farmacopea /farmako'pɛa/ s. f. [dal gr. tardo pharmakopoiī́a, comp. di phármakon "farmaco" e tema di poiéō "fare"], ant. - [arte di preparare i farmaci] ≈ farmacia. ...
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liquefare [dal lat. liquefacĕre, comp. del tema di liquēre "esser liquido" e facĕre "fare"] (io liquefàccio o liquefò, tu liquefài, egli liquefà, noi liquefacciamo, voi liquefate, essi liquefanno [meno [...] corrette le forme lìquefo, lìquefa, lìquefano]; per il resto, coniug. come fare). - ■ v. tr. 1. a. [rendere liquido, far passare un corpo dallo stato solido allo stato liquido: l. la cera, il ghiaccio] ...
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fase /'faze/ s. f. [dal gr. phásis "apparizione", der. del tema di pháinomai "mostrarsi, apparire"]. - 1. (astron.) [ciascuno degli aspetti che presentano la Luna e alcuni pianeti in conseguenza delle [...] variazioni della porzione del loro disco illuminato dal Sole e visibile dalla Terra]. 2. (estens.) [stadio temporale di qualche cosa, che segni un cambiamento rispetto a uno stadio precedente: la nuova ...
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fatidico /fa'tidiko/ agg. [dal lat. fatidicus, comp. di fatum "fato" e tema di dicĕre "dire"] (pl. m. -ci), lett. - 1. [che predice il futuro: un segno f.] ≈ divinatorio, profetico. 2. [che ha conseguenze [...] importanti] ≈ [→ FATALE (2. a)] ...
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sconfinare v. intr. [der. di confine, col pref. s- (nel sign. 3)] (aus. avere e raram. essere). - 1. [uscire dai confini del proprio paese o dai limiti di una proprietà, anche con la prep. in: s. nel paese [...] e sim., con la prep. da o assol.: s. dall'oggetto della discussione; cerchiamo di non s.] ≈ (lett.) digredire, divagare, scantonare, uscire dal seminato, [con uso assol.] andare fuori tema. ↔ attenersi (a), rientrare (in), (fam.) tornare a bomba. ...
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causidico /kau'sidiko/ s. m. [dal lat. causidĭcus, comp. di causa "causa" e tema di dicĕre "dire"] (pl. -ci). - 1. (stor.) [chi nell'antichità classica e nel medioevo agiva in giudizio senza essere avvocato]. [...] 2. (estens., spreg.) [avvocato incapace, di scarso valore e sim.] ≈ azzeccagarbugli, (spreg.) cavalocchio, (lett.) curiale, (spreg.) leguleio, mangiacarte, (spreg.) mozzorecchi, (lett., non com.) rabula, ...
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caustico /'kaustiko/ agg. [dal lat. caustĭcus, gr. kaustikós, dal tema di káiō "bruciare"] (pl. m. -ci). - 1. [di sostanza dal potere erosivo, spec. nei confronti di tessuti organici: soda c.] ≈ abrasivo, [...] corrosivo. 2. (fig.) [di tono o spirito particolarmente aggressivo o ironico: parole c.; spirito c.] ≈ aspro, beffardo, bruciante, corrosivo, (lett.) dicace, mordace, pungente, sarcastico, sferzante, tagliente. ...
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univoco /u'nivoko/ agg. [dal lat. tardo univŏcus, comp. di uni- e tema di vocare "chiamare"] (pl. m. -ci). - 1. a. (ling.) [che ha un significato solo e ben determinato: i termini scientifici devono essere [...] u.] ≈ monosemico. ↔ polisemico, polisemantico. b. [che non può determinare ambiguità, che non può dar adito a dubbi] ≈ inequivocabile. ↔ ambiguo, equivoco. 2. (matem.) [di funzione matematica che ammette ...
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fedifrago /fe'difrago/ agg. [dal lat. foedifrăgus, comp. di foedus -dĕris "patto" e tema di frangĕre "rompere"] (pl. m. -ghi), lett. - 1. [che rompe i patti, che manca di fede] ≈ (lett.) fellone, traditore. [...] 2. (estens.) [che tradisce il proprio coniuge: moglie, marito f.] ≈ adultero, infedele. ↔ fedele, leale, onesto. ↑ devoto ...
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tema linguistica In linguistica, la parte di una parola che resta tolta la desinenza. Un tema può essere radicale, ossia constare della sola radice: radice dŭc- di dux «condottiero», radice dū̆c di dūco «conduco»; oppure formato per mezzo di...
tema Provincia bizantina ordinata militarmente. La parola inizialmente designava il corpo d’armata stanziato in una data provincia; solo con il tempo passò a indicare la provincia stessa. Tra la fine dell’8° sec. e gli inizi del 9° tutto l’Impero...