PROVERBÎ (ebr. Mišle; gr. Παροιμίαι; lat. Proverbia e similmente in tutte le moderne lingue europee; in tedesco però anche Sprüche)
Alberto Vaccari
Così si chiama il primo e più illustre dei libri didattici [...] invece si restringe quasi solo ai doveri verso il prossimo, alle convenienze sociali, con qualche ripetuto cenno alla temperanza; lo stile è quello dell'esortazione, tutto a imperativi, mentre nelle sezioni salomoniche domina l'affermazione oggettiva ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Paolo Rinoldi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Esigenze razionali e attenzione continua al rapporto uomo-natura orientano le poetiche [...] classicismo cerca di integrare il lato oscuro, misterioso della sensibilità nell’indeterminatezza del “non so che” e nella temperanza del “buon gusto”. Per Ludovico Antonio Muratori nelle Riflessioni sopra il buon gusto nelle scienze e nelle arti ...
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età (etade; etate)
Andrea Mariani
Il sostantivo ha un alto numero di occorrenze, distribuite tuttavia in modo assai poco uniforme, sì che più di ottanta di esse compaiono nel Convivio; e di queste una [...] obedienza (§ 12), come pure la soavitade, la vergogna e l'adornezza corporale (§ 11), e lealtade, cortesia, amore, fortezza e temperanza (XXVI 15). La terza etade, cioè senettude (XXVII 1), è la piena maturità dell'uomo: Conviensi... a questa etade ...
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saggezza
Capacità di seguire la ragione nel comportamento e nei giudizi; equilibrata prudenza nel distinguere il bene e il male, nel valutare le situazioni e nel decidere, nel parlare e nell’agire. A [...] virtù. Nel ritratto dei Memorabili senofontei si afferma che Socrate «non distingueva σοφία e σωφροσύνη [temperanza], ma considerava saggio e temperante colui che, conoscendo le cose belle e buone, sapesse servirsene, conoscendo le brutte, sapesse ...
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Con la rapida fortuna politica della famiglia Celsi (v.), a mezzo il sec. XIV, Lorenzo C. in un momento agitato della vita interna ed esterna della Repubblica, raggiunge quasi impensatamente l'alta dignità [...] sforzo era fatto per non irritare la suscettibilità genovese e rinnovare la guerra in Levante. Ma la cautela e la temperanza nella politica interna non valsero a far tacere i sospetti, acuiti dal disagio di una politica orientale di troppo facile ...
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FERRETTI, Ludovico
Giorgio Marini
Nacque il 2 marzo 1776 a Valmontone (Roma) da Giuseppe e Maria Francesca Scaccini e vi fu battezzato nella parrocchia di S. Maria Maggiore coi nomi di Raphael Ludovico [...] alle forme e a graduare le luci della preparazione acquafortistica: debito stilistico ancora esplicito nei tre rami con la Temperanza, la Fede e la Prudenza dalle figure raffaellesche della stanza di Costantino in Vaticano, incisi dal F. per la ...
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CIRELLO (Cirelli, Girelli), Giulio
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Di questo pittore è documentata (Fantelli, p. 11 nota 1) la data della morte avvenuta a Padova il 13 nov. 1709, all'età di settantasei anni: nacque perciò veiso [...] Rovigo con Ilpodestà Carlo Bellegno che adora la Vergine, dove il personaggio, "assistito dalle tre Virtù, Giustizia, Fortezza e Temperanza", ha alla sua destra "una Femmina esprimente la città di Rovigo a cui l'Abbondanza versa in grembo i dovitiosi ...
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gioventute
Antonio Lanci
Si registra una sola volta nella poesia della Vita Nuova, e con una discreta frequenza nella prosa del Convivio, specialmente nel IV trattato.
Come ‛ giovinezza ' (v.), di uso [...] 3 a la gioventute è data la perfezione; XXVII 4. Al fine di raggiungere tale perfezione, alla g. sono necessarie le virtù della temperanza, fortezza, cortesia, amore e lealtà: XXVI 2, 9 e 13, XXVII 1.
Il termine compare ancora in Vn VIII 10 15 in ...
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tarocchi Carte figurate che, unite a quattro serie numerali di 14 carte ciascuna, servono a fare il gioco dei t.; dal 18° sec. cominciarono a essere impiegati anche in cartomanzia.
Le carte dei t. furono [...] III; Imperatore IV; Papa V; Amore VI; Carro VII; Giustizia VIII; Eremita IX; Fortuna X; Forza XI; Appiccato XII; Morte XIII; Temperanza XIV; Diavolo XV; Casa XVI; Stelle XVII; Luna XVIII; Sole XIX; Angelo XX, Mondo XXI. Il maggiore prende il minore a ...
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Filosofo greco, nato a Soli (o, secondo una versione meno attendibile, a Tarso) in Cilicia tra il 281 e il 277 a. C., e morto ad Atene tra il 208 e il 204. Fu successore di Cleante nello scolarcato della [...] vi è opposizione fra beni e mali: i beni che contribuiscono alla felicità sono le disposizioni virtuose dell'anima: come la temperanza, la giustizia, il valore; mentre i mali, come la smodatezza, l'ingiustizia, la viltà, fanno vivere l'insipiente in ...
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temperanza
s. f. [dal lat. temperantia, der. di temperare nel senso di «moderarsi, osservare la giusta misura»; nei sign. ant., è tratto direttamente da temperare]. – 1. a. Nell’etica classica, virtù che permette l’uso equilibrato dei piaceri...
tempera
tèmpera s. f. [der. di temperare]. – 1. a. Tecnica pittorica che utilizza colori in polvere stemperati in sostanze diverse dall’olio (anticam. rosso d’uovo, oggi colle animali), che si sciolgono con l’acqua; è caratterizzata dall’opacità...