er'ita in bosco per cacciare, in Rime CIV 102, con [...] e quanto si conviene... l'uomo è ne li termini de la sua perfezione... Lo freno usa quando elli caccia, e chiamasi quello freno temperanza, la quale mostra lo termine infimo al quale è da cacciare; e in Fiore LVI 11 chi d'Amor vuol gioire / ... un'or ...
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BARBARIGO, Marco
Franco Gaeta
Nacque a Venezia da Francesco e da Cassandra Morosini nel 1413. Dopo un'intensa carriera politica, culminata con l'assunzione dell'ufficio di procuratore di S. Marco, fu [...] e spesso suo vivace oppositore in seno agli organi di governo. L'epitafio ne elogia la politica di pace, la giustizia, la temperanza, la pietà; e il giudizio dei contemporanei lo dice "homo di gran memoria, giusto e savio" (Malipiero) e ricorda che ...
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soverchievole (soperchievole)
Francesco Vagni
La presenza del suffisso -evole (sulla cui fortuna nel Trecento cfr. B. Migliorini, Storia della lingua italiana, Firenze 1960, 232), con la sua preferenza [...] s. Tommaso (Comm. Eth. III lect. XIX n. 612: cfr. Busnelli-Vandelli). Sullo stesso concetto D. ritorna nella definizione della temperanza, che è regola e freno de la nostra gulositade e de la nostra soperchievole astinenza ne le cose che conservano ...
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FRANCQUEVILLE (Francavilla), Pierre (Pietro)
Sandro Bellesi
Figlio dello scabino Martin, nacque nel 1548 a Cambrai in Francia. Dopo essere stato iniziato allo studio delle lettere, si orientò verso [...] (forse Oceano), già nel giardino di Boboli, quindi al Museo del Bargello a Firenze (Aschoff-Pohlandt, 1969), una Temperanza in collezione privata nella villa di Lappeggi (Bellesi, 1992) e un bronzo con Diana nelle Staatliche Kunstsammlungen di Dresda ...
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spronare
Ricorre sempre in contesti figurati, nel senso di " stimolare ", " incitare ".
In If III 125 D. vuol mettere in luce la potenza della giustizia divina, la quale fa sì che i dannati siano quasi [...] umana, cioè " la spinge al male " (Andreoli, a Pg XI 21). Cfr. anche If XII 50.
Come esempio di attuazione di due virtù, la temperanza e la fortezza (che sono freno e sprone di cui la ragione si serve: Cv IV XXVI 7), D. ricorre alla figura di Enea: E ...
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Sara (Sarra)
Giuseppe Mazzotta
Moglie del patriarca Abramo, da cui ebbe in vecchiaia Isacco. Il senso etimologico del nome (" signora ", " principessa ") esprime la funzione principale che essa assume [...] , insomma, il quarto scanno dell'anfiteatro tra coloro che credettero in Cristo venturo, e simboleggia la giustizia, mentre Rut la temperanza, Giuditta la forza e Rebecca la prudenza.
Bibl. - A. Galassini, I cieli danteschi, Firenze 1894, 89-90. ...
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L’Oratio ad sanctorum coetum
Un imperatore cristiano alla ricerca del consenso
Roberto Cristofoli
L’Oratio ad sanctorum coetum1, giuntaci nei manoscritti col titolo Βασιλέως Κωνσταντίνου λόγος ὅν ἔγραψε [...] non compiva un’operazione originale e inedita, ma si inseriva lungo un solco che possiamo presupporre comune a una temperie culturale. Varrone (richiamato in Lact., inst. I 6) conosceva dieci Sibille, ma Dionigi di Alicarnasso nella sua opera storica ...
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temperanza
s. f. [dal lat. temperantia, der. di temperare nel senso di «moderarsi, osservare la giusta misura»; nei sign. ant., è tratto direttamente da temperare]. – 1. a. Nell’etica classica, virtù che permette l’uso equilibrato dei piaceri...
tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...